(Teleborsa) – Il FMI nel suo World Economic Outlook vede una caduta delle economie più contenuto nel 2020 a causa della crisi innescata dal Covid-19, ma anche una ripresa leggermente più lenta per il 2021 rispetto a quella preventivata 4 mesi fa.
Per il Fondo Monetario Internazionale il crollo del PIL italiano supererà il 10% (-10,6%), una stima tuttavia migliore di quella pronosticata a giugno quando era stato stimato che la crisi da Coronavirus avrebbe inciso sul Prodotto Interno Lordo con una caduta vicina al 14%. Rivista al ribasso invece il rimbalzo atteso per il 2021: secondo l’organizzazione internazionale, infatti, la ripresa dell’economia italiana stazionerà intorno al 5,2% e non al 6,3% previsto a giugno.
Sono alcuni dei dati contenuti nel documento pubblicato oggi dall’Organizzazione con sede a Washington. Per quanto riguarda il deficit di Bilancio, il FMI stima che balzerà dall’1,6% del 2019 – con un rapporto debito-PIL del 134,8% – al 13% del PIL nel 2020 – con un rapporto debito-PIL pari al 161,8% – per poi scendere al 6,2% nel 2021, con un rapporto debito PIL anch’esso in discesa al 158,3%. Al 2025 il FMI prevede invece che il rapporto scenderà al 152,6%.
Per ciò che riguarda il tasso di disoccupazione, il rapporto del Fondo segnala un aumento dal 9,9% registrato nel 2019 all’11% di quest’anno. Per il 2021 la stima è di un ulteriore aumento con la percentuale di disoccupati che dovrebbe crescere fino all’11,8%. Sulla difesa dei posti di lavoro a rischio con la crisi pandemia “è importante, quando possibile, che i governi continuino a sostenere le imprese solvibili ma ancora vulnerabili, mediante moratorie sul servizio del debito, ha scritto nell’editoriale al rapporto la capo economista del FMI, Gita Gopinath. “Durante la transizione i lavoratori avranno bisogno di sussidi al reddito e programmi di riqualificazione”, ha aggiunto.
Il Fondo Monetario Internazionale ha rilevato anche come in Italia i rendimenti sui titoli di Stato hanno segnato moderazioni dopo l’accordo in Europa sul Recovery Fund e dopo che la BCE ha lanciato il piano di acquisti anticrisi pandemica (PEPP).
Sul piano globale, invece, nel World Economic Outlook è stata rivista leggermente in meglio la previsione sul crollo del PIL atteso quest’anno: -4,4% (a giugno -5,2%), con un rimbalzo per il 2021 pari al +5,2% (a giugno +5,4%).