23 Aprile 2025

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    Kering, vendite giù a doppia cifra nel 1°trimestre ma era atteso

    (Teleborsa) – Tonfo delle vendite di Keringnel primo trimestre 2024. I ricavi si sono attestati ad appena 3,88 miliardi di euro, registrando un calo a due cifre (-14%) rispetto all’anno precedente, soprattutto a causa della frenata di Gucci (-21%).La big francese del lusso, che a in portafogli diverse case di moda italiane, come Bottega Veneta (-2%), e big del lusso come San Laurent (-8%), conferma un andamento degli affari molto negativo, a causa soprattutto della frenata degli affari nell’area Asia-Pacifico.Kering aveva lanciato un warning il mese scorso ed i dati erano pressoché attesi. “Come previsto, Kering ha dovuto affrontare un inizio d’anno difficile. In questo contesto, siamo pienamente concentrati sull’attuazione dei nostri piani per raggiungere i nostri obiettivi strategici e finanziari e rafforzare il posizionamento delle nostre Maison in tutti i mercati. Stiamo rafforzando la nostra vigilanza per resistere alle difficoltà macroeconomiche che il nostro settore si trova ad affrontare e sono convinto che usciremo più forti dalla situazione attuale”, ha dichiarato il Ceo François-Henri Pinault. LEGGI TUTTO

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    FMI: Italia nel mirino per la flat tax sul lavoro autonomo

    (Teleborsa) – La flat tax sul lavoro autonomo in Italia è tra i meccanismi a finire nel mirino del Fondo monetario internazionale. Nel suo ultimo Fiscal Monitor, il rapporto semestrale sui conti pubblici, pubblicato in occasione delle assemblee primaverili, l’istituzione di Washington rileva che in generale le economie avanzate in cui la popolazione sta invecchiando dovrebbero “ridefinire le priorità di spesa, promuovere riforme pensionistiche e sanitarie” e “eliminare gli incentivi fiscali inefficienti”, puntando ad “ampliare la base imponibile” mentre vanno perseguite politiche del lavoro mirate sugli attivi, migranti inclusi. E secondo il Fmi, questo ampliamento della base imponibile “puo’ comportare l’eliminazione delle esenzioni e il miglioramento dell’efficienza della spesa”, qui lo studio cita Spagna, Gran Bretagna e Usa, oppure un aumento progressivo delle imposte sul reddito (Usa), o anche “l’eliminazione delle imposte fisse sul lavoro autonomo”, su cui il Fiscal Monitor indica l’Italia. Per l’Unione europea, poi, gli aumenti permanenti della spesa per la difesa (RearmEU) dovrebbero essere accompagnati da piani di finanziamento credibili che spieghino come saranno finanziati questi aumenti, secondo il Fmi servono misure che combinino “aumenti delle imposte e tagli alla spesa a seconda dello spazio fiscale disponibile nel Paese”. LEGGI TUTTO

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    Trump: “Accordo equo con Cina”. Dazi dimezzati su alcuni prodotti

    (Teleborsa) – “Avremo un accordo equo con la Cina”. Lo ha confermato oggi il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, tornando a parlare dei dazi con i reporter presenti alla Casa Bianca. Trump starebbe valutando la possibilità di ridurre i dazi sulle importazioni cinesi, tagliandoli in alcuni casi di oltre la metà, nel tentativo di allentare le tensioni con Pechino, scrive il Wall Street Journal citando fonti vicine alla questione. In particolare, gli Stati Uniti potrebbero portare le tariffe in un intervallo dl 50-65%, ma è anche allo studio un approccio a più livelli, che prevede dazi del 35% sui beni che non minacciano la sicurezza e del 100% per i prodotti strategici per gli USA. Il presidente Trump, aggiunge il quotidiano finanziario americano, non ha ancora preso una decisione definitiva e le discussioni rimangono incerte, essendo sul tavolo diverse opzioni. In ogni caso, un funzionario dell’Amministrazione ha affermato che Trump non agirà unilateralmente e che un accordo dovrà seguire dei negoziati con Pechino. Della guerra russo-ucraina, invece, Trump ha parlato sul suo social network Truth, etichettando Zelensky come un uomo “senza carte da giocare”, a causa del suo rifiuto di cedere la Crimea e le zone occupate dalla Russia in cambio di un accordo di pace, come richiesto da Putin. “La situazione per l’Ucraina è disastrosa: può ottenere la pace o può combattere per altri tre anni prima di perdere l’intero Paese”, ha scritto Trump. LEGGI TUTTO

