(Teleborsa) – L’impatto della pandemia di coronavirus “è stato ed è tuttora molto profondo“. Lo ha detto il Presidente dell’Ivass, Daniele Franco, aprendo la Giornata dell’educazione assicurativa. “In uno scenario inedito – ha sottolineato – sono affiorati nuovi bisogni, nuove fragilità e nuove forme di incertezza. Ci siamo trovati esposti a rischi prima non evidenti o comunque non ben compresi”.
L’educazione assicurativa “è cruciale per rendere individui e imprese più consapevoli dei rischi che corrono e degli strumenti che possono attivare per gestirli. Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, i dati comparativi sulla conoscenza finanziaria degli individui continuano a non essere soddisfacenti per l’Italia”, dice il Presidente dell’istituto di vigilanza sulle assicurazioni sottolineando che “anche le edizioni più recenti delle indagini internazionali sull’alfabetizzazione finanziaria confermano il ritardo italiano. Delineano un Paese con solchi profondi che marcano divari geografici, di genere e di condizione socio-economica, in cui il Meridione, le donne, i giovani, le fasce più deboli risultano penalizzati”.
“Il potenziamento – ha aggiunto Franco – delle iniziative di alfabetizzazione assicurativa e finanziaria deve contribuire alla ripresa del Paese, nel segno dell’inclusione e del recupero di tutte le componenti della società, anche quelle in partenza più svantaggiate”.
Con la pandemia di coronavirus “si sono confermati i profili di vulnerabilità del sistema economico di fronte a eventi di tipo catastrofale, che compromettano il regolare funzionamento delle attività produttive“, ha spiegato precisando che “la lezione che possiamo trarne è che occorre rafforzare sia la prevenzione sia la capacità di gestione delle crisi. Il settore pubblico e il settore privato devono cooperare sotto entrambi i profili”.