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FED, Powell: opportuno mantenere l'attuale politica monetaria accomodante

(Teleborsa) – Nonostante le preoccupazioni di tanti investitori per un possibile aumento repentino dell’inflazione, il capo della Federal Reserve Jerome Powell ha confermato che l’istituzione che presiede non ha intenzione di alzare i tassi di interesse nell’immediato futuro. “Ci aspettiamo che sarà appropriato mantenere l’attuale intervallo accomodante” dei tassi di interesse “fino a quando non saranno stati compiuti ulteriori progressi sostanziali” verso i suoi obiettivi di massimo occupazione e inflazione al 2%”, ha detto in una deposizione al Congresso.

La FED sta attualmente acquistando 120 miliardi di dollari di asset al mese (80 miliardi di titoli del Tesoro e 40 miliardi di mortgage-backed securities), e siccome Powell, nella sua deposizione di metà anno davanti al Comitato del Senato per le attività bancarie, abitative e urbane, non ha mandato segnali di una sua variazione, ciò continuerà almeno per alcuni mesi.

La testimonianza di Powell era molto attesa, perché è avvenuta in un momento di crescente ottimismo per la ripresa globale, grazie all’avanzamento delle campagne vaccinali e alle aspettative di ulteriori stimoli fiscali da parte del Congresso. Ciò ha spinto verso l’alto i rendimenti obbligazionari in tutto il mondo, provocando cali nel mercato azionario, soprattutto per le grandi società tecnologiche.

“L’economia è molto lontana dai nostri obiettivi in materia di occupazione e inflazione ed è probabile che occorrerà del tempo per ottenere ulteriori progressi sostanziali”, ha detto Powell, che ha anche puntualizzato il fatto che la FED, nel caso, comunicherà con largo anticipo qualsiasi cambiamento nel ritmo degli acquisti.

Per quanto riguarda l’obiettivo di inflazione, quello della FED è del 2% nel lungo periodo, Powell ha detto che “a seguito di periodi in cui l’inflazione è stata inferiore al 2%, una politica monetaria appropriata mirerà probabilmente a raggiungere un’inflazione moderatamente superiore al 2% per qualche tempo“. Il banchiere ha riconosciuto che l’inflazione, dopo i mesi peggiori della pandemia, è complessivamente rimbalzata nel secondo semestre, ma ha sottolineato come “per alcuni dei settori che sono stati maggiormente colpiti dalla pandemia, i prezzi rimangono particolarmente bassi”.

Il numero uno della Federal Reserve si è comunque detto ottimista per il futuro: “Sebbene non dovremmo sottovalutare le sfide che dobbiamo affrontare attualmente, gli sviluppi indicano un miglioramento delle prospettive per la fine dell’anno. In particolare, i continui progressi nelle vaccinazioni dovrebbero aiutare ad accelerare il ritorno alle normali attività”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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