(Teleborsa) – Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha fornito alcune indicazioni in merito ai piani del governo in merito al decreto Sostegni bis. “Il tentativo è di andare verso un indicatore di risultato di esercizio. Naturalmente però questo sconta un problema: dobbiamo aspettare l’approvazione dei bilanci. E se riusciamo a contemperare l’approvazione dei bilanci ed eventualmente una anticipazione in termini di acconto basata sul fatturato per chiudere poi nei tempi di giugno o luglio sui bilanci e dare una distribuzione equa, avremo realizzato una più equa distribuzione degli indennizzi”.
“Già con il primo decreto legge approvato, quello del 22 marzo – ha sottolineato Giorgetti – si è cercato di andare verso una forma di sostegno, indennizzo, diversa che in quel caso facendo riferimento al calo del fatturato, superava il codice Ateco ma soprattutto garantiva tempestività“. Il ministro ha però riconosciuto i limiti del provvedimento: “questo tipo di sostegno basato sul fatturato non fa giustizia, ce ne rendiamo conto e non è totalmente equo anche perché alcune categorie quelle che hanno subito l’arresto dell’attivita’ per decreto non potevano svolgere l’attività, non solo hanno avuto una riduzione”. “Su questo punto – ha aggiunto – la valutazione corretta dovrebbe basarsi sulla diminuzione del risultato di esercizio o del margine operativo lordo”.
Il ministro del Mise ha toccato anche il tema del sostegno della liquidità delle imprese, suggerendo la possibilità che lo strumento del Fondo di Garanzia per le PMI “possa essere ulteriormente prorogato”. “Le scadenze di giugno – ha spiegato – sono delle scadenze che il protrarsi della pandemia porrebbero a livello nazionale ed europeo la riflessione circa l’opportunità di prolungare l’intervento da un lato e dall’altro lato valutare se la durata dei 6 anni (per la rateizzazione della restituzione) possa essere riconsiderata e allungata. Sono tutti temi di cui siamo consapevoli come governo”.
Quanto alla possibilità di prevedere delle riaperture, Giorgetti ha detto di sperare che sia possibile autorizzarle la prossima settimana. “Spero che la settimana prossima, in relazione all’andamento dei dati che sono in miglioramento, si possa anticipare rispetto a quello che era stato originariamente previsto – ha detto nel corso di un question time alla Camera – Dobbiamo muoverci in un quadro di sicurezza sanitaria a cui non possiamo in alcun modo rinunciare”. “Spero – ha ribadito il ministro – che già la settimana prossima si possano dare segnali concreti di speranza sulle riaperture”.
Giorgetti ha parlato anche della trattativa su Alitalia – il Governo non accetterà l’accordo con la Commissione europea se “non si arriverà a un compromesso ragionevole in termini di prospettive industriali e di sostenibilità” – e del dossier Ilva ricordando il perfezionamento da parte di Invitalia dell’ingresso nella società con il 50% del capitale sociale e nuovi amministratori da lei stessa indicati: “è quindi la prospettiva su cui ci siamo avviati e intendiamo perseguire e finalizzare nell’ambito di una strategia nazionale sull’acciaio“.