(Teleborsa) – Approvato dal Cda di Tim, riunitosi oggi, l’accordo con KKR Infrastructure e Fastweb relativo alla costituzione di FiberCop, la NewCo in cui verranno conferite la rete secondaria di Tim (dall’armadio di strada alle abitazioni dei clienti) e la rete in fibra sviluppata da FlashFiber, la joint-venture partecipata da Tim (80%) e Fastweb (20%). Il Consiglio – fa sapere Tim in una nota – ha altresi` espresso soddisfazione per la recente firma di un protocollo d’intesa con Tiscali ed esaminato e approvato la lettera d’intenti con Cdp Equity finalizzata ad integrare FiberCop nel piu` ampio progetto di costituzione di una societa` della rete unica nazionale. Un’intesa che, su mandato del Cda, verrà sottoscritta dall’amministratore delegato di Tim Luigi Gubitosi.
FIBERCOP – “L’accordo con KKR Infrastructure e Fastweb – spiega Tim – e` il primo passo per la realizzazione di una societa` della rete digitale italiana in fibra, che rappresenta un punto di svolta per le telecomunicazioni del Paese”. FiberCop consentira` a Tim, Fastweb e agli altri operatori di co-investire completando i piani di copertura in fibra nelle aree nere e grigie del Paese e accelerando l’adozione dei servizi Ultra-Broadband (UBB). A conferma dell’apertura del progetto, in questi giorni Tim ha sottoscritto con Tiscali un Memorandum of Understanding per definire i termini di una partnership strategica avente ad oggetto lo sviluppo dell’infrastruttura ultra-broadband attraverso la partecipazione economica di Tiscali al progetto di co-investimento in FiberCop. Nel dettaglio FiberCop sara` da subito dotata di un asset di rete che gia` oggi offre collegamenti UBB all’85% della popolazione grazie alle tecnologie FTTC e FTTH. La societa` proseguira` la copertura FTTH, con velocita` di connessione di 1 Gbps, con l’obiettivo di raggiungere, entro il 2025, il 76% delle unita` immobiliari delle aree grigie e nere, corrispondenti ad una copertura del 56% delle unita` immobiliari tecniche del Paese. Nelle aree bianche Tim ha annunciato che proseguira` l’intervento di copertura UBB gia` in corso. Secondo quanto previsto dal Codice europeo delle Comunicazioni Elettroniche, la rete in fibra sara` realizzata dalla NewCo sulla base del modello di coinvestimento aperto all’ingresso di tutti gli altri operatori. La nuova societa` – di cui Tim deterra` il 58%, KKR Infrastructure il 37,5% e Fastweb il 4,5% – offrira` servizi di accesso passivi della rete secondaria in rame e fibra a tutti gli operatori del mercato. “FiberCop – sottolinea Tim – fara` leva sull’infrastruttura in fibra gia` posata da FlashFiber, senza duplicazione di investimenti e con la massima efficienza, promuovendo allo stesso tempo la concorrenza. Tim sara` il fornitore esclusivo per la costruzione e la manutenzione delle reti e fornira` ulteriori servizi a FiberCop che avra` una struttura snella con meno di 100 dipendenti“. Un’operazione che punta ad accelerare il passaggio dei clienti da rame a fibra contribuendo alla riduzione del digital divide in Italia. Tim ha accettato l’offerta vincolante di 1,8 miliardi di euro da parte di KKR Infrastructure, che acquistera` il 37,5% di FiberCop, sulla base di un enterprise value di circa 7,7 miliardi di euro (equity value 4,7 miliardi di euro), mentre Fastweb avra` il 4,5% di FiberCop a seguito del conferimento del 20% attualmente detenuto in FlashFiber. Si prevede che FiberCop avra` un EBITDA di circa 0,9 miliardi di euro ed EBITDA – CAPEX positivi a partire dal 2025 e non richiedera` iniezioni di capitale da parte degli azionisti. “L’apporto di risorse finanziarie che deriva dall’ingresso di KKR Infrastructure in FiberCop – afferma Tim – dara` un ulteriore importante contributo al rafforzamento della struttura patrimoniale del Gruppo Tim”. Il closing dell’operazione e` previsto entro il primo trimestre del 2021, una volta ottenute le autorizzazioni delle Autorita` competenti.
