24 Aprile 2025

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    ESI, EnVent conferma target price di 2,5 euro e rating Outperform

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM conferma a 2,50 euro per azione il target price di ESI, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato delle energie rinnovabili, e ribadisce la raccomandazione “Outperform” visto l’upside potenziale del 69% sul prezzo attuale.Dall’ultimo aggiornamento, gli analisti affermano che ESI ha annunciato l’acquisizione di una società veicolo autorizzata a sviluppare un impianto fotovoltaico da 3 MWp. L’intero progetto, incluso il sito dell’impianto, richiederà un investimento di 3 milioni di euro. L’inizio dei lavori è previsto per aprile 2025, con il completamento previsto entro la fine dell’anno. Questo accordo rappresenta il primo passo per ESI verso il raggiungimento di 20 MW di capacità proprietaria entro i prossimi tre anni.Viene fatto notare che nel 2024 la domanda globale di energia ha registrato un’accelerazione, con un consumo di elettricità cresciuto quasi a una velocità doppia, trainato dalle esigenze di raffreddamento, dall’attività industriale e dall’espansione dei data center e dell’intelligenza artificiale. In Italia, il mercato fotovoltaico è cresciuto del 30%, aggiungendo 6,8 GW di nuova capacità, principalmente da impianti di grandi dimensioni, mentre le installazioni residenziali hanno registrato un calo. Si prevede che il decreto FER X, che introdurrà incentivi per un massimo di 10 GW di nuova capacità rinnovabile tramite aste e sistemi di accesso diretto, innescherà una ripresa del mercato nella seconda metà del 2025.EnVent ha aggiornato ed esteso le stime per ESI al 2027, tenendo conto dei risultati del 2024, del portafoglio ordini di fine anno e del passaggio strategico del Gruppo da puro EPC a produttore indipendente di energia. Le ipotesi riviste riflettono una traiettoria più graduale dei ricavi e un miglioramento della redditività, incorporando anche l’aumento dei costi operativi legato alle nuove attività IPP e gli investimenti necessari per implementare la pipeline pianificata da 20 MW.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Lottomatica, Morgan Stanley ha quota potenziale del 9,017%

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha una partecipazione potenziale pari al 9,017% in Lottomatica, gruppo quotato su Euronext Milan e il maggiore operatore del mercato italiano dei giochi. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 15 aprile 2025.In particolare, la quota comprende un 0,598% in diritti di voto riferibili ad azioni e 8,419% di azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento a discrezione del prestatore.La partecipazione è detenuta tramite le società controllate Morgan Stanley & Co. International PLC, Prime Dealer Services Corp. e Morgan Stanley & CO. LLC. LEGGI TUTTO

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    INBRE, calcolato rapporto di assegnazione per scrip dividend

    (Teleborsa) – Iniziative Bresciane – INBRE, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle energie rinnovabili, ha fornito i dettagli della proposta di distribuzione di un dividendo mediante assegnazione di azioni di nuova emissione da attuare sulla base di una valorizzazione di mercato delle azioni medesime (scrip dividend).In particolare, il valore di assegnazione, calcolato sulla base della media aritmetica dei prezzi di chiusura delle azioni rilevati nei 10 giorni di Borsa aperta antecedenti la data del 25 aprile 2025 è pari a 13,55 euro (con arrotondamento al secondo decimale dopo la virgola). Il rapporto di assegnazione, calcolato dividendo il valore di assegnazione per l’ammontare del dividendo lordo per azione da distribuire (ossia 0,60 euro), con arrotondamento alla prima cifra intera successiva, è pari a 1:23.Pertanto, ogni azionista che sceglierà di ricevere il dividendo sotto forma di azioni di nuova emissione riceverà 1 azione ogni 23 azioni possedute. Si ricorda che i diritti frazionari risultanti dall’assegnazione verranno monetizzati ciascuno sulla base del valore del dividendo lordo per azione (0,60 euro). Qualora l’azionista non detenga il numero minimo di azioni necessario per esercitare la scelta, gli verrà attribuito automaticamente ed esclusivamente un dividendo in contanti pari a 0,60 euro lordi per azione. LEGGI TUTTO

