12 Novembre 2025

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    Sesa, informativa sul buyback

    (Teleborsa) – Sesa ha ricordato che il 4 novembre 2025 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’avvio di una seconda fase del programma di acquisto di azioni proprie per un valore di 10 milioni di euro. Il piano, iniziato il 5 novembre, completa il programma totale deliberato dall’assemblea del 27 agosto 2025, che prevedeva un buyback fino a 25 milioni di euro, di cui 15 milioni già realizzati a ottobre. Tra il 3 e il 7 novembre sono state acquistate 7.700 azioni ordinarie proprie, pari allo 0,05018539% del capitale sociale, a un prezzo medio di 80,82708 euro ciascuna, per un valore complessivo di 622.369 euro. Gli acquisti sono stati effettuati tramite Intermonte SIM, nel rispetto delle normative vigenti. Al 7 novembre, la società che offre servizi informatici e digitali per il segmento business detiene complessivamente 151.406 azioni proprie, equivalenti allo 0,98680111% del capitale sociale.A Piazza Affari, oggi, seduta vivace per Sesa, protagonista di un allungo verso l’alto con un progresso del 2,28%. LEGGI TUTTO

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    Lottomatica, buyback per oltre 16,3 milioni di euro

    (Teleborsa) – Lottomatica Group, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 3 al 7 novembre 2025, complessivamente 783.071 azioni ordinarie al prezzo medio di 20,8888 euro per euro, per un controvalore pari a 16.357.439,70 euro.A seguito degli acquisti appena comunicati, l’azienda leader in Italia nel settore dei giochi detiene complessivamente 5.849.784 azioni proprie, pari al 2,325% delle azioni ordinarie in circolazione.Intanto, a Piazza Affari, l’azienda leader in Italia nel settore dei giochi amplia il margine di guadagno rispetto ai valori della vigilia e si attesta a 20,72 euro. LEGGI TUTTO

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    Superbonus, Enea: investimenti superbonus salgono a 122,8 miliardi

    (Teleborsa) – Il numero delle asseverazioni relative al Superbonus 110%, per interventi di efficientamento energetico, presentate attraverso l’invio della domanda all’Enea al 31 ottobre 2025 era complessivamente pari a 501.348 (erano 500.927 a fine settembre). È quanto emerge dall’ultimo bollettino diffuso dall’Enea sulle asseverazioni in Italia e per singole regioni.Gli investimenti ammessi a detrazione a livello nazionale erano pari a circa 122,8 miliardi di euro. Per quanto riguarda invece le detrazioni che riguardano lavori già conclusi ammontano a poco più di 118,2 miliardi di euro.Complessivamente, al 31 ottobre, si sono registrate 138.719 asseverazioni relative a condomini, per un investimento di 84,4 miliardi, pari al 68% del valore complessivo ammesso a detrazione, 245.237 asseverazioni relative a edifici unifamiliari per un totale di 28,7 miliardi di investimento, pari al 22,8% dell’investimento complessivo, e 117.387 asseverazioni per lavori in unità immobiliari indipendenti (investimento pari a 11,5 miliardi pari al 9,2% del totale). LEGGI TUTTO

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    Iveco, Intesa Sanpaolo migliora la view: giudizio e target price in crescita

    (Teleborsa) – Si muove con cautela il titolo Iveco che mostra una variazione percentuale pari a +0,08%.Gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno ritoccato all’insù il giudizio sul titolo a “neutral” e il target price a 19,9 euro.Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all’indice FTSE MIB, evidenzia un rallentamento del trend del leader globale nel settore automotive rispetto al principale indice della Borsa di Milano, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.L’andamento di breve periodo di Iveco mostra una tendenza moderatamente positiva con prima area di resistenza stimata a quota 18,47 Euro e supporto a 18,42. In tale contesto ci si attende un miglioramento della curva verso i nuovi top visti a 18,51. LEGGI TUTTO

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    Orcel archivia Banco BPM: “Unicredit con più opzioni di M&A in Europa

    (Teleborsa) – “Siamo la banca con più opzioni di M&A in Europa, perché siamo presenti in 13 mercati”. Così l’AD di UniCredit, Andrea Orcel intervistato nell’ambito del Forum “Finance of Future” organizzato a Milano da Bloomberg che aggiunge: “Siamo disciplinati nel non deludere i nostri azionisti azionisti, quindi non faremo operazioni che non creano valore”.”Direi che probabilmente la cosa per noi più importante è che non possiamo accettare l’affermazione secondo cui saremmo una minaccia per la sicurezza nazionale, perché non lo siamo”, sottolinea il top manager che definisce “quasi un dovere” il ricorso promosso dalla banca al Consiglio di Stato contro il Tar del Lazio sull’utilizzo del Golden Power da parte del Governo per mettere paletti al tentativo di acquisizione di Banco BPM da parte del gruppo di piazza Gae Aulenti. “Il CdA della banca, spiega Orcel, ha un dovere di diligenza nei confronti di UniCredit. Quindi abbiamo il dovere di chiudere il cerchio su ciò che è accaduto. E’ quasi automatico. Non ci leggerei altro. Inoltre, non c’è nessuno scontro: vogliamo solo chiudere il cerchio. E’ importante ottenere chiarezza legale, in un senso o nell’altro”.Quanto a Banco BPM, Orcel parla di “capitolo chiuso” per UniCredit. “Abbiamo chiuso quel capitolo. Abbiamo provato, a determinate condizioni. Per varie ragioni non doveva essere, quindi l’abbiamo chiuso”. LEGGI TUTTO

