(Teleborsa) – Nella manovra di Bilancio il Ministero dell’Economia lavora per trovare spazio a misure come quello del blocco dei licenziamenti e della cassa integrazione su base settoriale, mentre al momento non è previsto alcun intervento a sostegno degli istituti di credito in vista di un aumento degli Npl.
A parlare è il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, nel corso di un evento organizzato dalla società di consulenza Pwc: “Stiamo costruendo la manovra di bilancio 2021-2023 in una condizione di oggettiva incertezza che condiziona le scelte. In qualche misura bisognerà continuare finanziare il sistema degli gli ammortizzatori sociali. Speriamo che la ripresa dell’economia in atto da maggio in avanti continui”.
In particolare, il viceministro ha tracciato il perimetro dell’azione di Governo sul tema lavoro: “Il tema del blocco dei licenziamenti e della cassa integrazione non penso che verrà affrontato come nella situazione di emergenza che abbiamo vissuto negli scorsi mesi perché non siamo in quella situazione, siamo in una fase diversa in cui bisognerà continuare a sostenere i settori che tuttora non hanno recuperato i livelli del 2019 e faranno più fatica a ripartire rispetto ad altri ambiti che per fortuna sono in ripresa”.
“Dobbiamo costruire un pacchetto di misure molto selettive e molto settoriali – ha puntualizzato Misiani – penso alla logistica, al turismo, ai trasporti e alle fiere. Il settore aeroportuale, per citarne uno, non ripartirà prima del 2023″.
Il viceministro del MEF ha negato anche alcune indiscrezioni di stampa riguardo a un presunto emendamento al Dl Agosto che avrebbe garantito un aiuto fiscale alle banche, soprattuto sugli Npl. “È una notizia del tutto infondata”, ha dichiarato Misiani che però ha assicurato che l’esecutivo sta monitorando la situazione.
“In una economia che cala del 9% nel 2020 e sarà in convalescenza l’anno prossimo gli Npl sono destinati ad aumentare. Il punto è che non siamo ancora in grado di quantificare la magnitudo e la tempistica di questo aumento – ha spiegato Antonio Misiani – Noi come Governo una serie di misure le abbiamo già assunte, come le significative garanzie che lo Stato ha offerto rispetto all’erogazione di prestiti da parte delle banche a alla moratoria sul pagamento dei prestiti alle imprese e alle famiglie.
E ha aggiunto: “se emergeranno delle necessità di intervento rafforzeremo queste misure soprattutto per evitare qualunque credit crunch alle famiglie e alle imprese”.