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Rapporto sull’Energia Nucleare, Ventura (OICE) commenta il futuro del settore a Confindustria Roma

(Teleborsa) – Oggi, presso la sede di Confindustria Roma, è stato presentato il Rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia dal titolo “Il cammino verso una nuova era per l’energia nucleare”. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti del governo e delle principali aziende del settore energetico, tra cui il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin e i vertici di ENEA, ENEL, ENI, SOGIN ed EDISON.

Durante l’incontro, è stato discusso il nuovo disegno di legge proposto dal Ministero dell’Ambiente al Governo, che mira a favorire il ritorno dell’energia nucleare in Italia. Questo disegno di legge si fonda su quattro obiettivi chiave: Sicurezza nazionale, garantire che la produzione di energia nucleare rispetti i più alti standard di sicurezza, tutelando la salute dei cittadini e la sicurezza del territorio;
Raggiungimento degli obiettivi del Green Deal, promuovere una transizione energetica sostenibile che favorisca la decarbonizzazione entro il 2050, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico e agli impegni europei; Garanzia di continuità nell’approvvigionamento energetico, creare un sistema energetico resiliente che possa garantire forniture stabili e affidabili, riducendo la dipendenza da fonti energetiche esterne e volatili; Sostenibilità dei costi per gli utenti finali, assicurare che l’energia nucleare risulti competitiva a livello economico, con vantaggi per i consumatori finali e per il sistema industriale italiano.

“Riteniamo essenziale seguire con attenzione l’emanazione di ulteriori decreti legislativi da parte del governo, che dovranno definire le modalità di produzione di energia nucleare sostenibile – afferma Francesco Ventura, A.U. della VDP srl e Consigliere OICE con delega all’Ambiente –. Come VDP , da anni collaboriamo in modo proficuo con SOGIN su temi ambientali legati alla dismissione delle centrali nucleari in Italia, riconoscendo l’impegno e la serietà con cui l’azienda affronta tali sfide. In collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, SOGIN ha già pubblicato l’elenco dei 51 siti inclusi nella ‘Carta Nazionale delle Aree Idonee’ per lo stoccaggio delle scorie nucleari, distribuiti su sei regioni italiane. Questi siti sono stati selezionati in aree distanti da zone vulcaniche, sismiche o a rischio di dissesto, oltre che da insediamenti civili, militari e industriali. Tuttavia, è importante sottolineare che le sei regioni coinvolte hanno espresso una sostanziale opposizione a queste proposte. Rimaniamo in attesa di sviluppi significativi su questa questione e auspichiamo un dialogo costruttivo, che porti a soluzioni condivise e accettabili per tutte le parti coinvolte”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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