(Teleborsa) – Il fondo britannico TCI guidato da Chris Hohn si rafforza significativamente nel capitale di , a poco più di dieci giorni dall’assemblea di fine mese, chiamata ad approvare il procedimento dual track per la vendita di ASPI, e in attesa che il CdA di Cassa Depositi e Prestiti, che dovrebbe tenersi oggi, definisca il profilo di un’operazione congiunta con investitori internazionali.
TCI, stando a quanto riportano fonti vicine al fondo, ha portato la sua quota oltre la soglia rilevante del 10% dal 6% circa detenuto sinora, tramite un’operazione di riscatto di derivati, effettuata per “rafforzare i propri diritti di voto” in assemblea, specie nel caso in cui arrivasse un’offerta non soddisfacente da parte di CDP.
Nei mesi scorsi proprio TCI aveva indicato una valutazione di 11-12 miliardi per il 100% di ASPI ed aveva espresso una posizione critica nei confronti di operazioni non competitive e non trasparenti, rispetto all’ipotesi alternativa della scissione e dell’IPO, che è proprio quella che i soci si apprestano ad approvare.
Frattanto, il mercato sembra credere in una veloce soluzione del dossier, in un senso o nell’altro, e premia il titolo Atlantia in Borsa, con un corposo rialzo del 4,62%.