(Teleborsa) – La crisi sanitaria “colpisce non solo il capitale economico, non solo il capitale umano, ma anche quello sociale”. Lo ha detto il Ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, nel corso di una tavola rotonda sul tema delle città sostenibili.
“Tutti siamo impegnati per una ripresa economica con l’avanzamento della campagna vaccinale – ha detto – perchè vuole dire ripresa occupazionale, dei redditi, tirare fuori dalla povertà tanti sono finiti in questa condizione estrema. Vuol dire formare le persone alla transizione, mettere le persone al centro. Ma c’è bisogno anche di mettere le relazioni al centro. Ci sarà una forte domanda di relazioni, anche grazie a come le città si sono organizzate o come puntano a riorganizzarsi. Non sarà facile riorganizzarsi a uno smart working che sarà più ampio di prima e ai nuovi sistemi di mobilità – ha aggiunto Giovannini – se non mettiamo le comunità al centro rischiamo di avere un po’ di ripresa economica, ma di non ricostituire quel capitale sociale che abbiamo perso”.
Sullo sviluppo e mobilità sostenibile delle città “non è più tempo di parole, ma di dare risposte e anche in tempi stretti vista la drammaticità della crisi”.
“Città inclusiva e città ecologica sono due facce della stesa medaglia – ha detto – non c’è inclusione sociale se in una parte della città si vive con un’aria di buona qualità e poi abbiamo zone drammaticamente inquinate. Non si può parlare di giustizia ecologica se non si parla anche di giustizia sociale. Lo sforzo che dobbiamo compiere per tutti i nostri territori e, in particolare, per le città è il modo corretto di realizzare quella che a parole si chiama giusta transizione, ma che deve diventare una realtà. Il tema della qualità del vivere, della mobilità, delle interazioni e del lavoro sono tutti aspetti di quell’impegno per uno sviluppo più sostenibile”.
Giovannini ha anche proposto l’idea di rilanciare il CIPU, il comitato interministeriale per le politiche urbane, “nato nel 2012 e poi sostanzialmente arenatosi”, “in un’ottica di coordinamento delle politiche urbane e sviluppo sostenibile”. Nel corso della tavola rotonda, ha sottolineato che il Cipu “può dare la declinazione urbana delle diverse politiche” di settore. Giovannini ha inoltre detto di averne parlato questa mattina con la collega di Governo Mariastella Gelmini (Affari regionali).
Quanto al Recovery Plan, Giovannini suggerisce di usarlo “come banco di prova per integrare le politiche sui fondi nazionali e fondi europei”. L’esponente di governo ha quindi sottolineato “la difficoltà a spendere perchè mancano le risorse umane. L’impostazione dell’esecutivo è di procedere nella direzione di una massiccia immissione di personale, ma con competenze innovative. Vedremo se le troveremo sul mercato”.