(Teleborsa) – Creare un modello replicabile anche per altri grandi gruppi economico-finanziari del Paese, affinché si rendano protagonisti di una nuova cultura fatta di pari opportunità, non discriminazione di genere, decostruzione degli stereotipi, eliminazione di ogni forma di violenza sulle donne. Ma anche un esempio di riutilizzo dei beni sequestrati, che porta alla reintegrazione virtuosa di quanto indebitamente sottratto alla società. Questo l’obiettivo della campagna “Ogni donna che vince la violenza, cambia il mondo”, presentata oggi in diretta Facebook, da Differenza Donna, ong impegnata da oltre trent’anni nel contrasto alla violenza di genere, e Ferrovie dello Stato. Nell’ambito di tale progetto il sostegno del Gruppo FS garantirà in due case di Roma sequestrate alla criminalità organizzata accoglienza a 74 donne e 148 minori in fuga dalla violenza.
“Il Gruppo FS sta sostenendo il progetto di Differenza Donna anche con la promozione di una campagna di raccolta fondi – ha spiegato nel corso del suo intervento Francesca Ciuffini presidente nazionale del Comitato Pari Opportunità di Ferrovie dello Stato –. Ferrovie dello Stato è una delle realtà industriali più grandi del Paese, offre un servizio di trasporto che interessa l’intera popolazione con una presenza diffusa e radicata su tutto il territorio del Paese che ci dà la possibilità di impegnarci a fare sensibilizzazione su temi socialmente rilevanti come la violenza sulla donne. Quest’anno a causa del Covid la raccolta dei fondi non potrà avvenire anche a bordo treno, pertanto la campagna sarà solo digitale attraverso il sito Fs news, i canali media, i social del gruppo, e le biglietterie self service di Trenitalia nelle stazioni. Come gli altri anni, invece, andiamo a sostenere un progetto concreto, come quello delle case rifugio di Differenza Donna. Siamo convinti che la violenza su una donna, che sia fisica, psicologica o economica, sia l’atto estremo di una cultura che è di per sé violenta e pervasiva e affonda le radici in un sistema di dominio molto antico e vede, da un lato, la supremazia dell’uomo e dell’altro la donna relegata in una posizione subalterna. Come Gruppo e come Comitato ci teniamo, quindi, a fare sensibilizzazione sul tema della violenza perché la violenza che subisce una donna tra le mura domestiche è una violazione della sua dignità, è una forma di discriminazione ed è anche un vissuto di disagio che viene poi portato anche nel lavoro minando il benessere della donna anche in questo campo. Pensiamo che ci sia un drammatico bisogno di farla vedere questa violenza in tutti i suoi aspetti e che serva far sapere a chi se ne può parlare per uscirne. Per questo il progetto di Differenza Donna ci sta particolarmente a cuore. Pensiamo anche che serva prevenire la violenza lavorando a tutto tondo per il superamento delle disparità e delle discriminazioni di genere. In questo contesto il gruppo Fs lavora anche al suo interno a una strategia di inclusione con una serie di iniziative volte a creare migliori condizioni di lavoro per tutte le lavoratrici e a favorire l’incremento della presenza femminile a tutti i livelli dell’organizzazione. La politica è quella di attrarre più donne, farle stare meglio all’interno dell’organizzazione e dare loro la possibilità di affermarsi a tutti i livelli da quelli più operativi a quelli dove vengono prese le decisioni. Sul fronte dell’attraction un esempio è quello del progetto “Women in Motion” attivato nelle scuole per raccontare alle ragazze cosa significa fare lavori che fino a qualche tempo fa sembravano appannaggio solo di uomini in modo tale che possano fare scelte libere senza i condizionamenti che provengono dagli stereotipi di genere. Io per esempio sono un ingegnere che lavora all’interno del gruppo in un settore fortemente tecnico. Per quanto riguarda il benessere lavorativo il nostro gruppo ha adottato il codice di condotta per il contrasto al fenomeno delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro che ha comportato anche la nomina di una consigliera di fiducia che è un figura terza rispetto all’azienda a cui può rivolgersi gratuitamente e nel rispetto pieno della riservatezza chi pensa di essere vittima di molestie sessuali per essere consigliato e assistito nelle procedure formali per la risoluzione del caso. Sul fronte dello sviluppo professionale un altro esempio è quello dei percorsi di empowerment al femminile che mirano a valorizzare una leadership femminile non conformata a dei modelli maschili dominanti. Tutto questo perché vi è la consapevolezza del valore che si può trarre anche in termini di creatività e di innovazione da ambienti non omologati in cui sia valorizzata ogni forma di diversità. Grazie a queste azioni la percentuale di donne sta rapidamente salendo a tutti i livelli soprattutto tra i giovani, anche nei mestieri tecnici, e nella dirigenza, dove la percentuale di donne supera quella che abbiamo a livello complessivo. Siamo convinti che l’obiettivo sia andare verso una società non violenta, rispettosa delle differenze, nella quale le donne possano esprimere se stesse libere da condizionamenti e modelli imposti. Pensiamo che la società abbia bisogno delle donne. La pandemia ha amplificato e aggravato la condizione femminile dal punto di vista della violenza come su altri fronti ma anche messo in evidenza – ha concluso Ciuffini – che esiste questa disparità che ha delle radici profonde e che oggi non appare più sostenibile”.
L’iniziativa congiunta Differenza Donna-Fs ha ottenuto anche il plauso di Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale Istat e chair Women20, che sostiene “la necessità di far lievitare questi progetti, perché più ce ne sono più si crea un terreno culturale diverso”.