22 Aprile 2025

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    Italia, Scope: con dazi impatto fino a un punto percentuale di PIL nel 2025-27

    (Teleborsa) – L’Italia è uno dei Paesi più vulnerabili in Europa alle potenziali conseguenze di una guerra commerciale prolungata, dati i suoi stretti rapporti commerciali con gli Stati Uniti, e i dazi con le eventuali contromisure potrebbero ridurre la crescita del paese, tra quest’anno e il 2027, fino a un massimo di un punto percentuale. Lo afferma Scope Ratings in una ricerca sul tema.Viene ricordato che l’economia italiana è cresciuta dello 0,7% nel 2023 e nel 2024, al di sotto del suo potenziale a medio termine dell’1% e della media dell’area dell’euro (0,9% nel 2024). L’economia si è dimostrata relativamente resiliente dalla fine della pandemia di Covid, beneficiando della sua ampia e diversificata base industriale e del suo settore delle esportazioni. L’output economico è quasi del 5% superiore ai livelli pre-pandemici, in un confronto favorevole con altre grandi economie dell’UE come Francia (+4%) e Germania (+0%), sebbene più debole rispetto a Spagna (+7%), Portogallo (+9%) o Stati Uniti (+12%).Scope evidenzia anche la crescente importanza degli Stati Uniti come mercato di esportazione per i produttori italiani negli ultimi cinque anni, che ha portato a un sostanziale surplus commerciale di merci, stimato in circa 39 miliardi di euro. Solo Germania e Irlanda presentano surplus di merci maggiori con gli Stati Uniti tra i Paesi dell’area euro. L’agenzia di rating tedesca stima che uno scenario che preveda dazi statunitensi del 20% sulle importazioni di beni dall’UE e del 125% sulle importazioni di beni dalla Cina, oltre a misure di ritorsione da parte della Cina e, potenzialmente, dell’UE, potrebbe ridurre la crescita economica dell’Italia di circa 0,5-1 punto percentuale del PIL reale nel periodo 2025-27. La guerra commerciale porterebbe a un rallentamento della produzione industriale, delle esportazioni e degli investimenti, in un contesto di maggiore incertezza economica.Le esportazioni di beni dell’Italia verso gli Stati Uniti ammontavano a 65 miliardi di euro nel 2024 (il 10,4% delle esportazioni totali, il 3% del PIL), con il 7% della produzione manifatturiera italiana destinata al mercato statunitense. Tra i settori chiave ci sono farmaceutico, mezzi di trasporto, automobilistico, macchinari e beni di lusso. L’Italia ha inoltre esportato in media circa 10 miliardi di euro di servizi verso gli Stati Uniti tra il 2021 e il 2023 e ha investito in media 5 miliardi di euro in investimenti diretti esteri (IDE) nello stesso periodo.”Il pieno impatto economico dei dazi sull’Italia rimane tuttavia incerto, dato l’evoluzione del regime commerciale tra Stati Uniti e UE e l’elasticità eterogenea delle esportazioni, che tende a essere inferiore per i prodotti farmaceutici brevettati ma superiore per automobili, abbigliamento, bevande e alimenti, ad eccezione delle categorie di lusso di fascia alta si legge nella ricerca firmata da Eiko Sievert e Alessandra Poli – La capacità dell’Italia di mitigare gli effetti negativi dei dazi statunitensi dipenderà anche dalla sua capacità di diversificare e accedere a mercati alternativi di esportazione e importazione”.Date le tensioni commerciali globali, l’impiego efficiente dei fondi per la ripresa dell’UE da parte dell’Italia diventa “ancora più importante per sostenere la crescita economica interna”, sottolinea Scope Ratings. Dei 194,4 miliardi di euro assegnati all’Italia nell’ambito del meccanismo, il Paese ha finora ricevuto 122,1 miliardi di euro, pari al 63% delle risorse totali. Tuttavia, spendere una somma così ingente si è rivelato impegnativo, con una spesa stimata di 58,6 miliardi di euro nell’ottobre dello scorso anno, circa il 30% dello stanziamento totale secondo Confindustria.Una spesa annuale inferiore alle aspettative dei fondi stanziati ha inoltre ridotto il potenziale stimolo per l’economia. Nel 2021 il governo ha previsto un impatto cumulativo di 2,4 punti percentuali di crescita aggiuntiva del PIL reale per il periodo 2021-2024, stima poi rivista a 1 punto percentuale nel 2024. La maggior parte dello stimolo economico è ora prevista per il 2025-26, con un impatto cumulativo stimato di 2,7 punti percentuali di crescita aggiuntiva del PIL reale. Tuttavia, ciò implica una spesa eccezionalmente elevata, pari a 57,1 miliardi di euro nel 2025 e 49,5 miliardi di euro nel 2026, il che è “improbabile”.”Prevediamo che entro la fine del 2026 la maggior parte dei 194,4 miliardi di euro sarà destinata a progetti che saranno poi implementati negli anni successivi”, si legge nel report. E ancora: “La capacità del piano di ripresa di stimolare la crescita del PIL italiano sarà distribuita su un periodo più lungo di quanto inizialmente previsto”.Infine, il potenziale di crescita dell’Italia di circa l’1% nel medio termine dovrebbe essere sostenuto anche dall’attuazione delle riforme strutturali previste entro il 2026 relative, tra le altre, al sistema giudiziario, al diritto della concorrenza, alla pubblica amministrazione e alle riforme degli appalti. LEGGI TUTTO

