(Teleborsa) – La Commissione europea commenta positivamente che la Sardegna e la Sicilia abbiano deciso di avviare l’iniziativa “Emergenza imprese” del valore complessivo di 150 milioni di euro, comprendente un finanziamento di 85 milioni di euro a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).
Con un comunicato, Bruxelles rileva che durante la pandemia di coronavirus entrambe le regioni sono state duramente colpite da un forte calo del turismo, che ha interessato principalmente le piccole e medie imprese (PMI). L’iniziativa “Emergenza imprese” mira pertanto a sostenere le economie locali nel contesto della crisi del coronavirus, erogando prestiti per gli investimenti e per il capitale circolante alle società colpite dalla crisi.
“Questa iniziativa porta in Sardegna e in Sicilia strumenti finanziari sostenuti dalla politica di coesione dell’UE, che consentiranno alle società di proseguire le loro attività e di salvare posti di lavoro nonostante la crisi – ha commentato Elisa Ferreira, commissaria per la Coesione e le riforme -. Si tratta di un ottimo esempio della cooperazione rapida e forte tra le regioni, la Commissione e la Banca europea per gli investimenti”.
Secondo Dario Scannapieco, Vicepresidente della BEI (Banca Europea per gli Investimenti) l’istituzione “vanta una lunga tradizione di sostegno alle regioni italiane e questa stretta e forte cooperazione con i partner regionali come la Sardegna e la Sicilia è stata fondamentale per l’istituzione degli strumenti finanziari di “Emergenza imprese”. Le misure si rivolgono in particolare alle PMI, che saranno fondamentali per la ripresa economica e l’occupazione nelle due regioni”.
L’iniziativa sarà attuata sotto forma di strumenti finanziari con il sostegno della Banca europea per gli investimenti. I due Fondi “Emergenza imprese” (Fondo “Emergenza imprese Sardegna” e Fondo “Emergenza imprese Sicilia”) sono i primi strumenti finanziari del Fesr ad avere l’obiettivo esplicito di contrastare la crisi del coronavirus in Europa.
La BEI, conclude la nota, gestirà i fondi per conto delle due Regioni. Queste misure sono possibili grazie alla flessibilità offerta alle regioni dall’Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus (CRII) e dall’Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus plus (CRII+) della Commissione europea, che consentono l’erogazione dei prestiti con costi degli interessi bassi o assenti.