22 Aprile 2025

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    Il Sud del mondo accelera: 14mila miliardi di dollari di scambi entro il 2033

    (Teleborsa) – Con l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche e la frammentazione dell’ordine globale tradizionalmente guidato dall’Occidente, un nuovo fronte si sta affermando con forza sullo scenario internazionale. È quello composto da 133 Paesi al di fuori delle orbite occidentali e cinesi, le economie del cosiddetto Sud mondiale (“Global South”), che oggi rappresentano il 62% della popolazione mondiale e circa il 18% del PIL globale. Secondo le previsioni delineate nel report “In a Multipolar World, the Global South Finds Its Moment” realizzato da Boston Consulting Group, queste nazioni – spesso considerate “emergenti” – stanno diventando poli strategici con un ritmo medio di crescita annuo del 4,2% da qui al 2029 – quasi il doppio rispetto all’1,9% atteso per i Paesi avanzati e stanno ridefinendo le proprie traiettorie economiche in un mondo sempre più multipolare. Il nuovo motore della crescita mondialeTra i protagonisti, l’India si distingue: con un PIL atteso a 6.300 miliardi di dollari, è destinata a diventare la terza economia mondiale entro il 2029. Seguono Brasile e Indonesia, che scalano le classifiche globali. Questi Paesi stanno anche cambiando pelle: da fornitori di materie prime a poli industriali, digitali e tecnologici. Il Vietnam, il Messico e la Thailandia si confermano economie ponte tra Cina e Occidente. L’India, grazie a un ecosistema digitale avanzato (11% del PIL), un numero crescente di startup (117 unicorni nel 2025) e forti investimenti in infrastrutture, si posiziona come alternativa strategica alla Cina per il manifatturiero globale.Verso un nuovo ordine commercialeOltre alla crescita economica, il report segnala una profonda trasformazione delle relazioni internazionali. Alcuni Paesi stanno rafforzando i propri legami attraverso nuove alleanze multilaterali, come BRICS+, ASEAN, l’African Continental Free Trade Area (AfCFTA) e il Mercosur. Queste piattaforme, pur diverse per struttura e storia, condividono un obiettivo: costruire autonomia economica e diplomatica attraverso una rete sempre più fitta di cooperazione regionale. Un decennio fa, gli Stati Uniti e l’Unione Europea erano i principali partner commerciali del Sud America e della maggior parte di Africa e Medio Oriente. Oggi, la Cina è il principale partner per 63 economie del Sud del mondo (contro 36 nel 2013), e si prevede che gli scambi cresceranno al ritmo del 5,9% annuo fino al 2033. Anche sul fronte degli investimenti, il Sud mondiale consolida la propria posizione. Nel 2023, queste economie hanno attirato 525 miliardi di dollari di Investimenti Diretti Esteri (IDE) – superando per la prima volta i Paesi avanzati, che si sono fermati a 464 miliardi.Nuove rotte geopoliticheL’approccio è sempre più orientato al multi-allineamento, in un contesto dove i Paesi cercano di mantenere relazioni attive con più potenze. L’India, ad esempio, continua a dialogare con Stati Uniti, Russia e Cina, modulando la propria strategia in base a interessi economici. Il Brasile rafforza i legami con la Cina, soprattutto nel settore infrastrutturale, e parallelamente lavora con l’Unione Europea su clima e commercio, come nel caso del Fondo Amazzonia e dell’accordo UE-Mercosur. Questa capacità di costruire ponti tra blocchi contrapposti è una delle leve chiave dell’ascesa del sud mondiale che si propone come interlocutore centrale in un mondo frammentato, ma interconnesso.Crescita verde e realismo climaticoIl Global South si trova anche in prima linea nella sfida climatica. Nonostante le sue emissioni storicamente inferiori, fino al 15% del PIL combinato di queste economie è a rischio a causa degli effetti del cambiamento climatico, rispetto al 4% delle economie avanzate. Di fronte a normative ambientali sempre più stringenti nei mercati di esportazione, molte economie stanno adottando un approccio pragmatico alla sostenibilità. Alcuni esempi: l’Indonesia ha bloccato l’export di nichel per sviluppare filiere locali; il Cile promuove la trasformazione del litio in valore industriale interno; il Brasile, secondo produttore mondiale di biocarburanti, ha in programma investimenti per 40 miliardi di dollari entro il 2037; infine l’ASEAN, con una strategia di neutralità carbonica, stima un potenziale di 5.300 miliardi di PIL e 6.700 miliardi di investimenti verdi entro il 2050.Il report BCG suggerisce che questa traiettoria di crescita e trasformazione non sia episodica, ma strutturale. Le economie del Global South stanno conquistando centralità economica, peso politico e una voce sempre più forte nei consessi multilaterali. In un mondo che cambia, il baricentro della crescita globale si sta spostando e punta decisamente a Sud. LEGGI TUTTO