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    Rilancio di Piazza Italia: oltre 1.000 assunzioni e una filiera più sostenibile

    (Teleborsa) – UniCredit, con varie istituzioni finanziarie, consolida il proprio ruolo guidando un’operazione strategica nel settore retail-fashion: il family buy out di Alma S.p.A. – Piazza Italia, con cui Luigi Bernardo acquisisce il controllo dell’intero capitale del gruppo, aprendo una nuova fase di crescita industriale, occupazionale e internazionale per uno dei protagonisti del retail italiano. UniCredit al timone agisce come sole global coordinator, sole bookrunner e loan agent, con una quota complessiva pari al 43,5% del finanziamento. L’operazione, strutturata in pool tra la capofila UniCredit e altri cinque istituti – BNL BNP Paribas e Banca Monte dei Paschi di Siena in qualità di mandated lead arrangers, Cdp, Mediocredito Centrale e Banco di Desio come lead arrangers – prevede due linee distinte: un term loan a favore di LB Holding S.p.A. per l’acquisizione della quota paritetica del fratello Antonio Bernardo e una back-up facility dedicata a Piazza Italia S.p.A. entrambe saranno finalizzate a sostenere la nuova fase di sviluppo operativo e commerciale della società. Il nuovo piano industriale 2025-2030 di Piazza Italia prevede circa 200 nuove aperture, metà dirette e metà in franchising, tra Italia, Balcani, Grecia, Medio Oriente, Sud America e Nord Africa, e avrà un impatto diretto sull’occupazione con oltre mille nuove assunzioni previste in cinque anni tra sede e rete retail. Nel 2025 il gruppo si appresta a chiudere il miglior esercizio della sua storia, con un volume d’affari complessivo – tra rete diretta e franchising – pari a 485 milioni di euro, ricavi netti per 350 milioni e un Ebitda di 50 milioni, corrispondente a un margine del 14,3%. Un risultato che conferma la solidità economica del gruppo e la sua capacità di creare valore anche in un contesto altamente competitivo.La sede di Nola (Na) diventerà hub strategico per le funzioni digital, retail operations, supply chain e sviluppo internazionale, confermando il contributo del Sud alla crescita del gruppo e dell’intero settore moda italiano.Un ruolo centrale nel rilancio e nella definizione del piano di sviluppo è stato assunto da Arnaldo Bernardo, co–amministratore delegato di Piazza Italia e primogenito del fondatore Luigi, che ha guidato in prima persona l’operazione finanziaria e supervisionato il nuovo piano di crescita e sviluppo del gruppo. Piazza Italia ha inoltre definito un piano Esg integrato che coniuga crescita, responsabilità e filiera corta: incremento delle produzioni in Italia e nell’area euro-mediterranea, riduzione della dipendenza dal far east, uso di materiali a minore impatto ambientale, processi distributivi più efficienti e circolari e programmi di formazione per i giovani talenti. “La nostra famiglia rafforza la governance e la capacità di investire nel lungo periodo – commenta Luigi Bernardo, Ceo Piazza Italia –. Puntiamo su prossimità produttiva, digitalizzazione e formazione per costruire un modello competitivo e sostenibile che continui a creare lavoro e valore in Italia e all’estero”.”UniCredit conferma il proprio ruolo di banca capace di accompagnare le imprese italiane nei passaggi strategici di crescita, sostenendo la modernizzazione della filiera e la creazione di nuova occupazione qualificata, in particolare nel Sud – dichiara Ferdinando Natali, Regional Manager Sud UniCredit –. Piazza Italia è un esempio virtuoso di impresa familiare che guarda ai mercati globali senza perdere le proprie radici”. “Territorio, vicinanza al cliente e accompagnamento sia nelle esigenze aziendali sia nei progetti di crescita sono le nostre leve a sostegno dell’economia e delle realtà produttive del Paese – evidenzia Fulvio Egidi, Head of Large Corporate BNL BNP Paribas and Head of Structured Finance BNL BNP Paribas – confermando il nostro impegno verso la sostenibilità e l’innovazione”.”Con questa operazione Cdp conferma la propria vicinanza ai progetti di crescita delle imprese familiari italiane che investono su innovazione e occupazione. Piazza Italia rappresenta un caso virtuoso radicato nei territori e proiettato verso nuovi mercati” aggiunge Carlo Francesco Maria Anzilotti responsabile relazioni business Imprese Centro Adriatica e Sud di Cassa Depositi e Prestiti.”Il progetto di Piazza Italia pone l’accento su due aspetti per noi fondamentali: la valorizzazione di importanti realtà italiane, in particolare quelle del Mezzogiorno, e la promozione di modelli di crescita e sviluppo sostenibili, responsabili e rispettosi dell’ambiente”, dichiara Piero Ferettini, Responsabile Commerciale di Mediocredito Centrale.”Abbiamo aderito con entusiasmo a un progetto che coniuga crescita e responsabilità – afferma Luisa Gilardi head of corporate di Banco di Desio –. La capacità di Piazza Italia di radicarsi nei territori e innovare la propria catena del valore è perfettamente coerente con la nostra mission di banca di prossimità da sempre vocata al servizio delle persone e delle imprese”. LEGGI TUTTO

