(Teleborsa) – Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha annunciato che verrà abbandonato il modello dei concorsi centralizzati con graduatorie a scorrimento e durate pluriennali per accedere alla PA. “Un concorso non può durare dieci anni”, ha detto in occasione della sua audizione sulle linee programmatiche presso le commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro di Camera e Senato.
“I percorsi di selezione saranno resi digitali, trasparenti e meglio focalizzati sulle esigenze e i fabbisogni delle singole amministrazioni centrali e locali – ha spiegato il ministro – anche mutuando modelli all’avanguardia utilizzati nelle organizzazioni internazionali e facendo confluire gli stessi sul portale unico per il reclutamento, che sarà l’infrastruttura tecnologica di gestione dei concorsi, comprese le singole prove concorsuali e che, in un’ottica di complementarietà, sarà finanziato con le risorse del Pon Governance, per consentirne l’immediata operatività dopo l’avvio del Pnrr”. Il vecchio modello infatti non è più compatibile “né con le esigenze delle amministrazioni di reclutare persone rapidamente né, soprattutto, delle persone di vedere soddisfatte le loro aspettative di avere risposte in tempi veloci e certi, con la garanzia di parità nelle opportunità“. Brunetta ha sottolineato in un testo consegnato alla commissioni anche la volontà di dotare la Pubblica Amministrazione “delle migliori competenze e favorire un rapido ricambio generazionale”.
Per il ministro Brunetta la pubblica amministrazione “va ripensata in chiave digitale, il che richiede non una semplice traduzione delle prassi e modalità operative da analogiche a digitali, ma una reingegnerizzazione dei processi e dei procedimenti amministrativi, una ridefinizione dei termini e delle modalità di interazione tra persone e con tutti gli stakeholder”. Il ministro ha definito, quindi, “cruciale” la collaborazione con il ministro per l’Innovazione e la transizione digitale.
Brunetta ha infine annunciato che convocherà “a breve” i sindacati di categoria per avviare il negoziato sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego per il periodo 2019-2021. Sindacati che nella riforma della PA avranno un “ruolo chiave”. “Il modello è per noi quello del dialogo sociale, della collaborazione tra attori responsabili che condividono un disegno e una visione e mettono a disposizione del Paese le loro competenze e conoscenze per realizzarli”, ha spiegato Brunetta. “Domani a Palazzo Chigi compiremo un primo passo in questa direzione attraverso la firma del ‘Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale’ tra il Governo e la Cgil, la Cisl e la Uil”, ha aggiunto.