in

Wall Street, titoli tecnologici hanno bruciato 1.600 miliardi in tre settimane

(Teleborsa) – Il Nasdaq 100, l’indice di Wall Street delle maggiori 100 imprese non-finanziarie quotate sul Nasdaq, è sulla buona strada per chiudere in negativo per la terza settimana consecutiva. L’indice è in calo di oltre il 10% rispetto al massimo storico a quota 13.807 di venerdì 12 febbraio.

Gli indici di Wall Street, ma in particolare il Nasdaq, sono stati oggetto di un’ondata di vendite nelle scorse settimane a causa di un aumento nei rendimenti obbligazionari statunitensi. Ciò ha messo sotto pressione i titoli tecnologici ad alta capitalizzazione, mentre i titoli finanziari, energetici e industriali hanno sovra-performato, nei loro confronti, nella speranza di una ripresa globale. I titoli tecnologici avrebbero bruciato 1.600 miliardi di dollari in tre settimane, secondo i calcoli di Bloomberg.

“La tecnologia è stata fondamentalmente il settore leader per un decennio – ha detto al media USA Randy Frederick, vice presidente del trading e dei derivati ??di Charles Schwab – Senza dubbio il settore sembra gonfiato e ha spazio per calare, soprattutto ora che le persone sono preoccupate per l’inflazione”.

I mercati sono rimasti praticamente indifferenti ai tentativi di rassicurazioni offerti ieri dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, secondo cui gli aumenti dell’inflazione “saranno transitori” e bisognerà quindi pazientare. Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è balzato oggi a 1,61% dopo l’uscita del rapporto sull’occupazione di febbraio, portando il rendimento di riferimento al livello più alto dall’inizio dell’anno e ai massimi da un anno. Dopo il picco, il tasso ha preso a fluttuare intorno all’1,58%, in rialzo di 41 punti nell’ultimo mese e di 67 nell’ultimo anno.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

Bitcoin, società di mining Cipher si quota tramite SPAC: valutata 2 miliardi

Covid, casi in aumento. Veneto e Friuli in zona arancione