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    SACE in Egitto: al via il primo Framework Agreement con ALEXBANK

    (Teleborsa) – Al via il Framework Agreement di SACE con ALEXBANK la nuova soluzione nell’ambito del programma Push Strategy, che ha l’obiettivo di incrementare l’export italiano e che punta a rafforzare il posizionamento delle imprese italiane in Africa. ALEXBANK – fa sapere SACE in una nota – è la partecipata egiziana del Gruppo Intesa Sanpaolo e fa parte della Divisione International Banks, guidata da Paola Papanicolaou.Con questo prodotto il gruppo assicurativo finanziario italiano è pronto a garantire l’equivalente di 200 milioni di euro di finanziamenti erogati da ALEXBANK in favore di Buyers egiziani di dimensioni piccole e medie, attivi in settori focus, che hanno manifestato interesse ad aumentare il loro procurement dall’Italia. Si tratta – spiega SACE – di un passo in avanti nel modello innovativo della Push Strategy, che consente a SACE di ampliare il suo raggio d’azione – garantendo finanziamenti anche a realtà più piccole rispetto ai grandi buyer esteri che finora avevano avuto accesso allo strumento – con l’obiettivo di creare ancora più opportunità di export per le imprese italiane e sviluppare nuove connessioni in mercati GATE come l’Egitto.”Con il Framework Agreement puntiamo a creare, in sinergia con ALEXBANK, nuove connessioni e opportunità in Egitto, con l’obiettivo di aiutare le imprese italiane a diversificare sempre più i loro mercati di sbocco e rafforzare il loro posizionamento nel continente Africano – ha dichiarato Massimo Schirò, Head of Africa, Turkey, Middle East & Europe di SACE –. Oggi lo stiamo facendo in Egitto, ma stiamo sviluppando la medesima operatività in altri Paesi strategici”.”Il Framework Agreement di SACE con ALEXBANK rappresenta un momento di svolta nelle relazioni economiche tra Egitto e Italia – ha dichiarato Paolo Vivona, CEO di ALEXBANK –. In un contesto di crescente diversificazione e modernizzazione dell’economia egiziana, l’accesso a tecnologie, macchinari e competenze italiane di alta qualità assume un ruolo sempre più strategico. Attraverso questo programma di garanzie da 200 milioni di euro con SACE, ALEXBANK non si limita a facilitare operazioni, ma costruisce partnership industriali durature, in grado di promuovere una crescita sostenibile in Italia e in Egitto. ALEXBANK è orgogliosa di essere il motore finanziario di questo nuovo capitolo nel percorso economico comune tra i due Paesi”. LEGGI TUTTO

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    La California è ora la quarta economia mondiale e la popolazione torna a crescere

    (Teleborsa) – La California ha ufficialmente superato il Giappone, diventando la quarta economia mondiale. Lo ha annunciato il governatore Gavin Newsom, citando i nuovi dati del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e dal Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti.Secondo i dati del World Economic Outlook 2024 del FMI pubblicati ieri e i dati del BEA, il PIL nominale della California ha raggiunto i 4,1 trilioni di dollari, superando i 4,02 trilioni di dollari del Giappone e posizionando la California dietro solo a Stati Uniti, Cina e Germania nella classifica globale. Il dato sul PIL della California si basa sugli ultimi dati del BEA sul PIL a livello statale.Viene anche fatto notare che l’economia californiana sta crescendo a un ritmo più veloce rispetto alle tre principali economie mondiali. Nel 2024, il tasso di crescita della California del 6% ha superato quello delle tre principali economie: Stati Uniti (5,3%), Cina (2,6%) e Germania (2,9%). I dati preliminari indicano comunque che l’India dovrebbe superare la California entro il 2026.”La California non si limita a tenere il passo con il mondo: ne sta dettando il passo – ha dichiarato Newsom – La nostra economia prospera perché investiamo nelle persone, diamo priorità alla sostenibilità e crediamo nel potere dell’innovazione. E, mentre celebriamo questo successo, riconosciamo che il nostro progresso è minacciato dalle sconsiderate politiche tariffarie dell’attuale amministrazione federale. L’economia della California è il motore della nazione e deve essere protetta”.Newsom, un potenziale candidato presidenziale nel 2028 per i Democratici, ricorda anche che la popolazione della California è aumentata di quasi 250.000 persone lo scorso anno, benché rimanda sotto i livelli pre-pandemia. La crescita demografica dello Stato può essere attribuita a un aumento dell’immigrazione straniera legale e all’aumento demografico naturale. Il 2023 è stato il primo anno dal 2020 in cui lo Stato ha registrato un aumento netto.Secondo il governatore, lo Stato “traina la crescita economica nazionale” e versa al governo federale oltre 83 miliardi di dollari in più rispetto ai finanziamenti federali ricevuti. La California è il principale produttore agricolo del paese ed è anche il centro della produzione manifatturiera degli Stati Uniti, con oltre 36.000 aziende manifatturiere che impiegano oltre 1,1 milioni di californiani.(Foto: Maarten van den Heuvel su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    ATON Green Storage, upgrade a Buy di Alantra con taglio target price

