(Teleborsa) – “Il modello satellitare è stato il modello che ci ha permesso di andare più veloci e aumentare il cash-in, aiutandoci nella gestione del leverage e nella resilienza del business”. Lo ha affermato Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di , rispondendo alle domande degli analisti sul piano strategico 2025-28.
Eni ha spiegato nella presentazione del nuovo piano che l’accesso a nuove fonti di capitale supporta in modo efficiente la crescita sia nell’Upstream, come confermato da Var, Azule, e ora Indonesia, sia nelle attività legate alla Transizione, come con Plenitude, Enilive e la società dedicata alla CCS.
Nel 2025 Eni prevede di lanciare la nuova società satellite relativa al business della CCUS (Carbon, Capture, Utilisation and Storage), consolidando i propri progetti in un’unica entità e facendo leva sulla propria competenza tecnica e finanziaria, avviando così un nuovo e importante business dalla fine di questa decade.
Eni ha incassato 12 miliardi di euro dal 2019 grazie ai cash-in dalle società satellite e ne aspetta altri 13 miliardi di euro circa nell’arco del nuovo piano.
“Siamo chiamare soddisfatti dal modello satellitare, come testimonia anche l’interesse di soggetti di private market”, ha sottolineato Descalzi.