(Teleborsa) – Partenza in calo per la borsa di Wall Street dopo che l’inflazione negli Stati Uniti ha segnato un aumento superiore al previsto, nel mese di gennaio, portandosi al 3%, livello al di sopra dell’obiettivo della Federal Reserve. Il dato ha alimentato le ipotesi tra gli addetti ai lavori di uno slittamento del taglio dei tassi da parte della banca centrale americana, a dicembre e, non più a settembre come previsto.
Dopo l’audizione del presidente della Fed, Jerome Powell al Congresso, è apparsa evidente la preoccupazione della Fed per i potenziali rischi di rialzo dell’inflazione nel breve periodo, spiega Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm, che “riflettono in parte l’incertezza sulla politica commerciale degli Stati Uniti e il suo potenziale impatto sui prezzi al consumo”. La banca centrale non sembra avere fretta di abbassare ulteriormente i tassi di interesse, e “gli operatori del mercato monetario hanno già ridimensionato le scommesse sui tagli dei tassi quest’anno”, aggiunge l’esperto.
Sulle prime rilevazioni, il è in calo (-0,98%) e si attesta su 44.155 punti; sulla stessa linea, giornata negativa per l’, che continua la seduta a 6.017 punti, in calo dello 0,85%. Negativo il (-0,8%); sulla stessa tendenza, leggermente negativo l’ (-0,7%).