(Teleborsa) – Nel mese di settembre, l’inflazione cinese è cresciuta, su base annua, dell’1,7% ad un ritmo inferiore rispetto al +1,9% stimato dagli analisti ed in rallentamento se confrontato con il +2,4% del mese precedente. A pesare sull’indice dei prezzi al consumo sono stati i prezzi della carne di maiale che sono aumentati ad un ritmo più lento, secondo quanto sottolineato dall’Ufficio di statistica.
I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 7,9% contro il +11,2% di agosto. Nel dettaglio, l’aumento dei prezzi della carne di maiale – che nei mesi precedenti aveva spinto al rialzo l’inflazione a causa delle carenze – si è più che dimezzato al 25,5%. I prezzi non alimentari sono rimasti invariati.
Il tasso di inflazione core della Cina, al netto della volatilità dei prezzi di cibo ed energia, si è attestato allo 0,5%.
Quanto ai prezzi alla produzione sono scesi del 2,1% rispetto all’anno precedente, contro il -1,8% stimato dal consensus ed il calo del 2% registrato ad agosto.