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    Carta batte digitale: nel 2024 i lettori europei preferiscono ancora il formato stampato

    (Teleborsa) – Nel 2024, per quanto riguarda gli acquisti online, la carta stampata si è confermata il formato preferito dai lettori, con il 14,7% dei residenti nell’UE che ha acquistato libri, riviste o quotidiani cartacei online nei 3 mesi precedenti l’indagine, più del doppio del 6,8% che ha scaricato e-book o audiolibri. È quanto emerge dai dati pubblicati da Eurostat.Le percentuali più elevate di residenti che hanno acquistato libri, riviste o quotidiani cartacei online sono state registrate in Irlanda (28,3%), Paesi Bassi (23,5%) e Lussemburgo (22,7%). Al contrario, le percentuali più basse sono state registrate a Cipro (2,0%), Lettonia (3,8%) e Romania (5,3%).Per e-book e audiolibri, le percentuali più elevate sono state registrate in Irlanda (22,3%), Danimarca (19,7%) e Lussemburgo (13,3%), mentre le percentuali più basse sono state registrate in Bulgaria (1,8%), Lettonia (2,5%) e Romania (2,6%).In 3 paesi dell’UE – Danimarca, Cipro e Finlandia – la quota di popolazione che ha acquistato e-book e audiolibri ha superato quella dei libri stampati. LEGGI TUTTO

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    OPA parziale Cairo, adesioni oltre il 14,9%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria parziale, promossa da Cairo Communication, società quotata su Euronext STAR Milan e capofila di un gruppo di aziende che operano nel settore editoriale, sulle azioni proprie, risulta che oggi 23 aprile 2025 sono state presentate 124.947 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 3.615.348, pari al 14,94% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 7 aprile 2025 e terminerà il 7 maggio 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Cairo Communication acquistate sul mercato nei giorni 6 e 7 maggio 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Papa Francesco, Meloni: “grata per il tempo trascorso insieme, per gli insegnamenti e i consigli”

