(Teleborsa) – , la start up americana di mezzi pesanti elettrici e a idrogeno quotata al Nasdaq di New York, ha presentato istanza di protezione fallimentare alla Corte fallimentare degli Stati Uniti per il distretto del Delaware. Il titolo era già crollato nelle scorse settimane quando erano iniziate a circolare le prime voci riguardo alla possibilità che l’azienda si stesse preparando a dichiarare bancarotta.
Fondata nel 2015 con la promessa di diventare la Tesla dei camion, l’azienda aveva stretto in passato anche un’alleanza con per una joint venture specializzata in veicoli commerciali pesanti a zero emissioni in Europa e Nord America. La partnership è stata sciolta consensualmente dopo quattro anni nel 2023.
Nikola in una nota ha fatto sapere di avere in cassa circa 47 milioni di dollari e di voler continuare a fornire un servizio e un supporto “limitati” per i camion in circolazione. La dichiarazione di fallimento ha elencato passività comprese tra 1 e 10 miliardi di dollari e ha fissato il numero di creditori a un numero compreso tra 1.000 e 5.000.
L’azienda ha spiegato di aver condotto negli ultimi mesi “un’analisi approfondita di tutte le alternative disponibili e credibili per identificare una soluzione che avrebbe consentito all’azienda di sostenere le operazioni” ma di aver concluso “che un processo di vendita strutturato rappresenta la migliore soluzione possibile per massimizzare il valore dei suoi asset. Nikola intende commercializzare e vendere tutti, sostanzialmente tutti, o una parte dei suoi asset e attuare una liquidazione ordinata delle sue attività”.
“Come altre aziende nel settore dei veicoli elettrici, abbiamo dovuto affrontare vari fattori di mercato e macroeconomici che hanno avuto un impatto sulla nostra capacità di operare. Negli ultimi mesi, abbiamo intrapreso numerose azioni per raccogliere capitale, ridurre le nostre passività, ripulire il nostro bilancio e preservare la liquidità per sostenere le nostre operazioni. Sfortunatamente, i nostri sforzi non sono stati sufficienti per superare queste sfide significative e il Consiglio ha stabilito che il Capitolo 11 rappresenta il miglior percorso possibile in base alle circostanze per la Società e i suoi azionisti”, ha dichiarato il Ceo e presidente, Steve Girsky.