(Teleborsa) – IsabelSchnabel, membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea, ha dichiarato in un’intervista al Financial Times che “ci stiamo avvicinando al punto in cui potremmo dover fare una pausa o arrestare i nostri tagli ai tassi di interesse”. Schnabel ha invece escluso la possibilità di futuri rialzi. Il punto, ha spiegato, è che con le riduzioni già operate al costo del danaro il livello restrittivo della linea monetaria “si e’ ridotto in maniera rilevante, in misura tale che non possiamo affermare in maniera risoluta che la nostra linea resti restrittiva”.
L’economista ha aggiunto che in questo ambito la BCE guarda attentamente alle indagini presso le banche, sottolineando che nell’ultima edizione riportavano che 9 istituti su 10 affermano che il livello dei tassi non ha effetti sulla domanda di prestiti, mentre un anno fa un terzo delle banche rispondeva che i tassi frenavano la domanda.
Schabel ha poi affermato che a marzo il direttorio discuterà sul rimuovere o meno dal comunicato del Consiglio direttivo il riferimento alla intonazione restrittiva della linea monetaria. Anche se si attende un nuovo taglio dei tassi di interesse, l’economista ha affermato che “non bisogna assegnare eccessiva importanza a differenze dell’ordine di 25 punti base”.
Per quanto riguarda l’inflazione, Schnabel ha affermato che i recenti rialzi dei prezzi dell’energia sono un fattore da “monitorare attentamente”. Secondo me – ha aggiunto – i rischi sulle nostre prospettive di inflazione si sono in qualche misura mossi verso il rialzo. Quindi non escluderei che l’inflazione torni al 2% più tardi di quanto abbiamo anticipato. Ma questo resta da verificare”.