(Teleborsa) – Cattive notizie per i consumatori. Dopo i forti ribassi del secondo trimestre 2020 (-18,3% l’elettricità e -13,5% il gas), proseguiti nel terzo trimestre per il gas (-6,7%), con un leggero rialzo per l’elettricità (+3,3%), con il rafforzamento della ripresa delle attività economiche e dei consumi arriva il ‘rimbalzo’ per i prezzi dell’energia che tornano su livelli vicini a quelli pre-Covid. Lo comunica ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
Per la famiglia tipo in tutela la forte crescita delle quotazioni nei mercati all’ingrosso porta ad un rialzo per la bolletta dell’elettricità del +15,6% e per la bolletta gas del +11,4%, dato quest’ultimo legato anche alla consueta stagionalità con la relativa crescita della domanda.
Per quanto riguarda gli effetti sui consumatori (al lordo tasse), nel 2020 la famiglia tipo beneficia comunque di un risparmio complessivo di circa 207 euro/anno rispetto al 2019.
“L’aumento delle tariffe energetiche pesa sui conti delle famiglie ma anche sui costi delle imprese e rende più onerosa la produzione e la commercializzazione in una situazione fortemente condizionata dall’emergenza Covid”. E’ quanto afferma Coldiretti nel commentare gli aumenti di luce e gas che scatteranno dal primo ottobre.
“L’aumento della spesa energetica ha un doppio effetto negativo perchè riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo dell’autunno”.
Di “vera e propria batosta per i consumatori italiani, con aumenti record delle tariffe luce e gas che peseranno come un macigno sulla spesa energetica delle famiglie”, parla il Codacons, commentando negativamente le variazioni tariffarie comunicate oggi da Arera.
“Con l’arrivo della stagione autunnale, quando gli italiani iniziano ad accendere stufe e riscaldamenti, le tariffe di luce e gas registrano un incremento record – afferma il Presidente Carlo Rienzi -. Questo avrà effetti negativi diretti sui bilanci delle famiglie, con maggiore danno per i nuclei più numerosi, proprio in un momento in cui si registrano difficoltà economiche per una larga fetta di popolazione a causa dell’emergenza Covid”.