LETTERA D’INTENTI TIM-CDP EQUITY – Nel corso del Cda Tim ha anche approvato e dato il via libera alla firma di una lettera d’intenti con Cdp Equity (Cdpe) finalizzata alla realizzazione del piu` ampio progetto di rete unica nazionale (AccessCo) attraverso la fusione tra FiberCop e Open Fiber, società dedicata alla fibra ottica e partecipata da Cdp e Enel. Secondo quanto previsto dall’intesa, Tim deterra` almeno il 50,1% di AccessCo e attraverso un meccanismo di governance condivisa con Cdpe sara` garantita l’indipendenza e la terzieta` della societa`. A tal proposito – fa sapere Tim – sono previsti meccanismi di maggioranze qualificate e regole di controllo preventivo. Per definire i valori degli asset destinati a confluire in AccessCo, e le relative quote di partecipazione nella societa`, le parti incaricheranno valutatori terzi per avviare i relativi processi di due-diligence relativi a FiberCop e Open Fiber. Prima della fusione, e` previsto che Tim conferisca in FiberCop un ulteriore ramo d’azienda che consiste nella rete primaria funzionale alle attivita` operative di FiberCop. Il processo di due-diligence e` atteso entro la fine dell’anno nell’ottica di raggiungere un eventuale accordo di fusione non oltre il primo trimestre del 2021 mentre il closing dell’operazione e` condizionato alle autorizzazioni delle Autorita` competenti. In aggiunta alla rete unica nazionale, Cdp Equity e Tim – spiega Cdp in una nota – daranno immediato avvio alle valutazioni in merito a ulteriori aree di possibile cooperazione per perseguire lo sviluppo di altre tecnologie (5G, hedge computing, Data Center, Cloud e altro), cosi da facilitare la rapida introduzione di tecnologie innovative che migliorino l’accessibilità del Paese. Sotto il coordinamento di Cdp Equity – prosegue la nota – si darà altresì immediato avvio a un tavolo tecnico sull’infrastruttura di rete volto, tra l’altro, ad acquisire l’eventuale interesse di altri operatori del settore a partecipare all’operazione anche mediante contribuzione di asset/risorse. “Con la lettera d’intenti firmata da Cassa Depositi e Prestiti e Tim – ha commentato il presidente di Cdp Giovanni Gorno Tempini – si avvia un percorso che potrà condurre alla nascita di una rete unica tecnologicamente all’avanguardia, necessaria per superare il digital divide su tutto il territorio nazionale in un’ottica di sistema e a contribuire allo sviluppo del Paese, con l’obiettivo di restituirgli competitività a livello globale. Il percorso delineato, che sarà subordinato alle autorizzazioni da parte delle autorità regolatorie e di vigilanza e all’approvazione degli organi deliberanti degli attori coinvolti, conferma il valore della scelta strategica di Cdp, quando insieme ad Enel ha dato il via ad Open Fiber. Inoltre rafforza il ruolo di Cassa, un investitore paziente che opera con una logica di sistema di medio-lungo termine, forte del suo legame storico con il territorio, mettendo sempre al centro la tutela del risparmio postale delle famiglie italiane”. Soddisfazione per l’accordo raggiunto è stata espressa anche dall’amministratore delegato di Cdp, Fabrizio Palermo. “Cassa Depositi e Prestiti – ha affermato Palermo – è un investitore di lungo termine che supporta da sempre la crescita del Paese con particolare attenzione alle persone e al territorio. La connettività rappresenta un fattore abilitante essenziale per supportare in modo efficace le principali leve di sviluppo quali l’istruzione, il lavoro, le infrastrutture e la sanità. Proprio per questo, l’impegno di Cdp in questo dossier è stato massimo e conferma il sostegno già avviato da anni per lo sviluppo della fibra ottica in Italia. La firma del memorandum rappresenta il primo importante passo verso la realizzazione di un’infrastruttura digitale unica in banda ultralarga, che potrà garantire parità di accesso a tutti gli operatori, velocità, affidabilità e distribuzione capillare. Con il supporto degli azionisti abbiamo tracciato il percorso che, dopo l’approvazione da parte delle autorità di regolazione e di vigilanza, potrà consentirci di creare una rete Tlc di ultima generazione, necessaria per la competitività del Paese e cruciale per il rilancio dell’economia. In questo contesto, Open Fiber continua ad avere per Cdp un ruolo fondamentale che si consoliderà sempre più nel percorso verso la creazione della rete unica”.