9 Aprile 2025

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    Dazi, Trump spavaldo ma è arrivata la risposta Ue: si lavora anche a misure su Big Tech

    (Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti, DonaldTrump, ha dichiarato che i Paesi colpiti dai dazi Usa “ci stanno chiamando per baciarmi il culo”. Durante la cena del National Republican Congressional Committee a Washington, il presidente ha rivendicato la sua linea dura in politica commerciale, prendendo in giro anche quei repubblicani che negli ultimi giorni hanno espresso dubbi sulle azioni intraprese dalla Casa Bianca. “Muoiono dalla voglia” di fare un accordo, ha aggiunto facendo riferimento alle trattative avviate con alcuni Paesi”Questo è un ottimo momento per trasferire le vostre aziende negli Stati Uniti come Apple e molte altre stanno facendo. Zero dazi. Non aspettate, fatelo ora”, ha scritto questa mattina lo stesso Trump sul suo social Truth.La Commissione Europea ha varato la prima risposta ai dazi del 25% e del 10% sulle importazioni di alcuni prodotti in acciaio e alluminio negli Usa dall’Ue annunciati da Donald Trump. Colpite in particolare motociclette, imbarcazioni, soia e mandorle ed entreranno in vigore a scaglioni, un primo gruppo il 15 aprile prossimo, un altro il 16 maggio e un terzo il primo dicembre. Gli Stati membri dell’UE hanno infatti votato a favore della proposta della Commissione europea sull’introduzioni di contromisure commerciali contro gli Stati Uniti. L’unica ad aver votato contro è l’Ungheria. “L’UE considera le tariffe statunitensi ingiustificate e dannose, causando danni economici a entrambe le parti, così come all’economia globale. L’UE ha dichiarato la sua chiara preferenza per trovare risultati negoziati con gli Stati Uniti, che sarebbero equilibrati e reciprocamente vantaggiosi – si legge in una nota –. Il voto di approvazione di oggi da parte degli Stati membri significa che – una volta concluse le procedure interne della Commissione e pubblicato l’atto di esecuzione – entreranno in vigore le contromisure”.”Queste contromisure possono essere sospese in qualsiasi momento, se gli Stati Uniti concordano un risultato negoziato equo ed equilibrato”, ha concluso la Commissione.La vicepresidente della Commissione europea, Henna Virkkunen, ha spiegato che “la linea principale da parte della Commissione europea è stata sempre quella di voler negoziare. Quindi non vogliamo tariffe. Non vogliamo una guerra commerciale. Pensiamo che nessuno ne tragga vantaggio. Questa è la nostra linea principale. Naturalmente, quando necessario, dobbiamo anche proteggere la nostra industria e i nostri cittadini”. Quanto alla possibilità che l’Ue possa colpire le Big Tech americane per rispondere ai dazi imposti dall’Usa ha però avvertito: “al momento stiamo preparando anche queste misure”.Nel frattempo, la Cina ha risposto ancora ai dazi di Trump portando le sue tariffe sui beni Made in Usa dal 34% all’84% con effetto dalle ore 12:01 del 10 aprile 2025. Il governo cinese ha poi esortato gli Stati Uniti a correggere immediatamente le proprie pratiche sbagliate, ad annullare tutte le misure tariffarie unilaterali contro la Cina e a risolvere adeguatamente le divergenze con la Cina attraverso un dialogo paritario basato sul rispetto reciproco.Una sponda a Pechino arriva da Mosca. La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, citata dall’agenzia Ria Novosti, ha dichiarato che i dazi adottati dagli Usa “violano le regole fondamentali dell’Organizzazione mondiale del commercio” e dimostrano che Washington “non si considera più tenuta alle norme della legge commerciale internazionale”. LEGGI TUTTO

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    USA, Bessent: “normale deleveraging” su bond, avverte Cina di non svalutare yuan