    (Teleborsa) – Alantra ha abbassato a 2,70 euro per azione (da 4,30 euro) il prezzo obiettivo su ATON Green Storage, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dei sistemi di accumulo di energia per impianti fotovoltaici, migliorando il giudizio sul titolo a “Buy” da “Hold” visto l’upside potenziale del 67%.Gli analisti scrivono che i risultati dell’esercizio 2024 hanno confermato un forte calo dei ricavi, ancora influenzato dalla graduale eliminazione del Superbonus, dal ritardo nell’introduzione di nuovi incentivi (Industria 5.0, REC) e dalla debole domanda da parte delle utility a causa della persistente incertezza normativa. I ricavi sono scesi a 13,6 milioni di euro, ben al di sotto dei livelli dell’esercizio 2023 e delle aspettative, mentre la redditività è diventata negativa a causa dell’inflazione dei costi e della riduzione dei volumi. Sebbene la visibilità rimanga limitata, Aton si sta orientando verso l’export, i canali B2B e la crescita legata ai REC.Secondo Alantra, l’esecuzione nell’esercizio 2025 rimane fondamentale per stabilizzare una base di costi sotto pressione a causa del calo dei volumi e dell’aumento dei costi di input, e per rilanciare potenzialmente sia la crescita che la redditività, supportata dai recenti lanci di prodotti. Il mercato principale è in gran parte scomparso, incidendo sulle performance del primo semestre del 2025 e rendendo arduo il raggiungimento degli obiettivi di fatturato. Nonostante una proposta solida e prodotti scalabili, la domanda privata rimane debole. Aton sembra impegnata a finalizzare alcuni contratti chiave, non pienamente rispecchiati nelle stime, che potrebbero contribuire a ripristinare la fiducia e ad accelerare il suo percorso di crescita. Per riflettere questo scenario, il broker ha rivisto le stime per il periodo 2025-2026, riducendo in media il fatturato e l’EBITDA rispettivamente del 4% e del 9%.Viene fatto notare che il prezzo delle azioni è sceso di oltre il 60% dall’ultima pubblicazione di Alantra del 24 settembre, “una correzione che ora colloca il titolo a livelli interessanti rispetto ai suoi fondamentali”. Il broker vede quindi “un potenziale di upside e margini per una rivalutazione del prezzo qualora si concretizzasse un contratto significativo nel 2025”.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    B.F., 2024 in crescita con ampliamento gruppo. Dividendo balza a 0,076 euro

