(Teleborsa) – La Commissione europea ha inviato agli Stati Membri una proposta per la proroga di sei mesi alla sospensione (Temporary Framework) delle regole sugli aiuti di Stato, decisa a seguito della crisi pandemica lo scorso 19 marzo.
“Negli ultimi sette mesi il nostro quadro temporaneo per le misure di aiuti di Stato ha reso possibile la messa a disposizione da parte degli Stati membri di quasi tremila miliardi di aiuti potenziali da destinare alle imprese più duramente colpite dalla crisi del coronavirus. Gli effetti della crisi si faranno sentire ancora per qualche tempo – ha dichiarato la vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza – Per questo motivo proponiamo di prorogare il quadro temporaneo fino alla metà dell’anno prossimo e di adattarlo alle esigenze costanti delle imprese, proteggendo al contempo il mercato unico dell’UE. Decideremo come procedere dopo avere ascoltato il parere di tutti gli Stati membri”.
Nella proposta, oltre alla proroga, è contenuto anche l’ampliamento dell’ambito di applicazione del quadro temporaneo, consentendo agli Stati membri di contribuire ai costi fissi non coperti dalle entrate delle imprese, e l’adeguamento delle condizioni relative alle misure di ricapitalizzazione, in particolare per quanto riguarda l’uscita dello Stato dalle imprese in cui lo Stato era un azionista esistente prima della ricapitalizzazione: tale misura consentirebbe allo Stato di uscire dal capitale di tali imprese mediante una valutazione indipendente, mantenendo nel contempo le misure di salvaguardia atte a preservare una concorrenza effettiva nel mercato unico.
“In parallelo – ha aggiunto la vicepresidente Vestager – ci stiamo attivando per concretizzare la ripresa verde e digitale dell’Europa. A tale riguardo le norme sugli aiuti di Stato avranno un ruolo importante da svolgere, fornendo orientamenti agli Stati membri affinché le limitate risorse pubbliche siano assegnate oculatamente, non escludano gli investimenti privati e sfruttino i vantaggi di una concorrenza effettiva”.
Nel frattempo, il Consiglio europeo ha adottato una serie di misure di emergenza per aiutare il settore ferroviario nell’attuale difficile situazione causata dalla pandemia di coronavirus. Le misure permetteranno agli Stati membri di fornire uno sgravio da determinati oneri di infrastruttura alle compagnie ferroviarie garantendo al tempo stesso un rimborso tempestivo per i fornitori delle stesse infrastrutture.
Questa deroga temporanea alle norme esistenti sulla riscossione dei diritti per l’uso dell’infrastruttura ferroviaria – spiega il Consiglio in una nota – si applicherà retroattivamente dall’1 marzo 2020 e fino al 31 dicembre 2020 e può essere prorogata se necessario. Gli Stati membri saranno comunque tenuti a segnalare alla Commissione europea ogni misura adottata.