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    Nexi, ricavi in crescita del 3,7% nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Nexi, società PayTech italiana che fa parte del FTSE MIB, ha registrato una “solida” crescita dei ricavi nel primo trimestre 2025, pari a circa +3,7% a/a, in linea con la guidance fornita al mercato per l’esercizio 2025 nel mese di febbraio.La presentazione dei risultati finanziari del primo trimestre 2025 si terrà giovedì 8 maggio 2025 alle ore 8:00 CET, come da calendario finanziario. LEGGI TUTTO

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    Redelfi, Banca Finnat alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Banca Finnat ha confermato la raccomandazione (Buy) e incrementato il target price (a 14,1 euro per azione dai precedenti 12,6 euro, nell’ipotesi di integrale esercizio dei residui warrant) sul titolo Redelfi, management company con focus sulla transizione energetica e quotata su Euronext Growth Milan.Gli analisti ricordano che il Gruppo Redelfi è attivo nell’ambito della transizione energetica e tecnologica e sta focalizzando le proprie attività sui sistemi infrastrutturali per le reti elettriche a servizio di parchi fotovoltaici e data storage, promuovendo, in USA e in Italia, lo sviluppo dei così detti BESS stand alone (Battery Energy Storage System Parks). Con assai minore enfasi, Redelfi è anche entrata, in qualità di investitore e gestore, nel segmento secondario delle così dette Comunità Energetiche Rinnovabili, al momento limitata ad una sola CER per una potenza di 1 Megawatt.Il bilancio 2024 ha chiuso con un valore della produzione pari a 19,8 milioni di euro, rispetto a 10,9 milioni di euro del 2023 (+82%) e ai 18,4 milioni di euro stimati; il margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato a 9,4 milioni di euro (+86% sul 2023 e rispetto a 7,7 milioni di euro preventivati), per una marginalità sul valore della produzione pari al 47,4% (precedente 46,3%) rispetto al 41,7% atteso; il risultato operativo netto (Ebit) si è portato a 7,8 milioni di euro (4,6 milioni di euro al 31.12.2023) mentre il risultato netto di Gruppo ha raggiunto 2,9 milioni di euro da 2,2 milioni di euro del consuntivo 2023.Sul periodo 2024/2028 Banca Finnat stima una crescita media annua del valore della produzione superiore al 30% (da 19,8 milioni al 31.12.2024 a 60,6 milioni di euro al 2028); un margine operativo lordo (Ebitda) in incremento medio annuo del 40% (da 9,4 milioni del 2024 a 36,4 milioni di euro attesi a fine 2028) e un utile di Gruppo in grado di raggiungere 17,2 milioni di euro da 2,9 milioni del consuntivo 2024.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Racing Force, fatturato 1° trimestre stabile a 20,6 milioni di euro. Record di raccolta ordini

