(Teleborsa) – La pandemia ha rilanciato la domanda di case in campagna, rustici e casali nelle aree provinciali, nei borghi e nei piccoli comuni con un incremento delle ricerche pari al 29% rispetto al periodo pre-Covid. Lo rileva l’ufficio studi del sito di ricerche immobiliari Idealista.
Desiderio di spazi aperti letteralmente esploso dopo il lockdown con un’impennata a luglio, forse preludio a un rimbalzo delle
compravendite immobiliari nel periodo autunnale. Le campagne del bresciano e dell’alessandrino fra le zone più ambite.
”Il ricorso sempre più massiccio allo smart working – osserva Vincenzo De Tommaso dell’Ufficio studi di Idealista – sta spingendo molte persone a ripensare alle proprie esigenze abitative post lockdown, così le proprietà rurali hanno registrato un’impennata durante la primavera ed estate. I piccoli centri potrebbero costituire una valida alternativa per garantirsi un ambiente di elevato standard di vivibilità grazie a spazi ampi e aperti, a prezzi decisamente più contenuti delle grandi città”