(Teleborsa) – Dopo una partenza positiva, perde slancio Wall Street nella prima seduta di marzo. Gli investitori monitorano l’imminente scadenza del 4 marzo per l’imposizione di nuovi dazi, con potenziali tariffe del 25% su Canada e Messico e un ulteriore 10% sulla Cina.
Sul fronte macroeconomico, il PMI manifatturiero di febbraio è stato rivisto al rialzo a 52,7 punti, mentre l’ISM manifatturiero di febbraio è sceso più delle attese a 50,3 punti. È diminuita leggermente più delle attese la spesa per costruzioni in USA a gennaio.
Guardando ai principali indici, Wall Street riporta una variazione pari a -0,15% sul ; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza l’ (), che si posiziona a 5.945 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Senza direzione il (-0,08%); in frazionale calo l’ (-0,44%).
In buona evidenza nell’S&P 500 i comparti (+0,73%) e (+0,60%). Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori (-1,12%) e (-0,49%).
Al top tra i giganti di Wall Street, (+3,46%), (+1,05%), (+1,04%) e (+0,89%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su , che continua la seduta con -2,32%. Soffre , che evidenzia una perdita dell’1,64%. Si muove sotto la parità , evidenziando un decremento dell’1,05%. Contrazione moderata per , che soffre un calo dello 0,96%.
Tra i best performers del Nasdaq 100, (+3,46%), (+3,16%), (+3,08%) e (+2,83%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su , che continua la seduta con -4,56%. Preda dei venditori , con un decremento del 3,33%. Si concentrano le vendite su , che soffre un calo del 2,55%. Vendite su , che registra un ribasso del 2,34%.