(Teleborsa) – Il Chief Operating Officer per l’Europa del gruppo , Jean-Philippe Imparato, ha dichiarato che l’obiettivo Ue riguardo all’immissione sul mercato entro il 2035 esclusivamente di auto a zero emissioni non è in discussione e “non e’ un problema per noi: la fine dei giochi è chiara”, semmai ha aggiunto, c’è da rivedere il ritmo e le modalità del percorso verso questo obiettivo, in particolare nei prossimi tre anni. Parlando con alcuni giornalisti al “Brussels Motor Show“, in corso al Palazzo delle Esposizioni di Bruxelles, ha fatto sapere di aver elaborato un piano che presenterà “al livello del Comitato esecutivo globale” del gruppo “la prossima settimana, in termini di aggiornamento dei piani per l’Europa sui modelli e sui motori nei prossimi tre anni”.
Stellantis, ha sottolineato, metterà sul mercato diversi modelli (la C3, la C3 Aircross, la Opel Frontera, la Fiat Grande Panda) di auto elettriche più piccole, del segmento B “nei prossimi tre mesi”, con costi “inferiori ai 20.000 euro”, e quindi “l’offerta ci sarà” per i molti consumatori che finora non hanno potuto acquistare veicoli a batteria perché non se lo potevano permettere.
Imparato ha spiegato anche le ragioni della scelta di Stellantis di aderire al pooling con insieme ad altri costruttori del settore automotive per compensare le mancate riduzioni delle emissioni richieste per il 2025 dalle norme Ue e non pagare le sanzioni previste per le aziende che non rispetteranno quegli obiettivi. Per essere in regola quest’anno con la riduzione del 20% delle emissioni rispetto al 2021, che si applica a tutto il parco auto nuove di ogni azienda, si può aumentare la produzione dei veicoli elettrici oppure ridurre quella delle auto a combustione interna, ha spiegato Imparato. “Questo è qualcosa che non sostengo. Non voglio farlo. Questa è l’ultima decisione che prenderò. Anche se è nel catalogo delle decisioni che possiamo prendere. Ma é qualcosa che non voglio fare perché sarebbe un dramma per l’industria, per la nostra gente, per le nostre fabbriche”.
Per questo l’accordo con Tesla permette di risolvere il problema senza “scontrarsi contro un muro”, ha rilevato il dirigente per l’Europa di Stellantis, che non ha escluso la possibilità di allargare il “pooling” mettendo insieme i due comparti delle auto passeggeri e dei veicoli commerciali. Nessuna indicazione invece su quanto costerà acquistare da Tesla i diritti di compensazione delle emissioni, ma ha sottolineato che il “pooling” è “nel migliore interesse di tutte le parti”.