(Teleborsa) – “Una delle cose che meglio aiuta coloro che vogliono ostacolare un modello economico è far riferimento alla salute, perché qualsiasi cosa rispetto alla salute passa in secondo piano. Quando si vuole indebolire un sistema economico si passa agli argomenti legati alla salute”, come sta accadendo a livello europeo nel mondo del vino. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Francesco Lollobrigida, intervenendo agli Stati generali del vino in corso al Campidoglio a Roma e organizzati dal Parlamento europeo in Italia, insieme alla Rappresentanza della Commissione europea in Italia.
“Oggi ragioniamo di etichettatura ma partendo dall’elemento salutistico – ha proseguito- non tenendo conto di un dato oggettivo: l’alcol, di per se stesso è un fattore di rischio per la salute. Ma il vino ha una parte di alcol: è un prodotto più complesso, è un prodotto che se non abusato non solo non produce danni per il fisico ma produce salute in una alimentazione bilanciata. Dobbiamo avere il coraggio di affermarlo con serenità”, ha detto il ministro portando come esempio il fatto che “le popolazioni che utilizzano in maniera morigerata il vino non provocano danni alla propria salute. Questo non può essere smentito – ha aggiunto – visto la longevità dei popoli che hanno all’interno della propria alimentazione questo prodotto”.
Per Lollobrigida quindi l’Europa deve fare questa riflessione “in maniera serena, senza criminalizzare un mondo che è produzione, lavoro, identità, cultura e ambiente”, anche perché la criminalizzazione “porta a un indebolimento del nostro sistema produttivo”. “Io – ha poi proseguito il ministro tornando al tema delle etichette allarmistiche – mi concentrerei su etichette informative che danno i consigli corretti per avere un prodotto di qualità e assunto in quantità giusta e pagato il giusto prezzo. Peché la qualità non ha un prezzo esatto, deve essere pagata il giusto. È necessario nel contesto europeo riportare le cose alla ragione – ha concluso Lollobrigida – perché il vino rappresenta tutto questo, per rendere la Ue più forte e più attenta ai problemi dei cittadini”