(Teleborsa) – I leader degli industriali di Italia, Francia e Germania esprimo insieme “seria preoccupazione nei confronti delle conseguenze sociali, economiche e politiche della pandemia” e si rivolgono ai tre Governi indicando che sono “necessarie” decisioni forti, urgenti e coordinate anche per affrontare sfide collaterali come, ad esempio, la lotta contro la povertà”. Il documento – siglato in occasione del “secondo forum trilaterale per l’impresa” tra Confindustria, la tedesca Bdi, e la francese Medef – auspica con urgenza l’avvio di progetti congiunti per agganciare la ripresa. In particolare i tre Presidenti delle associazioni avanzano sei proposte “per promuovere la solidarietà, la crescita green e la digitalizzazione attraverso investimenti pubblici e privati”.
Confindustria, Bdi e Medef, nel ribadire che “deve essere fatto tutto il possibile per preservare il tessuto produttivo e le condizioni di vita davanti a questa seconda ondata, che sta mettendo in crisi le economie più deboli“, delineano le loro proposte soffermandosi, in particolare, su sei capitoli: “Finalizzare il pacchetto sul Recovery Plan il prima possibile; Il momento per una politica industriale europea ambiziosa è ora; Supportare la ripresa con sforzi comuni nelle tecnologie digitali; Supportare la ripresa con sforzi comuni nelle tecnologie ambientali; Favorire gli investimenti sul pacchetto europeo per il clima; Rafforzare la competitività delle imprese europee nel contesto internazionale”.
I leader delle tre associazioni di industriali lanciano un appello ai rispettivi Governi “affinché stabiliscano progetti comuni per la ripresa che promuovano la solidarietà, la crescita green e la digitalizzazione, attraverso investimenti sia pubblici che privati. Inoltre, “sollecitiamo i nostri leader politici affinché implementino urgentemente tutti gli elementi del pacchetto europeo per la ripresa e la resilienza al fine di ridurre la situazione di incertezza per le imprese”.
“Chiediamo all’Unione europea – dicono ancora i tre leader – di rafforzare la cooperazione tra gli Stati nel campo delle politiche sanitarie, per stabilire criteri comuni atti a valutare la situazione pandemica, regole comuni ai confini e rafforzare la cooperazione ospedaliera per il trattamento dei pazienti e la ricerca nel campo dei vaccini e dei trattamenti medici. L’UE deve assicurare, in coordinamento con gli Stati membri e con la Banca centrale europea, solidarietà tra i paesi europei, affinché nessuno venga lasciato dietro. Deve inoltre coordinare le regole sui viaggi e la circolazione di beni e servizi, in modo da garantire il corretto funzionamento del mercato unico, le condizioni per una concorrenza leale e la protezione delle catene di produzione europee, il tutto all’interno di un quadro sanitario stabile”.