(Teleborsa) – Il mercato dell’auto ad agosto frena la caduta post pandemia e torna ai livelli del 2019. Nello scorso mese sono state immatricolate 88.801 autovetture contro le 89.184 dell’agosto 2019.
Il calo è così contenuto nello 0,43%, secondo i dati comunicati dal Ministero dei Trasporti sulla base dell’archivio nazionale della motorizzazione civile.
Luglio 2020 si è chiuso invece con un calo più pronunciato del 10,88% a 136.653 unità.
Nello stesso periodo di agosto 2020 sono stati registrati 155.727 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -34,14% rispetto ad agosto 2019, durante il quale ne furono registrati 236.436 (nel mese di luglio 2020 sono stati invece registrati 273.622 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -27,81% rispetto a luglio 2019, durante il quale ne furono registrati 379.028).
Nel mese di agosto 2020 il volume globale delle vendite (244.528 autovetture) ha dunque interessato per il 36.32% auto nuove e per il 63,68% auto usate.
Commentando questi dati il Centro studi Promotor parla di un “un barlume di speranza” dopo i primi sette mesi del 2020 che chiudono il loro consuntivo con un calo di immatricolazioni del 41,7%, con una perdita di fatturato per il settore stimata in 9,6 miliardi.
A sostenere la ripresa, sostiene lo stesso Centro Studi, è stato il programma di incentivi previsti dal Governo con gli emendamenti presentati in sede di conversione in legge del Decreto Rilancio, anche alle vetture con alimentazione a benzina o gasolio ed emissioni non superiori a 110 g/km di CO2.
Gli incentivi alle sole vetture ad emissioni zero, già in vigore nel 2019 e potenziati nel 2020, si sono infatti rivelati utili per favorire l’auto elettrica, ma certamente non sono sufficienti per rilanciare l’intero mercato dell’auto in cui le immatricolazioni di vetture non elettriche sono ancora il 98%, segnala in una nota il Centro Studi Promotor.
Fiducia per il settore anche per quanto riguarda il mese di settembre: il superamento delle difficoltà burocratiche legate alla prenotazione dei contributi riscontrati lo scorso mese dovrebbe consentire di recuperare, almeno parzialmente, questo calo nei mesi che restano del 2020.
Opinione positiva diffusa anche tra i concessionari: infatti, secondo un’inchiesta congiunturale mensile condotta dal Centro Studi Promotor a fine agosto emerge che nel mese scorso la raccolta di ordini è stata normale o alta per il 79% dei concessionari interpellati, mentre sempre in agosto l’87% giudica normale o alto l’afflusso di potenziali interessati nei saloni di vendita e il 91% stima stabile o in aumento le vendite nei prossimi mesi.
A ciò si aggiunge che l’indicatore di fiducia degli operatori auto determinato dal CSP, sintetizzando i risultati delle sue inchieste congiunturali mensili, ha toccato in agosto quota 53,20. “Si tratta – ha dichiarato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – di uno dei valori più alti registrati dal gennaio del 1993 quando iniziammo a determinare questo indicatore”.