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Carburanti, in Cdm il riordine delle accise: i dubbi di consumatori e logistica

(Teleborsa) – In Consiglio dei ministri arriva il decreto legislativo attuativo della riformafiscale che prevede il riordino delle accise. Il governo dovrà esaminare il testo in via definitiva, accogliendo le osservazioni del Parlamento che ha suggerito di inserire nel testo anche l’allineamento tra gasolio e benzina. La riunione in programma alle 17.30 è stata anticipata alle ore 15.

Fra i provvedimenti all’ordine del giorno ci sono anche un decreto legge elezioni, sulle Amministrative e i referendum, l’esame preliminare di un disegno di legge sulle carriere e le valutazioni della performance del personale nella Pubblica amministrazione, il testo unico in materia di versamenti e di riscossione e un decreto legislativo con correttivi al concordato.

Secondo i calcoli del Codacons l’allineamento tra gasolio e benzina costerà un aumento delle accise di 1 centesimo di euro per il gasolio che equivale ad una maggiore spesa da 0,61 euro su un pieno da 50 litri, se si tiene conto anche dell’Iva applicata sulle accise. In un anno la maggiore spesa, considerando una media di due pieni al mese, sarà quindi pari a 14,64 euro ad autovettura, con un aggravio complessivo da 243 milioni di euro annui sulla totalità delle auto diesel circolanti in Italia. In 5 anni la misura costerebbe in totale circa 1,21 miliardi di euro ai proprietari di autovetture alimentate a gasolio. Di contro, una riduzione di 1 centesimo per le accise sulla verde, comporterebbe un risparmio complessivo per gli automobilisti che possiedono auto a benzina da 249,7 milioni di euro annui, -1,25 miliardi in 5 anni.

“Come Federazione Europea Operatori della Logistica Integrata esprimiamo perplessità sull’aumento del costo del carburante diesel”, ha dichiarato Enrico Folgori, presidente di Feoli. “I motori diesel sono numericamente più numerosi di quelli a benzina e la diffusione dell’ibrido e della propulsione elettrica va a rilento anche a causa degli alti costi di queste autovetture che scoraggiano nuclei familiari e piccoli e medi imprenditori”, ha aggiunto. Aumentando il costo del diesel di 1 centesimo e mezzo a litro e da qui a cinque anni di oltre 11 centesimi al litro, si rischia di far ricadere sulle imprese, in particolare su quelle di trasporto e di trasporto ultimo miglio, un peso economico gravoso in un periodo in cui l’economia andrebbe spinta incentivando i consumi“, ha aggiunto.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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