    (Teleborsa) – B.F., holding quotata su Euronext Milan e attiva nel settore agroindustriale, ha chiuso il 2024 con un valore della produzione pari a 1.505 milioni di euro, in crescita rispetto a 1.387 milioni rilevati nel 2023. La crescita registrata è imputabile, oltre che all’ampliamento dell’area di consolidamento, agli effetti di integrazione con le società partecipate. L’EBITDA ammonta ad 100 milioni, in aumento rispetto a 75 milioni del 2023, per effetto principalmente dell’ampliamento dell’area di consolidamento.Il risultato della gestione finanziaria del 2024 è negativo per 27 milioni (nel 2023 era negativo per 25 milioni) e risente del generale incremento dei tassi di interesse e del maggior ricorso alle linee di credito a breve termine. Il risultato ante imposte positivo è pari a 19 milioni, contro un risultato ante imposte positivo del 2023 pari a 5 milioni, e il risultato netto positivo è pari a 13 milioni, contro un risultato netto positivo di 4 milioni del 2023.L’indebitamento finanziario netto si attesta al 31 dicembre 2024 a 174 milioni, contro un valore pari a 8 milioni al 31 dicembre 2023, che comprendeva gli effetti dell’operazione di aumento di capitale sociale realizzata da BF nel 2023 il cui impatto finanziario è stato pari a 299 milioni, al lordo dei costi connessi alla stessa operazione. La variazione è imputabile prevalentemente agli investimenti eseguiti in esecuzione del piano industriale.Il CdA ha proposto la distribuzione di un dividendo lordo, a valere sull’utile d’esercizio, per complessivi 19.903.137,72 euro, pari a 0,076 euro per azione (+73% sul 2023). LEGGI TUTTO

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    Sogefi, risultati operativi stabili nel 1° trimestre. Limitati impatti diretti da dazi

    (Teleborsa) – Sogefi, società quotata su Euronext STAR Milan e operante nel settore della componentistica per auto (fa parte del gruppo CIR), ha comunicato che i ricavi del primo trimestre 2025 sono ammontati a 256 milioni di euro, -2,7% rispetto allo stesso periodo del 2024.L’EBITDA è ammontato a 33,8 milioni di euro, stabile rispetto allo stesso periodo del 2024 (33,7 milioni). L’EBITDA margin è stato pari al 13,2%, rispetto al 12,8% del primo trimestre 2024, grazie all’aumento del margine di contribuzione, che rappresenta il 29,6% del fatturato rispetto al 28,4% dello stesso periodo del 2024, riflettendo la leggera flessione dei costi per materie prime, che ha più che compensato l’incremento dei costi per l’energia. Gli oneri finanziari sono ammontati a 2,7 milioni di euro, in netto calo rispetto al 2024 (5,1 milioni) grazie alla riduzione dell’indebitamento.Il risultato netto delle attività operative è stato positivo per 9,8 milioni di euro, rispetto a 5,6 milioni dell’esercizio precedente. Nel 2024 il Gruppo aveva registrato un utile netto delle “attività operative cessate” pari a 10,4 milioni, derivante dalla Filtrazione, ceduta il 31 maggio 2024. Includendo il risultato netto di competenza di terzi e quello delle attività operative cessate, il Gruppo ha registrato un utile netto complessivo di 9 milioni di euro, a fronte di 15 milioni nel primo trimestre 2024.L’indebitamento netto a fine marzo 2025 era pari a 43,8 milioni di euro, rispetto ad un indebitamento netto di 235,7 milioni al 31 marzo 2024 e di 55 milioni a fine dicembre 2024.In merito agli impatti diretti sul Gruppo dei nuovi dazi USA, viene fatto notare che il settore Air & Cooling ha realizzato nel 2024 un fatturato di 214 milioni nell’area USMCA, vendendo componenti prodotte in Canada e Messico principalmente a General Motor, Ford e Stellantis, di cui il 55% destinate agli stabilimenti produttivi dei clienti in Canada e Messico e il 45% importate dai clienti negli Stati Uniti. Si stima che circa il 70% dei ricavi da componenti esportate in USA sia relativo a prodotti USMCA compliant e quindi, in base alle attuali previsioni, non soggette a dazi. Poiché Sogefi non realizza direttamente esportazioni verso gli Stati Uniti, provvedendo a tal fine i propri clienti, e non produce in USA, non essendo quindi soggetta ai dazi sulle importazioni dei materiali e componenti ivi praticati, “a breve termine non sono prevedibili impatti diretti significativi derivanti dai nuovi dazi”. Il Gruppo è “comunque esposto ai rischi indiretti che interessano il mercato automotive in relazione ai dazi: se infatti i dazi introdotti dovessero permanere, sono da attendersi volumi più deboli ed un’accresciuta pressione sui costi di produzione, soprattutto nelle regioni USMCA, nei mesi a venire”. LEGGI TUTTO