(Teleborsa) – Il DL Semplificazioni all’esame del Senato non convince pienamente ANCE, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili.
“Mi chiedo che idea di Paese e di crescita abbia chi sta decidendo in queste ore le modifiche al decreto semplificazioni: si sta andando verso l’immobilismo, il degrado dei nostri centri urbani e la deregolamentazione delle procedure di gara invece di snellire quelle a monte”. A denunciarlo è il Presidente dell’Associazione, Gabriele Buia.
In particolare, secondo Buia, le proposte emendative all’articolo 10 del decreto rischiano di bloccare tutti gli strumenti urbanistici esistenti e di consegnare i centri storici e ampie zone urbane all’incuria e all’abbandono.
“Per aiutare le nostre città a rinascere dopo una crisi durissima e dopo anni di immobilismo occorrono strumenti flessibili affinché si possa intervenire per demolire edifici in disuso privi di valore storico-artistico, dando nuova vita a zone dismesse e insicure – ha sottolineato il Presidente ANCE – la tutela dei centri storici che sta a cuore a tutti non si ottiene moltiplicando vincoli e impedimenti che di fatto bloccano ogni iniziativa di recupero e di trasformazione urbana che nelle altre capitali europee e’ una prassi consolidata da oltre 20 anni. Anche perché non mi pare che la politica dei vincoli abbia impedito in questi anni il proliferare di ambiti di degrado anche sociale all’interno dei centri storici”.
“Sta passando una logica conservativa folle che renderà definitivamente impossibile intervenire su edifici fatiscenti e insicuri senza alcun valore architettonico, di trasformare aree dismesse, di riqualificare caserme, ospedali, aree militari e tutto il patrimonio pubblico e non solo. E poi speriamo di vendere questo patrimonio a qualcuno”, ha aggiunto Gabriele Buia.