(Teleborsa) – Per il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco la pandemia da Covid-19 sta accelerando il processo che porterà l’Unione europea a dotarsi di un bilancio comune. L’occasione è stata l’incontro con i rappresentanti dei media nell’ambito del riesame della strategia di politica monetaria BCE.
“La Banca Centrale Europea è l’unico istituto federale di un insieme di Paesi che non ha una struttura federale“, ha ricordato Visco prima di ribadire un punto più volte sottolineato durante il suo mandato: “una moneta senza Stato può durare per un certo periodo ma poi c’è bisogno di uno Stato e c’è bisogno di una unione di bilancio. E mi pare che la pandemia, quello che sta succedendo adesso, in parte sta spingendo in quella direzione”.
Visco ha ripreso anche un tema “fondamentale” più volte citato dal nuovo presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo discorso di insediamento al Senato, quello della sovranità condivisa: “noi siamo una sua componente fondamentale ma questo non vuole dire che si fa tutto a Francoforte e noi operiamo su quello che si decide lì”, ha spiegato. E ha aggiunto: “spesso dico che noi come Banca d’Italia siamo la BCE, partecipiamo nelle definizioni delle attività ma abbiamo anche una responsabilità nei confronti del nostro paese”.
In tema di rapporti con le altre banche centrali, il governatore ha sottolineato come in questa fase il mandato della Federal Reserve – stabilità dei prezzi e massimizzazione dell’occupazione – e quello unico dell’EuroTower della stabilità dei prezzi coincidano “perché essendo la domanda così bassa l’azione per noi deve essere solo quella di sollevarla. E questo ha gli effetti sui prezzi che va nella direzione che noi vogliamo”. “Ci sono obiettivi secondari, come la sostenibilità socio-ambientale: sono tutte questioni su cui stiamo dibattendo”, ha aggiunto Visco.
L’occasione ha offerto anche la possibilità di discutere in merito alle strategie di comunicazione della Banca d’Italia. Nell’ottica di aggiornare il linguaggio di via Nazionale, Visco ha garantito che c’è l’impegno di incrementare la presenza sui social media e sottolineato la necessità di essere più presenti nel dibattito pubblico con più interviste e un maggior intervento sui media, ma ha escluso una maggiore partecipazione ai dibattiti televisivi. “Siamo sempre più consapevoli che oggi bisogna passare sempre di più attraverso la capacità di spiegare perché si fanno certe cose”, ha detto il governatore riconoscendo che “ormai anche la diffusione dell’informazione avviene per canali che non sono più solo quelli tradizionali”.
“Abbiamo questa area molto complicata dei social media. Noi non possiamo ignorarlo. Stiamo già cercando di costruire in quella direzione perché questo è un modo di comunicare che riguarda sicuramente i nostri figlie e i nostri nipoti. Dobbiamo assolutamente andare a narrare e essere più presenti”, ha spiegato. “Una cosa sulla quale io non sono presente è nei dibattiti televisivi. Sono invitato continuamente per andare a interagire ma io credo che per noi, per me perlomeno, sarebbe una difficoltà notevole per il tipo di confronto – ha concluso Visco – Però credo anche che io e i miei collaboratori possiamo intervenire più spesso nelle trasmissioni con interviste e approfondimenti, per dare quei chiarimenti quelle spiegazioni e quella narrativa per rendere più moderna ed efficace la nostra narrazione”.