(Teleborsa) – Dal prossimo anno i rider di saranno assunti come lavoratori dipendenti. Arriva infatti anche in Italia il modello di delivery Scoober – già attivo in diversi Paesi del Gruppo – che inquadra i fattori delle consegne di cibo a domicilio come dipendenti, consentendo loro di avere più vantaggi e tutele e conservando la flessibilità e la possibilità di operare combinando studio e altre attività.
Ad annunciarlo la stessa Just Eat, a pochi giorni dalla sottoscrizione in Prefettura a Milano di protocolli contro il caporalato, l’intermediazione illecita e lo sfruttamento lavorativo tra i sindacati e Assodelivery (di cui Just Eat Takeaway fa parte).
Il modello Scoober prevede per i rider di Just Eat un contratto in qualità di lavoratori dipendenti basato sulle linee guida internazionali di un accordo aziendale, adattate e in linea con la normativa e la legislazione italiana. Sarà possibile mantenere la flessibilità legata al tipo di attività in base alla tipologia di contratto – full time o part-time – e sarà introdotta una paga oraria, corrispondente quindi all’intero turno coperto dal rider e non in relazione alle singole consegne, sulle quali invece si valuterà un ulteriore bonus.
Saranno diverse le modalità in cui il modello verrà applicato sul territorio: nelle città più piccole i rider potranno operare con mezzi propri e una fornitura completa di dispositivi di sicurezza, oltre a indumenti brandizzati e zaino per le consegne forniti da Just Eat, mentre nelle città più grandi, come ad esempio Roma e Milano, il progetto prevede veri e propri hub a copertura del cuore della città, dove per i rider sarà possibile ritirare e utilizzare, per il proprio turno di lavoro, solo mezzi totalmente sostenibili come scooter elettrici o e-bike di Just Eat, gli strumenti per le consegne come casco, giacca e zaino, e che potranno essere anche luoghi di scambio e incontro.
Il nuovo modello, specifica Just Eat, verrà applicato in maniera graduale e durante la fase di sviluppo del modello continueranno a restare attivi i contratti in essere con riferimento al nuovo Ccnl Rider, con l’obiettivo di approfondire e studiare le migliori soluzioni di applicazione della nuova soluzione in Italia.
L’assunzione dei rider come lavoratori dipendenti è una decisione, ha spiegato il Gruppo, che si inserisce in un percorso che l’azienda sta seguendo da anni, volto a far crescere ed evolvere il mercato e a costruire un sistema sempre più al passo con le esigenze e le peculiarità del settore, migliorando il modello di business ma anche lavorando alla costruzione di un modello in grado di tutelare sempre di più anche i lavoratori.