    (Teleborsa) – Racing Force, gruppo italiano attivo nel settore delle attrezzature di sicurezza per il motorsport e quotato su Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con vendite pari a 20,6 milioni di euro, in linea rispetto al primo trimestre 2024 (+0,3% vs Q1 2024 a cambi correnti e -0,3% a cambi costanti).In termini di aree geografiche, il Gruppo ha consolidato ulteriormente la propria posizione di leadership all’interno della macro-regione EMEA, con una crescita pari a +0,4 milioni (+2,8%). Nelle Americhe, per il quarto trimestre consecutivo, prosegue il trend positivo di crescita del fatturato, che ha chiuso i primi tre mesi del 2025 a +0,2 milioni (+4,6% rispetto al Q1 2024), grazie principalmente alle vendite di abbigliamento per pilota ai team negli Stati Uniti. La diminuzione registrata nell’area Asia Pacifico nel primo trimestre 2025, pari a -0,5 milioni (-24,5% rispetto al Q1 2024), è riconducibile in via principale ad una differente pianificazione degli acquisti da parte di un primario dealer.La raccolta ordini del primo trimestre registra una crescita “high-single-digit” rispetto all’esercizio precedente, in linea con le previsioni, con un trend positivo che prosegue anche in aprile, mese in cui è atteso un nuovo record. A partire dal secondo trimestre, si prevede un contributo rilevante al fatturato da parte dei caschi Bell omologati secondo i nuovi standard di sicurezza FIA, a conferma del forte apprezzamento del mercato per le soluzioni tecnologiche di nuova generazione introdotte dal Gruppo.”Il primo trimestre si è chiuso in linea con le aspettative, confermando il trend di crescita del racewear a marchio OMP, spinto da importanti accordi di partnership tecnica e dalla fiducia dei top driver a livello internazionale, che riconoscono nel brand un riferimento in termini di sicurezza e innovazione – ha commentato il CFO Roberto Ferroggiaro – Per quanto riguarda i caschi, prevediamo un’accelerazione delle vendite già dal secondo trimestre, grazie all’introduzione dei nuovi modelli conformi ai più recenti standard FIA. Il mercato ha accolto con entusiasmo la nuova gamma, con un elevato livello di interesse che si è tradotto in un portafoglio ordini già solido e in fase di evasione”.”Nonostante un contesto geo-politico complesso e uno scenario macroeconomico incerto, le prospettive per l’esercizio restano positive – ha aggiunto – I segnali di crescita emersi nel primo trimestre e il regolare avanzamento dei progetti di diversificazione rafforzano la nostra fiducia, supportata da una raccolta ordini record nei primi quattro mesi che riguarda tutti i brand del Gruppo. In merito all’introduzione di nuovi dazi, stiamo monitorando attentamente l’evoluzione della situazione: la flessibilità del nostro modello operativo ci consente di adattarci rapidamente e cogliere con prontezza le opportunità che si presenteranno”. LEGGI TUTTO

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    OPA parziale Cairo, adesioni oltre il 14,4%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria parziale, promossa da Cairo Communication, società quotata su Euronext STAR Milan e capofila di un gruppo di aziende che operano nel settore editoriale, sulle azioni proprie, risulta che oggi 22 aprile 2025 sono state presentate 595.341 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 3.490.401, pari al 14,42613% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 7 aprile 2025 e terminerà il 7 maggio 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Cairo Communication acquistate sul mercato nei giorni 6 e 7 maggio 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Borse europee positive con rally Wall Street. Su Milano pesa lo stacco cedola

