(Teleborsa) – “L’Italia ha sempre più bisogno di laureati professionali, è sicuramente il gap che noi paghiamo con altri Paesi. Su questo aspetto dobbiamo colmare questo vuoto” ed “elaborare programmi di dottorato dedicati all’industria e al terziario facilitando i partenariati con gli stakeholder e i privati”.
Lo ha detto il Premier Giuseppe Conte intervenendo, da Palazzo Chigi, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della Luiss sottolineando che “il Governo è impegnato a fronteggiare questa nuova ondata e resta impegnato sul piano di rilancio nel quale una attenzione primaria verrà assicurata alla formazione e alla ricerca”.
Poi indica la strada da seguire. “Dobbiamo migliorare il nostro piano di formazione superiore. Quattro gli obiettivi: favorire la ricerca integrata multidisciplinare e complessa, rafforzare la ricerca di base, promuovere la ricerca e avvicinare la ricerca stessa alla formazione”.
“L’anno che ci aspetta non è semplice. Le pandemie ci sfidano in termini di resilienza ma anche di creatività. Ci dobbiamo preparare, proprio adesso, alla rinascita“, sottolinea il Presidente del Consiglio che annuncia: “abbiamo deciso che una deroga nel vincolo della Dad” all’università “per garantire agli studenti di primo anno di svolgere le lezioni in presenza. Dobbiamo garantire la presenza alle matricole delle Università”.
Da oggi, intanto, lunedì 9 novembre, in scia alle nuove misure messe in campo dal Governo nell’ultimo DPCM per contrastare la diffusione della pandemia, sono 362mila gli insegnanti delle scuole statali che svolgeranno la propria attività in didattica a distanza integrata, il 45% dei docenti in servizio.