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Occupazione giovanile, Catalfo: nostra priorità, è tra le più colpite dalla crisi

(Teleborsa) – L’occupazione giovanile è una priorità del Governo anche perché risulta essere tra le più danneggiate dalle conseguenze economiche della pandemia da Coronavirus. È questa la posizione sostenuta dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ascoltata oggi in audizione alla Camera proprio in riferimento a due atti dell’Unione europea presentati lo scorso luglio a sostegno dell’occupazione dei più giovani.

Le politiche giovanili, ha sottolineato Catalfo, “sono al centro di molteplici iniziative che mirano a favorire e velocizzare l’ingresso nel mercato del lavoro delle nuove generazioni puntando sull’accrescimento delle competenze tecniche ed esperienziali dei giovani, ma anche su una più qualificata ed efficiente rete di servizi per il lavoro, anche nell’ottica di una maggiore cooperazione tra il sistema pubblico e quello privato”. Una questione che acquisisce ancora più di rilievo alla luce dell’attualità, ha spiegato la ministra, che vede i più giovani impiegati principalmente in forme di lavoro atipico e quindi spesso sprovvisti di un sistema di protezione sociale adeguato.

“Non si può trascurare che quote elevate di lavoratori giovani sono occupati nei settori maggiormente danneggiati dalla pandemia, nei quali non è possibile svolgere l’attività da remoto (turismo, ristorazione, arti, intrattenimento, commercio)”, ha dichiarato Catalfo che ha aggiunto: “dall’analisi dei dati delle comunicazioni obbligatorie sui contratti attivati e su quelli cessati nel comparto privato non agricolo aggiornati al 31 agosto si rileva che l’emergenza sanitaria ha colpito in misura eterogenea i diversi gruppi anagrafici: oltre la metà del calo dei posti di lavoro rispetto a quelli creati l’anno precedente riguarda lavoratori di età compresa tra 15 e 34 anni, che rappresentano solo un quarto dell’occupazione dipendente nel settore privato”.

La ministra ha anche dichiarato che allo studio dei tecnici del ministero del Lavoro c’è la possibilità di “una modifica normativa che alleggerisca i requisiti di accesso alla Naspi da parte dei giovani con carriere lavorative discontinue”.

Nunzia Catalfo ha, infine, difeso il programma Garanzia Giovani – “uno strumento che si è rivelato determinante per abbattere il tasso di disoccupazione giovanile all’interno del territorio dell’Ue – che ha mostrato “risultati apprezzabili” anche in Italia ma che rischia di essere compromesso dalla pandemia in corso: “osserviamo che nei mesi di marzo e aprile 2020 si è verificata una perdita congiunturale di oltre 18mila registrazioni. I medesimi effetti si riscontrano nelle successive fasi di presa in carico e partecipazione a misure di politica attiva. Le ricadute dell’emergenza epidemiologica in corso emergono in modo ancor più evidente nell’andamento delle misure avviate che, nel mese di aprile, evidenziano un gap del 95% rispetto al valore atteso”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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