(Teleborsa) – L’emergenza Coronavirus torna a fare davvero paura nel Regno Unito. Il Governo di Londra ha infatti varato nuove misure restrittive anche se Boris Johnson si è affrettato a garantire che “non sono in alcun modo un nuovo lockdown“.
Il Primo Ministro ha confermato alla Camera dei Comuni la decisione del Governo di ripristinare limiti da giovedì agli orari di pub, ristoranti e bar di tutta l’Inghilterra (con coprifuoco alle 22), di tornare a incoraggiare il lavoro da casa, di estendere l’obbligo legale della mascherina e di introdurre controlli stringenti sui tetto massimo delle 6 persone nei contatti sociali.
Downing Street ha inoltre rinviato il ritorno del pubblico agli eventi sportivi. Johnson ha notato che negli ultimi giorni i ricoveri in ospedale “sono raddoppiati”. “È il momento di agire”, ha dichiarato Johnson che ha annunciato che le misure resteranno in vigore per sei mesi.
La prossima settimana l’esecutivo sottoporrà al Parlamento un’estensione della legislazione di emergenza approvata in primavera nella fase più acuta della pandemia.
Tra le misure incluse nel provvedimento anche la riduzione a 15 persone del numero massimo di invitati ai matrimoni.
Il leader dell’opposizione laburista Keir Starmer ha approvato le nuove misure, ma ha accusato il governo di non avere una strategia complessiva, ha criticato le falle nel sistema di test e tracciamento e ha detto che un eventuale lockdown nazionale bis rappresenterebbe il segno di “un fallimento” dell’esecutivo.