(Teleborsa) – “L’aumento attuale del prezzo del gas incide pesantemente sul costo dell’energia, voce di spesa fondamentale per le aziende del settore, provocando un aumento dei costi di produzione del cemento di 80 milioni di euro all’anno. Un peso che riduce la competitività delle imprese e rallenta la transizione energetica di un settore già in difficoltà a causa delle crescenti importazioni da Paesi extra-EU che, non avendo gli stessi standard ambientali europei, hanno costi di produzione più bassi”. È quanto afferma Nicola Zampella, direttore generale di Federbeton.
“Serve un cambiamento urgente per rendere il sistema energetico più equo, sostenibile e competitivo, a beneficio non solo dell’industria del cemento, ma dell’intero tessuto produttivo italiano – ha continuato Zampella –. Come Federbeton, per garantire maggiore stabilità e competitività, proponiamo tre azioni chiave: diversificazione energetica, incentivando combustibili alternativi come i CSS per ridurre la dipendenza dai fossili; semplificazione normativa, eliminando barriere burocratiche all’adozione di soluzioni sostenibili e sostegno agli investimenti tecnologici, con incentivi per la cattura e lo stoccaggio della CO2″.