    (Teleborsa) – Il Parlamento italiano ha commemorato Papa Francesco. Le Camera dei Deputati e Senato si sono riunite in seduta comune nell’Aula di Montecitorio, pieno in ogni ordine di posto. Presente anche il governo al suo completo. Deputati e senatori insieme hanno applaudito gli interventi dei presidenti della Camera e del Senato, LorenzoFontana e Ignazio La Russa. Tutti in piedi, anche in tribuna, per il minuto di silenzio chiesto da Fontana per commemorare Francesco, seguito da un lungo applauso.La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, lo ha descritto come il “Papa degli ultimi”, “delle periferie fisiche ed esistenziali”, che “ha restituito voce a chi non l’aveva anche rompendo gli schemi perché diceva non devi avere paura di andare controcorrente se devi fare una cosa buona”. “Così, il papa venuto da lontano è entrato nel cuore delle persone”, ha detto la presidente del Consiglio.Papa Francesco “sapeva essere determinato, ma quando parlavi con lui non esistevano barriere, non creava barriere. Con lui eri a tuo agio, potevi parlare di tutto, e raccontarti senza filtri e senza timore di essere giudicato – ha ricordato Meloni –. Poteva vedere la tua anima e guardarti a nudo. Come se per lui significasse dire io ci sono per te”.”Ti faceva sentire prezioso, in quanto essere unico e irripetibile come ogni essere umano – ha proseguito –. Sarò sempre grata per il tempo trascorso insieme, per gli insegnamenti e i consigli”. Papa Francesco, ha aggiunto, “diceva che la diplomazia è un esercizio di umiltà, perché richiede di sacrificare un po’ dell’amor proprio per comprendere le ragioni e il punto vista dell’altro. Un insegnamento che intendiamo coltivare”. Papa Francesco, ha concluso, “non ha smesso di invocare la pace, la fine delle guerre che finiscono l’umanità, dalla martoriata Ucraina al Medio Oriente, passando per il Sael, lo ha fatto anche quando sapeva che alcuni avrebbero potuto non capire e che le sue parole potevano essere travisate e strumentalizzate. Ma i suoi molteplici appelli alla pace oggi sono ulteriore monito alla responsabilità”. “La scelta di quel nome – ha ricordato il presidente della Camera, Lorenzo Fontana – fece subito comprendere l’attenzione che avrebbe avuto per gli ultimi, per le persone malate e per chi soffre. Ha voluto sempre camminare accanto a tutti, senza escludere nessuno. Il suo Magistero, fondato sulla solidarietà e sulla difesa della dignità umana, è stato un esempio di vicinanza ai fedeli e di impegno a favore anche delle persone anziane e dei più deboli. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo per i Cattolici e per l’intera comunità internazionale. Religiosi e laici, credenti e non credenti si stringono nel ricordo di un uomo che ha svolto la propria missione con spirito di sacrificio e di abnegazione cristiana”.”Camera e Senato si ritrovano oggi riunite in questa Aula per rendere omaggio a un Pontefice che abbiamo amato e ammirato per l’instancabile forza ed energia con cui si è battuto per la giustizia, la pace e la fraternità tra i Popoli e le Nazioni”, ha dichiarato il presidente del Senato, Ignazio La Russa. “La profondità del Suo messaggio di fede e di speranza ha saputo toccare le corde più profonde dei nostri cuori. E persino in queste ultime settimane, nonostante la malattia lo avesse fortemente debilitato, Papa Francesco mai ha smesso di far sentire la sua voce affinché i conflitti, le divisioni e le guerre venissero superate. È stato un autentico testimone di fede vissuta, capace di incarnare fondamentali valori di misericordia e solidarietà”, ha aggiunto La Russa. LEGGI TUTTO

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    FMI avverte: deficit e debito rivisti al rialzo con dazi, incertezze e aumento spese difesa