    (Teleborsa) – “Penso sia un peccato che i cinesi non vogliano venire a negoziare perché sono i peggiori trasgressori del sistema commerciale internazionale. Hanno l’economia più squilibrata nella storia del mondo moderno. E posso dirvi che questa escalation è una perdita per loro”. Lo ha detto il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, in un’intervista a Fox News, dopo che Pechino ha deciso di aumentare i dazi sui prodotti statunitensi all’84%, in rappresaglia al dazio del 104% imposto dagli Stati Uniti.”Sono loro il paese in surplus – ha spiegato – Le loro esportazioni verso gli Stati Uniti sono cinque volte superiori alle nostre esportazioni verso la Cina. Possono aumentare i loro dazi, e allora?”.”Abbiamo avviato questo processo di negoziati paese per paese – ha detto Bessent – Sarà un processo su misura per ogni paese e, man mano che raggiungeremo questi accordi, credo che vedremo una certezza sempre maggiore”. “Penso che assisteremo a una rapida successione di questi accordi, che daranno agli amministratori delegati grande certezza, ma credo che nulla offra più certezza che portare a termine questa legge fiscale”, ha aggiunto.Bessent ha avvertito Pechino di non “cercare di svalutare la propria via d’uscita” dalla disputa commerciale, affermando che “se la Cina inizia a svalutare la valuta, allora sarebbe una tassa sul resto del mondo, perché gli altri paesi dovrebbero continuare ad aumentare i dazi per compensare la svalutazione”. “Li esorto a non farlo e di venire al tavolo” dei negoziati, ha aggiunto.Nel frattempo sui mercati “c’è una di queste – che ho visto spesso nella mia carriera – convulsioni di deleveraging in atto proprio ora. È nel mercato del reddito fisso. Ci sono alcuni operatori con un indebitamento molto elevato che stanno subendo perdite e che sono costretti a ridurre l’indebitamento”.”Credo che non ci sia nulla di sistemico in questo, penso che sia una scomoda ma normale riduzione dell’indebitamento che si sta verificando nel mercato obbligazionario – ha continuato – Mentre vediamo il leverage abbassarsi, i risk manager danno una pacca sulla spalla ai dipendenti, dicendo loro di ridurre i loro bilanci, cosa che accade ogni due anni con l’aumento della leva finanziaria. Il mercato si calmerà”. LEGGI TUTTO

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    CDP, Scannapieco: nel 2024 “risultato storico”, solida base per nuovo piano

    (Teleborsa) – “Il 2024 si chiude con un risultato storico per Cassa Depositi e Prestiti: l’utile più alto mai registrato conferma l’andamento positivo degli ultimi anni che ci ha consentito di superare ampiamente tutti gli obiettivi del Piano Strategico 2022-2024. In linea con il suo ruolo anticiclico”. Lo ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco, commentando il bilancio 2024.”CDP ha operato efficacemente per lo sviluppo e la modernizzazione del Paese, in uno scenario segnato da profonde trasformazioni geopolitiche e tecnologiche – ha aggiunto – Puntando su sostenibilità, innovazione e nuovo impulso ai settori strategici per l’economia, CDP ha rafforzato il suo ruolo cruciale per il tessuto economico e sociale, arrivando quest’anno a impegnare 24,6 miliardi di risorse che hanno sostenuto 68,8 miliardi di investimenti. Questi numeri rappresentano una solida base per il nuovo Piano Strategico 2025-2027, che ci vedrà lavorare in sinergia con il mercato e le altre istituzioni per essere sempre più una piattaforma di finanza e competenze a servizio del Paese”. LEGGI TUTTO

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    CDP, Gorno Tempini: fiducia dei nostri azionisti ci consente di essere efficaci

