(Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di ha approvato, con il 97,89% del capitale sociale presente e avente diritto al voto, il bilancio 2020 e con il 98,62% (voti contrari 0,73%) di distribuire un dividendo unitario di 0,12 euro per ogni azione da riserve di utili. Con il 99,06% (voti contrari 0,38%) è stato dato il via libera al nuovo CdA con 13 componenti con presidente Pier Carlo Padoan e CEO Andrea Orcel.
Dalla lista del board uscente sono stati scelti Pietro Carlo Padoan, Andrea Orcel, Lamberto Andreotti, Elena Carletti, Jayne-Anne Gadhia, Jeffrey Alan Hedberg, Beatriz Ángela Lara Bartolomé, Luca Molinari, Maria Pierdicchi, Renate Wagner e Alexander Wolfgring. Francesca Tondi e Vincenzo Cariello sono stati tratti dalla lista presentata da una pluralità di investitori istituzionali. L’assemblea ha inoltre approvato con 98,55% di voti a favore (voti contrari 0,79%), la proposta del CdA uscente di determinare in 1.805.000 euro il compenso spettante, per ciascun anno di incarico, agli amministratori per le attività da questi.
“Questa banca ha un ruolo di riferimento nel panorama creditizio ed è un’istituzione veramente paneuropea, le cui origini sono saldamente radicate in Italia, il Paese dove sono nato”, ha commentato il nuovo CEO Andrea Orcel. “Voglio ringraziare Jean Pierre Mustier per la sua gestione degli ultimi 5 anni e Pier Carlo Padoan per il suo costante sostegno nel processo che ha portato ad oggi”, ha aggiunto.
“Per me è un onore essere stato eletto dal consiglio di amministrazione come nuovo Presidente. Metterò tutte le mie capacità al servizio delle nostre persone e del nostro gruppo e ringrazio i nostri azionisti per la loro fiducia”, ha invece dichiarato Pier Carlo Padoan, che ha dato il benvenuto ad Orcel. “L’esperienza di Andrea è per diversi aspetti unica, in quanto combina funzioni di consulenza e di guida di alcune delle più importanti istituzioni finanziarie del mondo”, ha detto di lui, sottolineando “la sua ampia capacità di gestione strategica in tutte le aree del settore bancario e il suo track record nella gestione di team diversificati a livello globale”.
L’assemblea ha approvato, con il 54,10% del capitale sociale presente e avente diritto al voto (voti contrari 42,66%), la relazione sulla politica 2021 di gruppo in materia di remunerazione che definisce i principi e gli standard che UniCredit applica nel definire, implementare e monitorare le prassi, i piani e i programmi retributivi del Gruppo. Nello scorse settimane diversi proxy advisor, che ispirano il voto dei grandi fondi in assemblea, avevano consigliato di opporsi allo stipendio di 7,5 milioni di euro per il CEO Orcel.