(Teleborsa) – La CommissioneUe ha proposto di abbreviare il ciclo di regolamento per le operazioni su valori mobiliari dell’UE, portandolo da due giorni a un giorno. La modifica legislativa proposta ridurrebbe il ciclo di regolamento sui titoli – quali azioni od obbligazioni – eseguite nelle sedi di negoziazione dell’UE da due giorni lavorativi (il cosiddetto “T+2”) a un giorno lavorativo dopo la negoziazione (“T+1”). Il regolamento è il processo attraverso il quale l’acquirente riceve il titolo e il venditore riceve il contante. Il passaggio a T+1 è volto a rafforzare l’efficienza e la competitività dei servizi dei mercati finanziari post-negoziazione nell’UE, che sono essenziali per il buon funzionamento dell’Unione del risparmio e degli investimenti.
“A livello internazionale, la rotta da seguire verso un ciclo di regolamento T+1 è molto chiara. È mia ferma intenzione far sì che l’UE mantenga intatto il suo dinamismo in questa importante area di mercato. T+1 apporterà ulteriori benefici concreti all’Unione del risparmio e degli investimenti e contribuirà alla competitività dei mercati dei capitali dell’UE. La nostra proposta ridurrà i costi, aumenterà l’efficienza e migliorerà la liquidità, come richiesto dall’industria. Ci adopereremo altresì per assicurare il coordinamento con altri paesi europei che intendono passare a T+1, in particolare il Regno Unito e la Svizzera, visti gli stretti legami esistenti tra i nostri mercati dei capitali”, ha dichiarato Maria Luís Albuquerque, Commissaria per i Servizi finanziari e l’Unione dei risparmi e degli investimenti.
Dopo aver attentamente valutato le raccomandazioni contenute nella relazione elaborata dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) in collaborazione con il Sistema europeo di banche centrali (SEBC), così come il contributo dei portatori di interessi, la Commissione propone una modifica mirata del regolamento sui depositari centrali di titoli (CSDR).
La proposta fissa all’11 ottobre 2027 la data opportuna per la transizione al regolamento T+1. Questo termine darà ai partecipanti al mercato tempo sufficiente per sviluppare, testare e concordare processi e norme miranti a garantire un’introduzione corretta ed efficace del T+1 sui mercati dei capitali dell’UE. La proposta è inoltre adeguata alle esigenze future e fissa una durata massima per il ciclo di regolamento (T+1), consentendo nel contempo ai partecipanti al mercato di regolare più rapidamente (T+0) le loro operazioni.
La proposta della Commissione sul passaggio a T+1 punta promuovere l’efficienza del regolamento e aumenterà la resilienza dei mercati dei capitali dell’UE. Contribuirà anche ad aumentare spessore e liquidità dei mercati dei capitali, obiettivo fondamentale dell’Unione del risparmio e degli investimenti. Inoltre conta di evitere la frammentazione del mercato e i costi legati al disallineamento tra i mercati finanziari dell’UE e altri mercati finanziari mondiali, contribuendo alla competitività dei mercati dei capitali dell’UE. Molte giurisdizioni, tra cui Cina, India, Stati Uniti e Canada, hanno infatti già ridotto il loro ciclo di regolamento a T+1. Altri mercati internazionali dei capitali, quali il Regno Unito o la Svizzera, si sono impegnati a passare a T+1 come regolamento obbligatorio o stanno valutando questa possibilità.
L’analisi della Commissione e la relazione dell’ESMA confermano che i benefici attesi, quali l’aumento dell’automazione e dell’efficienza dei processi post-negoziazione, la riduzione del rischio, la riduzione dei requisiti di margine e l’eliminazione dei costi e degli attriti legati ai disallineamenti, dovrebbero nel tempo superare ampiamente i costi iniziali derivanti dagli investimenti necessari al passaggio a T+1.
La proposta sarà ora presentata al Parlamento europeo e al Consiglio affinché sia esaminata e adottata. Le modifiche entreranno in vigore una volta che i colegislatori avranno raggiunto un accordo sulla proposta e dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.