(Teleborsa) – L’aumento della febbre speculativa che ha investito il mercato azionario statunitense da inizio anno non si trova solo in esempi come il caso (il titolo è tornato a registrare rialzi significativi negli ultimi due giorni), ma anche nel rendimento delle aziende a piccola capitalizzazione di Wall Street.
L’indice Russell Microcap, che rappresenta meno del 3% del mercato azionario statunitense e i cui componenti hanno un valore di mercato medio di circa 350 milioni di dollari, è salito del 26% da inizio anno. Questo risultato è oltre cinque volte più grande del +4,5% registrato dall’S&P 500, i cui titoli hanno una capitalizzazione media di circa 28 miliardi di dollari. La perfromance dei titoli microcap è migliore anche di tutti gli altri indici a media e grande capitalizzazione.
I titoli a più piccola capitalizzazione, che di solito fanno riferimento ad aziende che operano negli Stati Uniti, stanno sicuramente beneficiando delle prospettive di ripresa, spinte dall’avanzare della campagna vaccinale, ma potrebbero essere stati spinti anche dalla febbre speculativa che ha interessato titoli come GameStop, e .
C’è una “base fondamentale” a sostegno della forte performance delle microcaps, ha detto a Reuters Walter Todd, chief investment officer di Greenwood Capital, il quale ha aggiunto che “storicamente si direbbe che è una delle parti più rischiose del mercato e il fatto che si sia mosso in modo così aggressivo è emblematico dell’elevata propensione al rischio“.
Se si considera il periodo da inizio novembre, quando il vaccino di è stato giudicato efficace, ad oggi, l’indice Russell Microcap è salito del 54% contro un aumento di quasi il 12% dell’S&P 500, mentre fino a quel momento l’indice delle aziende a piccolissima capitalizzazione era sceso del 2% nel 2020, contro l’aumento di quasi il 9% dell’S&P 500, secondo i dati di Reuters.