    (Teleborsa) – Le Borse europee migliorano nel pomeriggio e terminano la giornata quasi tutte in verde. Fa eccezione Piazza Affari, comunque poco lontana dalla parità, su cui ha pesato lo stacco dei dividendi da parte di alcune grosse società. A spingere gli acquisti è stato anche l’andamento positivo di Wall Street, dove l’attenzione degli investitori si è spostata dagli attacchi del presidente statunitense Donald Trump al presidente della Fed Jerome Powell ai risultati societari.Sul fronte degli interventi da parte dei banchieri centrali, Peter Kazimir, membro del comitato esecutivo della BCE, ha dichiarato che l’obiettivo di inflazione al 2% potrebbe essere raggiunto nei prossimi mesi, ma che almeno fino a giugno le prospettive economiche resteranno molto incerte e che la BCE dovrà navigare a vista.Per quanto riguarda i dati macroeconomici, la fiducia dei consumatori della zona euro è scesa di 2,2 punti ad aprile rispetto a marzo, secondo i dati della Commissione europea, con il morale dei consumatori sceso a -16,7 questo mese da -14,5 a marzo, segnando il minimo in 18 mesi.Il Fondo monetario internazionale (FMI) ha tagliato le sue stime sul PIL italiano nel 2025 e 2026 rispetto allo scorso gennaio, con un netto cambiamento per l’economia a livello globale dettato dalla guerra commerciale scatenata da Donald Trump, prevedendo per quest’anno un progresso del PIL dello 0,4% dal +0,7% della precedente previsione, mentre per il 2026 a +0,8% da +0,9%.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,29%. Nessuna variazione significativa per l’oro, che scambia sui valori della vigilia a 3.425,9 dollari l’oncia. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mette a segno un guadagno del 2,42%.Lo Spread migliora, toccando i +112 punti base, con un calo di 3 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,55%.Nello scenario borsistico europeo giornata moderatamente positiva per Francoforte, che sale di un frazionale +0,41%, seduta senza slancio per Londra, che riflette un moderato aumento dello 0,64%, e piccolo passo in avanti per Parigi, che mostra un progresso dello 0,56%.Nessuna variazione significativa in chiusura per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 35.948 punti; sulla stessa linea, resta piatto il FTSE Italia All-Share, con chiusura su 38.106 punti. Senza direzione il FTSE Italia Mid Cap (-0,02%); sulla stessa linea, pressoché invariato il FTSE Italia Star (+0,07%).Tra i best performers di Milano, in evidenza Telecom Italia (+2,29%), Italgas (+2,23%), Inwit (+2,19%) e Terna (+2,11%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Buzzi, che ha chiuso a -1,91%. Tentenna Fineco, che cede l’1,11%. Sostanzialmente debole Leonardo, che registra una flessione dello 0,91%. Si muove sotto la parità Interpump, evidenziando un decremento dello 0,78%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Ferragamo (+7,10%), Banco di Desio e della Brianza (+3,68%), BFF Bank (+3,20%) e Ascopiave (+2,48%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su WIIT, che ha terminato le contrattazioni a -5,04%. Scende Anima Holding, con un ribasso del 4,03%. MFE B scende del 2,90%. Calo deciso per MFE A, che segna un -2,5%. LEGGI TUTTO

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    Netweek, il CdA rimanda l’approvazione del bilancio 2024

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Netweek, gruppo editoriale quotato su Euronext Milan, ha deliberato il differimento dell’approvazione del progetto di Bilancio d’Esercizio e Consolidato relativo all’anno 2024. Ciò si rende necessario per poter recepire pienamente gli effetti derivanti dall’esito dell’adesione alla composizione negoziata della crisi di impresa, riguardo le controllate DMedia Group Spa, Media In Srl e Publi In Srl.Il Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del progetto di Bilancio d’Esercizio e del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024 è ora previsto per il 5 giugno.(Foto: Pexels / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Leone Film Group, Intesa abbassa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 1,92 euro per azione (da 2,00 euro precedenti) il target price su Leone Film Group, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione e distribuzione di prodotti audiovisivi, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo, visto l’upside potenziale del 22%.Gli analisti scrivono che i risultati dell’esercizio 2024 sono stati modesti e hanno riflesso le incertezze normative (ora risolte). Viene sottolineato che anche l’esercizio 2024 ha dovuto affrontare un confronto piuttosto difficile, poiché l’esercizio 2023 è stato molto solido e ricco di attività di produzione, con la distribuzione di film importanti. Al di là di un esercizio 2024 di transizione, Intesa prevede che l’azienda rilanciarà la sua attività di produzione e continuerà a fare leva sul suo catalogo di alta qualità.”Prevediamo una ripresa degli investimenti produttivi e una continuazione della collaborazione con i registi di spicco che hanno contribuito al successo di molti film nelle ultime stagioni – si legge nella ricerca – Abbiamo rivisto le nostre stime, che incorporano una crescita su base annua, ma partendo da una base inferiore a quella prevista per l’esercizio 2024. Sottolineiamo che il film “Follemente” (diretto da Paolo Genovese e prodotto da Lotus Production) è attualmente nelle sale cinematografiche (con incassi al botteghino di 17,3 milioni di euro ad oggi), rappresentando il maggiore successo finora per Lotus Production”.(Foto: Krists Luhaers on Unsplash) LEGGI TUTTO