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    Hydrogen Valley in Sicilia, siglato accordo tra Duferco Energia e Ansaldo Green Tec

    (Teleborsa) – Un accordo strategico per la fornitura e messa in esercizio di un elettrolizzatore da 1 MW, destinato alla produzione di idrogeno verde nell’ambito del progetto Hydrogen Valley di Giammoro, in provincia di Messina. È questo il motivo della firma dell’accordo tra Duferco Energia e Ansaldo Green Tech, che con questa iniziativa, sostenuta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) attraverso la Regione Siciliana, andranno a realizzare una delle opere di rilevanza europea per la transizione energetica e lo sviluppo della filiera dell’idrogeno in Italia.L’elettrolizzatore fornito da Ansaldo Green Tech utilizza la tecnologia innovativa AEM (Anion Exchange Membrane – membrana a scambio anionico), caratterizzata da elevata efficienza e flessibilità operativa. Progettato e costruito nell’ambito del progetto IPCEI finanziato dall’Unione Europea – “NextGenerationEU”, l’impianto sarà assemblato presso la nuova linea produttiva in fase di realizzazione a Genova Campi. Il sistema avrà la capacità di produrre oltre 500 kg di idrogeno verde al giorno, con un consumo energetico ottimizzato e garantendo una purezza del 99,9%.Il progetto Hydrogen Valley di Giammoro prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico da 4 MW per alimentare l’elettrolizzatore, consentendo la produzione di circa 100 tonnellate di idrogeno verde all’anno. L’idrogeno prodotto sarà destinato principalmente a supportare la decarbonizzazione di settori industriali strategici, tra cui la siderurgia, la logistica e la mobilità.Con un investimento complessivo di 10 milioni di euro, la Hydrogen Valley rappresenta un modello di sviluppo innovativo e sostenibile per il Mezzogiorno. Il progetto avrà un impatto significativo sull’economia locale, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro e stimolando la crescita dell’indotto legato alla produzione e distribuzione dell’idrogeno verde.”L’Hydrogen Valley in Sicilia rappresenta un passo concreto verso la transizione energetica e il rafforzamento dell’indipendenza energetica dell’isola – afferma Massimo Croci, amministratore delegato di Duferco Energia –. Questa iniziativa non solo porterà benefici ambientali, ma anche nuove opportunità economiche e occupazionali per il territorio. La sostenibilità ambientale può andare di pari passo con lo sviluppo industriale e sociale”.”Siamo estremamente orgogliosi di poter contribuire al progetto di Hydrogen Valley Giammoro Messina guidato da Duferco Energia – afferma Vittorio Olcese, amministratore delegato di Ansaldo Green Tech –. Questo accordo rappresenta un importante riconoscimento della tecnologia di Ansaldo Green Tech, focalizzata su efficienza e flessibilità operativa nella produzione di idrogeno verde per decarbonizzare attività nei settori della mobilità, logistica e hard to abate come quello siderurgico”.”L’iniziativa – conclude la nota – si inserisce all’interno delle strategie europee di decarbonizzazione previste dal piano RePowerEU, che mira a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e accelerare la diffusione delle energie rinnovabili. La Hydrogen Valley di Giammoro contribuirà quindi non solo alla sostenibilità ambientale del territorio, ma anche al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica dell’Unione Europea”. LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, fiducia dei consumatori ai minimi in 18 mesi ad aprile