    (Teleborsa) – La crescente incertezza, l’escalation di tensioni commerciali e l’ambiguità politica stanno “rimodellando” le prospettive dei bilanci pubblici. Le traettorie di debito pubblico sono state riviste al rialzo, a livelli globale, mentre si intensificano i rischi legati ai dazi, all’incertezza e volatilità dei mercati, all’aumento della spesa per la difesa. Lo rileva il Fiscal Monitor del FMI, intitolato “Politica fiscale in condizioni di incertezza”, he segue la revisione al ribasso delle stime di crescita mondiale annunciata ieri. Secondo il Fondo Monetario, i Paesi dovranno attuare aggiustamenti di bilancio “graduali e credibili” in ottica di medio termine per ridurre il debito e creare riserve contro l’accresciuta incertezza. Le riforme dei principali programmi di spesa, come i sussidi energetici e le pensioni, saranno cruciali per ridurre le vulnerabilità e promuovere al contempo la crescita, – sottolinea l’FMI – ma le riforme dovranno essere condivise ed occorrerà rafforzare il sostegno pubblico.Le proiezioni fiscali sono soggette a notevole incertezza, data la rapida escalation delle tensioni commerciali e gli elevati livelli di ambiguità politica. Sulla base delle previsioni riviste del World Economic Outlook di aprile 2025, si prevede che il debito pubblico globale aumenterà di 2,8 punti percentuali entro il 2025 e si avvicinerà al 100% del PIL entro la fine del decennio, superando il picco pandemico.Si prevede che oltre un terzo dei paesi registrerà un aumento del debito nel 2025 rispetto al 2024. Complessivamente, queste economie rappresentano circa il 75% del PIL globale e includono attori principali, quali Cina e Stati Uniti, ma anche Australia, Brasile, Francia, Germania, Indonesia, Italia, Messico, Russia, Arabia Saudita, Sudafrica e Regno Unito.L’FMI avverte che, in uno scenario fortemente avverso, il debito pubblico globale potrebbe addirittura salire a circa il 117% del PIL entro il 2027, raggiungendo livelli mai visti dalla Seconda Guerra Mondiale e circa 20 punti percentuali in più rispetto alle proiezioni per quell’anno.Per quanto concerne l’Europa si prevede un aumento della spesa per la difesa, rileva l’FMI, ricordando che le finanze pubbliche erano già in difficoltà in molti Paesi ed i livelli di debito già elevati, ma l’accresciuta incertezza sui dazi e sulla politica economica, l’aumento dei tassi nelle principali economie e l’ampliamento degli spread nei mercati emergenti, stanno complicando ulteriormente le prospettive di bilancio. La politica fiscale si trova ora a dover affrontare un compromesso più netto tra la riduzione del debito, la creazione di riserve contro le incertezze e l’adeguamento alle pressioni sulla spesa, il tutto in un contesto di prospettive di crescita più deboli, costi di finanziamento più elevati e rischi più elevati.Per l’Italia il Fmi prevede che quest’anno il rapporto deficit/Pil in calo al 3,3%, dal 3,4% del 2024 ed al 2,8% nel 2026. Il rapporto scenderà poi al 2,6% nel 2027 ed al 2,4% nel 2028, mentre nel 2029 è attesa una leggera risalita al 2,5% sino al 2030. Il rapporto tra debito pubblico/PIL è atteso invece un aumento al 137,3% quest’anno dal 135,3% del 2024, Per poi passare al 138,5% nel 2026 al 138,6% nel 2027, al 138,1% nel 2028, al 137,7% nel 2029 ed al 137,7% del 2030.(Foto: © ruskpp/123RF) LEGGI TUTTO

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    Boeing vola alto dopo la trimestrale

    (Teleborsa) – Protagonista Boeing che mostra un’ottima performance, con un rialzo del 6,79%.Il gigante aerospaziale ha chiuso il primo trimestre con una perdita inferiore alle attese.I risultati “riflettono principalmente il miglioramento delle prestazioni operative e del volume delle consegne commerciali” e “riflettono anche solo i dazi in vigore al 31 marzo”, si legge nella nota sui conti.”La nostra azienda si sta muovendo nella giusta direzione, iniziando a vedere un miglioramento delle prestazioni operative in tutte le nostre attività grazie alla nostra costante attenzione alla sicurezza e alla qualità – ha dichiarato il CEO Kelly Ortberg – Continuiamo a implementare il nostro piano, stiamo ottenendo i primi risultati positivi e restiamo impegnati ad apportare i cambiamenti fondamentali necessari per recuperare completamente le prestazioni dell’azienda, affrontando al contempo il contesto attuale”.Comparando l’andamento del titolo con il Dow Jones, su base settimanale, si nota che il colosso dell’aereonautica mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +11,59%, rispetto a -0,65% dell’indice americano).Segnali di rafforzamento per la tendenza di breve con resistenza più immediata vista a 176,8 USD, con un livello di supporto a controllo della fase attuale stimato a 170,1. L’equilibrata forza rialzista di Boeing è supportata dall’incrocio al rialzo della media mobile a 5 giorni sulla media mobile a 34 giorni. Per le implicazioni tecniche assunte dovremmo assistere ad una continuazione della fase rialzista verso quota 183,5. LEGGI TUTTO