(Teleborsa) – Le denunce di infortunio in occasione di lavoro (al netto degli studenti) presentate all’Inail a gennaio sono state 30.090, in calo dell’1,2% rispetto alle 30.454 del primo mese del 2024, del 41,4% rispetto a gennaio 2022, del 12,6% rispetto a gennaio 2021, dell’11,2% sul 2020 e del 15,3% sul 2019, anno che precede la crisi pandemica. Rispetto a gennaio 2023 si registra invece un aumento del 2,4%.
I casi mortali (al netto degli studenti), pur nella provvisorietà dei numeri, sono stati 45, dodici in più rispetto ai 33 registrati a gennaio 2024 (+36,4%); 11 in più rispetto al 2023 e al 2021; 12 in più rispetto al 2022 e al 2020; 14 in più rispetto al 2019.
Le denunce di infortunio degli studenti di ogni ordine e grado sono state 6.286, in aumento del 2,6% rispetto alle 6.128 del 2024.
“L’aumento – ha sottolineato l’Inail – è da imputare soprattutto all’estensione della tutela agli studenti di scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado in vigore dal settembre 2023″. L’incidenza degli infortuni occorsi a studenti rappresenta circa il 15% del totale delle denunce registrate. Il 43% interessa le studentesse (+4% l’incremento tra il 2024 e il 2025), il 57% gli studenti (+1,6%). Tre infortuni su quattro riguardano studenti under 15 anni, un quarto quelli dai 15 anni in poi.
Le denunce di malattia professionale protocollate a gennaio sono state 6.587 (369 in piu’ rispetto allo stesso mese del 2024 con una crescita del 5,9%). L’aumento è del 38,5% sul 2023, del 99,8% sul 2022, del 114,1% sul 2021, del 42,1% sul 2020 e del 34,2% sul 2019.