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    Tinexta taglia guidance 2025 con impatti prolungati della controllata francese ABF

    (Teleborsa) – Tinexta, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nei servizi Digital Trust, Cybersecurity e Innovation & Marketing, ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con ricavi pari a 347,2 milioni di euro, in crescita del 13,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento dei ricavi attribuibile alla crescita organica è pari al 4,8%, mentre la variazione di perimetro è pari all’8,8%. L’EBITDA Adjusted è pari a 62,7 milioni di euro, in aumento dell’11,9%. La variazione attribuibile alla componente organica è pari all’1,1%, mentre il restante 10,8% è attribuibile alla variazione di perimetro.Le svalutazioni sono pari a 31,8 milioni di euro e si riferiscono principalmente a svalutazioni non ricorrenti di avviamenti allocati alle CGU ABF, CertEurope ed Ascertia. I proventi finanziari netti ammontano a 9,9 milioni di euro (rispetto a oneri finanziari netti per 15,5 milioni nei primi nove mesi del 2024).La Perdita netta delle continuing operations al 30 settembre 2025 è pari a 16,5 milioni di euro (rispetto a una Perdita netta delle continuing operations pari a 9,3 milioni di Euro nello stesso periodo del 2024). L’utile Netto Adjusted delle continuing operations si attesta a 15,1 milioni di euro.Il Free Cash Flow Adjusted delle continuing operations è pari a 55,9 milioni di euro (vs 38,1 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente). L’Indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2025 ammonta a 299,2 milioni di euro, con un decremento di 22,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2024.”I risultati dei primi nove mesi del 2025 confermano la solidità del modello di business e la capacità del Gruppo Tinexta di generare crescita e cassa in modo sostenibile, a testimonianza dell’efficacia delle scelte strategiche – ha commentato l’AD Pier Andrea Chevallard – Il perdurare dell’incertezza politica e le conseguenti difficoltà del mercato francese hanno inciso in misura significativa sulla performance della controllata ABF, rendendo necessario un aggiornamento della guidance di fine anno per riflettere tali effetti straordinari. Al netto di questo impatto, la crescita attesa rimane in linea con le previsioni e con il percorso di sviluppo orientato all’integrazione, all’innovazione e al rafforzamento della leadership nella Digital Transformation”.Per la controllata francese ABF stima una significativa contrazione dell’EBITDA Adjusted rispetto alle aspettative di inizio anno e atteso sostanzialmente a breakeven. In questo contesto, il gruppo ha proceduto ad acquistare a 1 euro le quote dei fondatori e a rimuovere gli stessi dai ruoli manageriali.La guidance ricavi 2025 è attesa in crescita fra 11% e 13% (6-8% su base organica, rispetto alla stima di crescita organica tra il 7% e il 9% comunicata a marzo 2025). In termini di EBITDA Adjusted, la guidance del gruppo (al netto di ABF) è attesa in crescita tra il 12% e il 14% rispetto al dato dell’esercizio precedente (al netto di ABF), in linea con le aspettative di inizio anno. Con il contributo di ABF, l’EBITDA Adjusted complessivo del gruppo è atteso in crescita tra l’8% e il 10% (3-5% su base organica), rispetto ad una crescita attesa tra il 15% e il 17% comunicata a marzo 2025 (10-12% su base organica). Il rapporto di indebitamento (PFN/EBITDA Adjusted) è pertanto atteso a fine 2025 intorno a 2,4x (rispetto al range 2,1-2,3x comunicato a luglio 2025 e in linea con il range comunicato a marzo 2025) LEGGI TUTTO

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    OPA Spindox, depositato presso CONSOB il documento di offerta

    (Teleborsa) – BackSpin, società controllata da Progressio SGR, ha depositato presso la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) il documento di offerta relativo all’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa su Spindox, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato dei servizi e dei prodotti ICT (Information & Communication Technology), avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie dedotte le azioni ordinarie già detenute.L’offerente pagherà un corrispettivo pari a 13,00 euro “cum dividend” (ossia inclusivo delle cedole relative a eventuali dividendi distribuiti) per ciascuna azione portata in adesione. Il Documento di Offerta sarà pubblicato al termine dell’istruttoria svolta da CONSOB. LEGGI TUTTO