    (Teleborsa) – “La congiuntura storica sta ponendo l’Europa e l’Italia di fronte a numerose sfide: dalla tecnologia, alla difesa, dall’energia al clima fino all’andamento demografico. In questo contesto Cassa Depositi e Prestiti ha dimostrato di agire con responsabilità e consapevolezza, adottando un nuovo modello di business con soluzioni finanziarie innovative, legate a obiettivi ambientali e sociali, servizi di advisory per le Pubbliche Amministrazioni e strumenti dedicati alle infrastrutture e all’abitare sociale”. Lo ha dichiarato il Presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini, commentando il bilancio 2024. “Gli eccellenti risultati del 2024 e di tutto il triennio del Piano Strategico 2022-2024, sono il frutto delle incisive azioni intraprese, del progressivo emergere della nostra cultura aziendale e dell’impegno dei nostri dipendenti – ha aggiunto – La fiducia dei nostri azionisti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e le Fondazioni di origine bancaria, ci consente di essere costantemente efficaci nel nostro ruolo di motore dello sviluppo dell’economia”. LEGGI TUTTO

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    CDP, nel 2024 utile record di 3,3 miliardi di euro. Superati gli obiettivi del piano

    (Teleborsa) – Nel 2024, il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha impegnato risorse per circa 24,6 miliardi di euro, in aumento del 23% rispetto ai 20,1 miliardi del 2023, confermando il focus sugli impieghi ad alto impatto per il Paese. L’operatività del Gruppo ha consentito di sostenere investimenti per complessivi 68,8 miliardi, in crescita del 28% rispetto ai 53,8 miliardi dell’anno precedente, anche grazie all’attrazione di capitali addizionali, con un effetto leva di 2,8 volte le risorse impegnate.Lo stock di crediti di CDP a sostegno di imprese, Pubblica Amministrazione, infrastrutture e cooperazione internazionale è pari a 126 miliardi di euro, in aumento del 2% se confrontato con l’esercizio precedente e del 10% rispetto al 2021.La raccolta complessiva è pari a 356 miliardi di euro, di cui 290 miliardi relativi al risparmio postale, in rialzo del 2% rispetto a fine 2023 (285 miliardi). Contestualmente, la raccolta obbligazionaria si attesta a 20 miliardi, in aumento del 10% rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente, anche grazie al collocamento della seconda emissione obbligazionaria in dollari (Yankee Bond) e del decimo Bond ESG di CDP.L’utile netto di CDP SpA sale al massimo storico di 3,3 miliardi di euro, in aumento del 7% rispetto al 2023 quando per la prima volta aveva superato la soglia dei 3 miliardi, attestandosi a 3,1 miliardi. Il risultato è stato raggiunto grazie anche alla crescita del margine d’interesse e al miglior andamento complessivo del portafoglio partecipativo. L’utile netto consolidato è pari a 6 miliardi di euro (5 miliardi nel 2023), in crescita di 1 miliardo principalmente per il maggior apporto delle partecipate.Nel triennio 2022-24 il Gruppo CDP ha ampiamente superato gli obiettivi fissati nel Piano Strategico. Le risorse impegnate sono salite a 75 miliardi, rispetto ad un target di 65 miliardi (superando del 15% le stime). Gli investimenti sostenuti hanno oltrepassato i 200 miliardi (attestandosi a 202 miliardi), contro i target di inizio Piano di 128 miliardi. L’effetto leva generato tra le risorse impegnate e gli investimenti sostenuti, pari a 2,7 volte nel triennio, si è attestato a un valore superiore al target triennale, pari a 2 volte.Nel periodo, la crescita dell’operatività del Gruppo ha consentito la realizzazione di utili per circa 9 miliardi di euro complessivamente, mentre l’adozione di un approccio prudente nella gestione del capitale ha consentito un significativo rafforzamento della solidità patrimoniale, che a fine triennio è risultata fortemente superiore rispetto ai valori di inizio Piano. LEGGI TUTTO

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    Sofidel, accordo per acquisto di 4 stabilimenti in USA di Royal Paper in Chapter 11