    (Teleborsa) – In calo per il secondo mese consecutivo la fiducia dei consumatori europei ad aprile 2025. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori nell’eurozona è ancora negativo e si porta a -16,7 punti rispetto ai -14,5 di marzo. Il dato è anche peggiore delle attese degli analisti (-15 punti). Nel complesso dell’Unione Europea l’indicatore è pari a -16 punti (-2,1 punti percentuali).Entrambi gli indicatori restano sotto la traiettoria di lungo termine e al livello più basso in 18 mesi.(Foto: Mika Baumeister on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, indice manifatturiero Fed Richmond -13 punti ad aprile

    (Teleborsa) – Peggiora l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto si porta ad aprile 2025 a -13 punti dai -4 di marzo e contro i -6 punti delle aspettative.Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia un peggioramento anche della componente delle consegne che si porta a -17 punti dai -7 del mese precedente, mentre quella dei servizi diminuisce a -7 da -4 punti. LEGGI TUTTO

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    Papa Francesco: i funerali sabato alle 10, cinque giorni di lutto nazionale

    (Teleborsa) – Il Consiglio dei Ministri ha deliberato cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. “Abbiamo adottato il provvedimento che consente al Capo dipartimento della Protezione civile”, Fabio Ciciliano, “di occuparsi di mobilità, assistenza e accoglienza in questi giorni fino alla elezione del nuovo pontefice. Per quanto riguarda le misure di ordine pubblico, rimangono in capo al Prefetto di Roma che comunque si raccorderà con il Capo dipartimento il quale opererà anche in regime di deroga” ha spiegato Musumeci, al termine del Consiglio dei ministri, precisando che “è già stato adottato un provvedimento per i primi 5 milioni di euro”, e che la figura di Ciciliano “corrisponde a quella di un commissario”. “Tutte le cerimonie sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”, ha spiegato il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, rispondendo a chi gli domandava se saranno consentite le cerimonie del 25 aprile.Domani, mercoledì 23 aprile alle ore 9.00, la bara con il defunto Romano Pontefice Francesco sarà portata dalla Cappella della Domus Sanctæ Marthæ alla Basilica Papale di San Pietro, secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis (nn. 41-65)”. Lo comunica l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche. “Dopo il momento di preghiera, presieduto da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha inizio la traslazione. La processione percorrerà la Piazza Santa Marta e la Piazza dei Protomartiri Romani; dall’Arco delle Campane uscirà in Piazza San Pietro ed entrerà nella Basilica Vaticana attraverso la porta centrale. Presso l’altare della Confessione il Cardinale Camerlengo presiederà la Liturgia della Parola, al termine della quale avranno inizio le visite alla salma del Romano Pontefice”.Stamattina, intanto, sopralluogo in piazza San Pietro per mettere a punto nel dettaglio le misure di sicurezza in vista dei funerali di papa Francesco, fissati per sabato mattina, e dell’esposizione della salma a partire da domani. A partecipare polizia, carabinieri, protezione civile e tutti gli enti coinvolti. Sotto la lente la gestione dei flussi dei fedeli in arrivo, delle autorità e la dislocazione dei mezzi di soccorso. Ai funerali parteciperanno – oltre a Trump e Zelensky – anche i monarchi spagnoli Felipe VI e Letizia e il Premier britannico Keir Starmer. LEGGI TUTTO

