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BCE, FMI “raccomanda” un solo taglio in più nel 2025

(Teleborsa) – La Banca Centrale Europea dovrebbe procedere con un solo taglio dei tassi aggiuntivo quest’anno, per poi mantenere il tasso di riferimento stabile al 2%. Sono queste le “raccomandazioni” formulate dal Fondo Monetario per l’Istituto d Francoforte, sulla constatazione che la politica monetaria ha sinora funzionato e riportato l’inflazione in linea con il target, mentre sulla crescita permangono rischi ed incertezze. Una convinzione condivisa anche dalla Presidente della BCE Christine Lagarde, alla luce dei dazi, che ritiene avranno un effetto disinflazionistico per l’UE, minando la crescita più che alimentando i prezzi.

FMI raccomanda un solo taglio aggiuntivo di 25 punti

“Abbiamo una raccomandazione molto chiara per la BCE: finora abbiamo visto un enorme successo negli sforzi per la disinflazione e la politica monetaria ha funzionato”, ha dichiarato Alfred Kammer, direttore del dipartimento europeo del FMI in una intervista alla Cnbc, a margine delle riunioni primaverili del Fondo Monetario e della Banca Mondiale a Washington.

“Ci aspettiamo che raggiunga in modo sostenibile l’obiettivo di inflazione del 2% nella seconda metà del 2025″, ha aggiunto il funzionario de Fondo Monetario, auspicando che “ci sia spazio per un ulteriore taglio di 25 punti base, in estate, e poi la BCE dovrebbe mantenere il tasso di riferimento al 2%, a meno che non si verifichino shock significativi e non sia necessario ricalibrare la politica monetaria”,

Tagli hanno riportato inflazione in linea con target

La BCE ha tagliato i tassi per sette volte da giugno 2024, con differenze di 25 punti a volta. L’ultimo taglio risale alla scorsa settimana, quando la BCE ha portato il tasso sui depositi al 2,25%. Questo ha consentito di riportare l’inflazione dell’Area Euro in linea con il target, raggiungendo un livello del 2,2% a marzo.

Ora, il Fondo Monetario ha “significativamente” rivisto al ribasso le prospettive di crescita di molte economie sviluppate, compresa l’Eurozona, ritenendo che i dazi e le tensioni commerciali hanno pesato sulle prospettive economiche, neutralizzando l’impatto positivo dell’aumento della spesa pubblica per difesa e le infrastrutture di economie leader come la Germania.

Lagarde convinta che dazi avranno effetti disinflazionistico

Anche la Presidente della BCE Christine Lagarde è convinta che l’impatto sulla crescita sarà più forte di quello sui prezzi, pertanto dazi avranno complessivamente un effetto disinflazionistico. “Non è molto chiaro quale sarà l’impatto netto”, ha dichiarato Lagarde, parlando dei dazi. “Soprattutto se non vengono decise contromisure dall’Europa, penso che l’inflazione netta sia incerta al momento, ma probabilmente sarà più disinflazionistica che inflazionistica”.

Lagarde ha ribadito che l’impatto dei dazi è “difficile da valutare perché viviamo in un mondo di ipotesi” e “non sappiamo esattamente cosa uscirà dalle discussioni in corso”, quindi occorre “essere cauti”. La guerra dei dazi fra Cina ed USA invece potrebbe ripercuotersi sull’UE con un effetto deflattivo nel caso in cui la maggiore offerta di beni cinesi si riversasse nel Continente.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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