(Teleborsa) – Il Gruppo Menarini prosegue nel suo impegno al fianco della Fondazione Tommasino Bacciotti – da 20 anni impegnata, con l’Ospedale Meyer di Firenze, nel Progetto Accoglienza Famiglie e nel sostegno a progetti di Ricerca medico-scientifica in ambito oncologico – con la donazione di una Casa Accoglienza. L’appartamento sostenuto da Menarini – si legge in una nota – ospiterà, in modo completamente gratuito, i parenti dei piccoli pazienti oncologici che devono affrontare lunghe degenze per ricevere le cure. Persone che, in molti casi, provengono da ogni parte d’Italia e devono trascorrere periodi molto lunghi lontani dalle mura che conoscono e dagli altri componenti della propria famiglia.
“Nella Casa Accoglienza – spiega Menarini – non solo i bambini sono circondati dall’amore dei propri cari, facendoli vivere in un ambiente il più possibile simile a quello delle loro case, ma possono anche ricevervi una parte delle cure oncologiche in day hospital successive alle dimissioni dal reparto oncologico. Una scelta che permette, in questo modo, anche una disponibilità sempre maggiore di posti letto in ospedale, garantendo un notevole risparmio per la sanità pubblica”.
“Le cure oncologiche hanno fatto passi in avanti straordinari, in Italia un milione di persone sono vive grazie alla ricerca farmaceutica in questo campo – hanno dichiarato Lucia ed Alberto Giovanni Aleotti, Azionisti e membri del Board di Menarini –. È importante, però, non abbassare la guardia, continuare nei percorsi di diagnosi e cura anche in questo periodo di Covid”.
La Fondazione Tommasino Bacciotti – nata nel 2000 per volontà di Paolo e Barbara Bacciotti, genitori del piccolo Tommasino, scomparso a soli due anni, a causa di una rara forma di tumore cerebrale – accoglie le famiglie dei bimbi malati di tumore, provvedendo alle loro esigenze e fornendo beni di prima necessità, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, assicurando nel post ricovero anche percorsi di ludoterapia.
“Vogliamo ringraziare Menarini che continua a credere e contribuire al nostro progetto fin dalla nascita della nostra Fondazione con un impegno costante che dura da oltre 20 anni – ha dichiarato Paolo Bacciotti, presidente della Fondazione –. Nelle Case Accoglienza, i più piccoli e le loro famiglie possono continuare a stare insieme, e noi cerchiamo di aiutarli a convivere, attraverso ogni possibile mezzo, con la malattia, e a trovare la forza e lo spirito giusto per affrontarla”.