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    UCapital24, Banca Finnat riprende copertura con Hold e TP di 0,55 euro

    (Teleborsa) – Banca Finnat ha ripreso la copertura del titolo UCapital24, social network economico e finanziario quotato su Euronext Growth Milan, con una raccomandazione “Hold” e un target price di 0,55 euro per azione (da No rating).Gli analisti ricordano che, nel 2024, la società ha concluso la fusione per incorporazione della società Swisstech Consulting, in precedenza interamente controllata da UCapital24, finalizzata all’ottimizzazione della struttura dei costi e a una gestione maggiormente efficiente delle risorse.I ricavi di vendita si sono attestati, al 31 dicembre 2024, a 1,6 milioni di euro dai 411 mila euro registrati a consuntivo 2023. La quasi totalità dei ricavi deriva dalla vendita di servizi B2B Fintech, attribuibili al contratto di collaborazione tecnologica stipulato con due società del Gruppo UCapital. Grazie a una contrazione dei costi per servizi del 15% rispetto al 2023, il margine operativo lordo (Ebitda) è risultato pari a 397 mila euro, rispetto a 164 mila euro dell’anno precedente. La società ha chiuso l’esercizio con una perdita netta di 247 mila euro, rispetto alla perdita di 1,4 milioni di euro del 2023.Dopo un periodo di transizione, caratterizzato da investimenti in nuovi prodotti e servizi e da un contesto di stallo commerciale a seguito della riorganizzazione della propria rete commerciale, il management di UCapital24 ha intenzione di intraprendere, a partire dal secondo semestre del 2025, una campagna di marketing finalizzata all’incremento delle vendite. In virtù di tali scelte strategiche, Banca Finnat prevede che il valore della produzione possa crescere, nel periodo 2024-2028, ad un tasso medio annuo del 28%, raggiungendo 5,4 milioni di euro a consuntivo 2028. Il margine operativo lordo (Ebitda) dovrebbe passare dal break-even previsto a fine 2025 a 1,6 milioni di euro attesi a fine piano. Il risultato netto (utile) dovrebbe attestarsi a 261 mila euro a fine 2026, da una perdita di 447 mila euro stimata a consuntivo 2025, per giungere a 681 mila euro nel 2028.(Foto: Priscilla Du Preez su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Wall Street rimbalza dopo le vendite. Focus su trimestrali in attesa di Tesla

