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Nuova Zelanda, banca centrale abbassa i tassi di 50 punti base al 3,75%

(Teleborsa) – Il Monetary Policy Committee della Reserve Bank of New Zealand ha abbassato il tasso ufficiale di 50 punti base al 3,75 percento, centrando le attese degli analisti. Se le condizioni economiche continueranno a evolversi come previsto, il Comitato avrà la possibilità di abbassare ulteriormente i tassi durante il 2025, si legge nello statement diffuso al termine della riunione.

L’inflazione annuale dei prezzi al consumo rimane vicina al punto medio della fascia target dell’1-3 percento del Monetary Policy Committee. Le aspettative di inflazione delle aziende sono in linea con l’obiettivo e l’inflazione di fondo continua a scendere verso il punto medio dell’obiettivo. Le prospettive economiche rimangono coerenti con l’inflazione che rimane nella fascia nel medio termine, dando al Comitato la fiducia per continuare ad abbassare i tassi.

L’attività economica in Nuova Zelanda rimane debole. Con una capacità produttiva inutilizzata, le pressioni inflazionistiche interne continuano ad allentarsi. I comportamenti di determinazione di prezzi e salari si stanno adattando a un contesto di bassa inflazione. Il prezzo delle importazioni è sceso, contribuendo anche a ridurre l’inflazione complessiva.

Si prevede che la crescita economica si riprenderà nel 2025. I tassi di interesse più bassi incoraggeranno la spesa, sebbene si preveda che l’elevata incertezza economica globale peserà sulle decisioni di investimento delle aziende. Prezzi più alti per alcune delle materie prime chiave e un tasso di cambio più basso aumenteranno i ricavi delle esportazioni. Si prevede che la crescita dell’occupazione riprenderà nella seconda metà dell’anno con la ripresa dell’economia nazionale.

Si prevede che l’inflazione sarà volatile nel breve termine, a causa di un tasso di cambio più basso e di prezzi della benzina più alti. L’effetto netto dei futuri cambiamenti nella politica commerciale sull’inflazione in Nuova Zelanda non è attualmente chiaro. Tuttavia, il Comitato è ben posizionato per mantenere la stabilità dei prezzi nel medio termine. Avere un’inflazione dei prezzi al consumo vicina alla metà della sua fascia target mette il Comitato nella posizione migliore per rispondere a futuri shock inflazionistici.

(Foto: Kerin Gedge su Unsplash)


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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