    (Teleborsa) – Sofidel, tra i leader mondiali nella produzione di carta per uso igienico e domestico, ha raggiunto un accordo – un Asset Purchase Agreement (APA) – per l’acquisto di alcuni asset produttivi di Royal Paper. Si tratta di un player riconosciuto del mercato nordamericano sia nel segmento Consumer che nell’Away-from-Home.In base ai termini dell’accordo, Sofidel acquisirà quattro stabilimenti, localizzati in Arizona e South Carolina. Nello specifico: una cartiera a Gila Bend (AZ) e due impianti di converting a Phoenix (AZ), e un impianto di converting a Duncan (SC). La cartiera di Gila Bend ha una capacità produttiva annuale di 61.000 tonnellate.In base ai termini dell’accordo, Sofidel farà offerte di lavoro a una parte significativa dei dipendenti qualificati di Royal Paper e si impegna a integrare tali dipendenti nelle sue operazioni, garantendo continuità e stabilità.L’8 aprile 2025, Royal Paper (e alcune delle sue sussidiarie interamente controllate) hanno presentato petizioni volontarie per riorganizzarsi ai sensi del Chapter 11 del Codice Fallimentare degli Stati Uniti. Attraverso il procedimento del Chapter 11, Royal Paper sta conducendo una procedura d’asta per la vendita di questi asset.Sofidel e Royal Paper hanno raggiunto un accordo su un’offerta “stalking horse”, soggetta a offerte migliori e superiori e all’approvazione del tribunale fallimentare, nonché ad altre condizioni di chiusura consuete, inclusa la ricezione di eventuali approvazioni normative richieste. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di Agri Holding da parte di CDP e Trilantic

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo congiunto dell’italiana Agri Holding da parte di CDP Equity (holding di Cassa Depositi e Prestiti) e della società di private equity Trilantic. L’operazione riguarda principalmente servizi di consulenza nel settore agricolo.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza, dato che le società non operano negli stessi mercati e l’impatto sullo Spazio economico europeo è limitato. L’operazione notificata è stata esaminata nell’ambito della procedura semplificata di esame delle concentrazioni.L’operazione era stata annunciata lo scorso dicembre. Le società si divideranno in quote paritetiche l’83% del primo hub dell’agritech italiano, rilevandolo dalla piattaforma di investimento Nextalia. BF Agricola conserverà una partecipazione del 15%. LEGGI TUTTO

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    Olidata, Websim abbassa target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – Websim Corporate Research (Intermonte) ha abbassato a 2,53 euro per azione (da 7,30 euro) il prezzo obiettivo su Olidata, società quotata su Euronext Milan e system integrator nel settore dei servizi digitali, confermando il giudizio sul titolo a “Outperform”.Gli analisti parlano di risultati 2024 sotto le aspettative, su cui pesano ricavi in rallentamento e oneri straordinari. La frenata dei ricavi nel secondo semestre ha coinciso con il coinvolgimento della società in un’indagine promossa dal Tribunale di Roma con ipotesi di corruzione e turbata libertà di incanti. Procedimento che, coinvolgendo numerose altre società, ha causato lo slittamento di svariate aggiudicazioni di bandi indetti dalla PA.I margini attuali sono comparabili a quelli riscontrabili nell’assetto pre-fusione e non destano gravi preoccupazioni, rimanendo piuttosto indice di mancate opportunità all’interno dei settori più innovativi. A seguito del calo nel fatturato, Olidata sta facendo leva sulla propria politica commerciale, contraendo il circolante per finanziarsi anche tramite l’attività commerciale. L’aumento degli oneri finanziari è dovuto al finanziamento di parte del debito commerciale, ma la posizione debitoria non suscita timori, considerando il ridotto parco fornitori con cui l’Azienda intrattiene rapporti storici, e che regolarmente accordano piani di rientro, per ora onorati da ambo le parti.Websim evidenzia l’attività in dismissione per 7,7 milioni di euro, con il progetto “Per Te” di Olidata, controllato al 40%, che non ha preso il volo. La società è ora in dismissione e verrà pertanto rimossa dal computo del target price. CapEx in marcato aumento (6,6 milioni di euro), ma senza nuovi investimenti strategici. La voce è perlopiù composta dai costi relativi alla nuova sede aziendale. LEGGI TUTTO