    (Teleborsa) – Wall Street si muove in rialzo dopo le pesanti vendite di ieri, su cui hanno impattato le critiche del presidente statunitense Donald Trump al presidente della Federal Reserve Jerome Powell. In particolare, c’è stata una richiesta di tagli “preventivi” dei tassi di interesse da parte della banca centrale, aumentando i timori per un rallentamento dell’economia. Trump ha anche mantenuto la sua dura retorica contro Powell, dopo aver precedentemente chiesto la rimozione del presidente della Fed, suscitando preoccupazioni sull’indipendenza della Fed.”Il sistema economico globale in cui la maggior parte dei paesi ha operato negli ultimi 80 anni sta subendo un riassetto, inaugurando una nuova era per il mondo. Le regole esistenti vengono messe in discussione, mentre nuove regole devono ancora emergere”, ha detto il Fondo monetario internazionale, pubblicano le sue stime riviste al ribasso per l’economica globale. Le previsioni di riferimento del World Economic Outlook includono gli annunci di dazi doganali tra il 1° febbraio e il 4 aprile da parte degli Stati Uniti e le contromisure adottate da altri paesi. Questo riduce le previsioni di crescita globale al 2,8% e al 3% quest’anno e il prossimo, con un declassamento cumulativo di circa 0,8 punti percentuali rispetto all’aggiornamento di gennaio.Gli investitori si trovano a valutare un gran numero di trimestrali. Tra chi ha rilasciato i conti prima della campanella, 3M ha superato le aspettative degli analisti nel primo trimestre, sebbene abbia segnalato un probabile impatto negativo sugli utili del 2025 a causa dei dazi; GE Aerospace ha confermato la guidance dopo un primo trimestre in crescita; Lockheed Martin ha comunicato che l’utile del primo trimestre è salito a 1,7 miliardi di dollari; Halliburton ha registrato ricavi e utili in diminuzione nel primo trimestre.Sempre sul fronte delle trimestrali, c’è grande attesa per i conti di Tesla, con il produttore di veicoli elettrici pronto a pubblicare i suoi ultimi dati dopo la chiusura del mercato. Si tratta del primo dei cosiddetti “Magnifici Sette” di Wall Street a pubblicare i risultati ed è sotto osservazione anche per il ruolo politico assunto dal CEO Elon Musk nell’amministrazione Trump.Tra gli altri annunci societari, Boeing ha stipulato un accordo definitivo per la vendita di parti della sua divisione Digital Aviation Solutions (inclusi i suoi asset Jeppesen, ForeFlight, AerData e OzRunways) a Thoma Bravo in una transazione interamente in contanti del valore di 10,55 miliardi di dollari.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones è in aumento dell’1,08%, bloccando così la scia ribassista sostenuta da quattro cali consecutivi, che ha preso il via martedì scorso; sulla stessa linea, giornata di guadagni per l’S&P-500, che continua la giornata a 5.210 punti. Sale il Nasdaq 100 (+1,09%); come pure, positivo l’S&P 100 (+0,96%). LEGGI TUTTO

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    Fisco, UNGDCEC: “Ancora nessuna istruzione per la riduzione contributiva del 50% per artigiani e commercianti”

    (Teleborsa) – A ridosso della scadenza del primo versamento dei contributi previdenziali per artigiani e commercianti, prevista per il 16 maggio, l’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili denuncia l’assenza di indicazioni operative sulla riduzione del 50% dei contributi, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024, art. 1, comma 186) a favore dei nuovi iscritti alla gestione speciale INPS.”La norma è in vigore da mesi, ma l’Istituto non ha ancora reso disponibili le istruzioni necessarie per permettere ai beneficiari di usufruire concretamente della misura – afferma Francesco Cataldi, presidente UNGDCEC –. Invitiamo l’INPS e il Ministero del Lavoro a intervenire con urgenza per sbloccare la situazione e garantire ai contribuenti la possibilità di operare con certezza normativa. È necessario, inoltre, istituire un tavolo tecnico permanente che analizzi preventivamente e monitori l’attuazione delle norme con impatti contributivi rilevanti per imprese e professionisti”.”Questa situazione di incertezza e ritardo – sottolinea Massimiliano Dell’Unto, consigliere di giunta dei Giovani Commercialisti – ricalca purtroppo precedenti analoghi e caratterizza l’operato del Ministero del Lavoro e dell’INPS, creando notevoli difficoltà operative per i professionisti e le imprese. I Commercialisti si trovano nell’impossibilità di fornire risposte chiare ai propri clienti, mentre le aziende devono rinunciare a programmare le loro dinamiche finanziarie. Basti pensare che, nonostante la recente comunicazione inviata agli intermediari che annunciava la disponibilità sul portale INPS dei codici e degli importi per la predisposizione delle quattro rate trimestrali, gli importi risultano ancora calcolati sull’aliquota piena, anche per coloro che, secondo legge, avrebbero diritto alla riduzione del 50%. Il tutto in assenza di qualunque chiarimento da parte dell’Istituto, a quasi quattro mesi dall’entrata in vigore della norma. Si tratta dell’ennesima occasione mancata – conclude – che mostra come i tempi fissati dal Legislatore vengano disattesi, generando sfiducia e penalizzando chi legittimamente attende misure di sostegno già approvate”. LEGGI TUTTO