3 Aprile 2025

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    Wall Street affonda sotto i colpi dei dazi di Trump

    (Teleborsa) – Giornata nera per la Borsa di New York, che affonda con una discesa del 2,93%; sulla stessa linea, l’S&P-500 crolla del 3,41%, scendendo fino a 5.477 punti.Pesante il Nasdaq 100 (-3,93%); come pure, depresso l’S&P 100 (-3,73%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori beni di consumo per l’ufficio (+1,45%) e utilities (+0,43%). Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti informatica (-5,34%), beni di consumo secondari (-5,07%) e energia (-4,06%). LEGGI TUTTO

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    Responsabilità amministrativa degli enti: siglato protocollo Commercialisti – Procura di Trani

    (Teleborsa) – Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, e il procuratore della Repubblica del Tribunale di Trani, Renato Nitti, hanno sottoscritto oggi a Roma un protocollo d’intesa finalizzato alla raccolta, all’analisi e all’approfondimento dei provvedimenti delle Procure e delle pronunce dei Tribunali di alcune città italiane, nonché allo studio delle questioni in ambito di responsabilità amministrativa degli enti ex D. Lgs. n. 231/2001, garantendo lo sviluppo di sinergie in ambito informativo e formativo e migliorando l’efficacia complessiva delle attività finalizzate alla prevenzione dei rischi reato nello svolgimento delle attività d’impresa. Sul D. Lgs. n. 231/2001 il Consiglio nazionale ha istituito nel luglio del 2024 un Osservatorio al quale partecipano anche magistrati, professori universitari e rappresentanti delle imprese, con l’obiettivo di monitorare e analizzare le evoluzioni legislative, giurisprudenziali e operative con particolare riferimento alle attività dell’organismo di vigilanza, fornendo indicazioni e suggerimenti utili per il miglioramento continuo della sua corretta applicazione da parte di tutti i destinatari della norma.La collaborazione tra Consiglio nazionale dei commercialisti e Procura di Trani si realizza attraverso: la raccolta di provvedimenti e in generale atti giudiziari relativi a procedimenti per illecito amministrativo dipendente da reato ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, al fine di esprimere un orientamento interpretativo o una prassi applicativa; l’organizzazione di modalità di consultazione dei provvedimenti e atti previa anonimizzazione; lo svolgimento di analisi, studi e approfondimenti da parte dell’Osservatorio Nazionale su disposizioni e provvedimenti emessi dalla Procura in materia di responsabilità amministrativa degli enti ex D.Lgs n. 231/2001; l’organizzazione di seminari, convegni o progetti formativi volti a innalzare il livello di conoscenza dei principi ispiratori della norma, nonché ad aumentare il livello di comprensione dei rischi reato al fine di poterli prevenire con l’adozione di idonei modelli organizzativi.Questo protocollo è il primo di una serie che il Consiglio nazionale dei Commercialisti stipulerà con tutti gli uffici giudiziari che hanno dato la propria disponibilità a condividere le finalità del progetto dell’Osservatorio 231. LEGGI TUTTO

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    Thales prevede 8.000 assunzioni nel 2025, di cui 3mila in Francia e 1.000 in UK

    (Teleborsa) – Thales, gruppo francese specializzato nell’aerospaziale, nella difesa e nella sicurezza, prevede nel 2025 di assumere 8.000 persone in tutto il mondo per sostenere la forte crescita dei suoi tre segmenti di business. Circa il 40% delle nuove assunzioni riguarderà ruoli ingegneristici (tra cui ingegneria del software e dei sistemi, sicurezza informatica, intelligenza artificiale, dati, ecc.) mentre circa il 25% accederà a ruoli industriali (tecnici, operatori e ingegneria industriale). Inoltre più di 4.000 dipendenti potranno accedere al programma di mobilità internazionale per sostenere la mobilità interna.Scendendo nei dettagli, Thales prevede di assumere a livello globale circa 3.000 persone in Francia, più di 1.000 nel Regno Unito, 500 nei Paesi Bassi, 400 negli Stati Uniti, 400 in Australia, 300 in Europa centrale, 250 in India, 200 in Germania e 150 in Africa e Medio Oriente.”Per supportare la crescita e le performance del Gruppo, le nuove assunzioni e la mobilità interna sono essenziali, ma dobbiamo andare oltre – ha detto Clement de Villepin, Senior Executive Vice President, Risorse Umane, Thales – Dare ai nostri dipendenti l’opportunità di sviluppare le proprie competenze e incoraggiarli a trasmettere i propri skills ai colleghi costituiscono lo spirito e l’ambizione del nostro programma “Learning company”. Il nostro obiettivo è supportare la crescita professionale delle nostre persone e mantenere la competenza di Thales al massimo livello”. LEGGI TUTTO

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    Christopher Aleo lancia iSwiss Pay: “La nuova era dei pagamenti globali”

    (Teleborsa) – “Creare una piattaforma finanziaria in grado di collegare i mercati emergenti con quelli consolidati, offrendo ai clienti un’esperienza bancaria moderna, sicura e senza confini”. Con questo obiettivo iSwiss Bank, istituto bancario fondato e guidato dal banchiere italo-svizzero Christopher Aleo, lancia iSwiss Pay, una piattaforma di pagamento innovativa che – annuncia l’istituto in una nota – “punta a rivoluzionare le transazioni finanziarie tra Europa e resto del mondo”. Questa nuova iniziativa rappresenta un tassello chiave nella strategia di crescita di iSwiss, che negli ultimi anni ha consolidato la propria presenza nei settori bancario, assicurativo e degli investimenti. Fondata nel 2022, iSwiss Bank ha rapidamente guadagnato una posizione di rilievo nel panorama fintech. Sotto la guida di Aleo, il gruppo ha diversificato le proprie attività, lanciando iSwiss Hedge Fund, con sede a New York, e iSwiss Insurance, società assicurativa operativa negli Emirati Arabi Uniti, uno dei mercati finanziari più dinamici e competitivi al mondo. Il lancio di iSwiss Pay segna un ulteriore passo avanti in questa direzione. La piattaforma consentirà alle aziende e ai privati di effettuare transazioni rapide e sicure tra l’Europa e i principali circuiti internazionali di pagamento. Attraverso un sistema basato su tecnologie blockchain e protocolli di sicurezza avanzati, iSwiss Pay permetterà di effettuare bonifici e operazioni finanziarie istantanee, eliminando i tempi di attesa e le commissioni elevate tipiche del sistema bancario tradizionale. L’obiettivo di Aleo è chiaro: semplificare e velocizzare le transazioni finanziarie internazionali, offrendo al contempo ai clienti un servizio di alto livello, sicuro e accessibile.”Abbiamo voluto creare una piattaforma che rispondesse alle reali necessità di chi opera su scala globale, sia nel settore privato che in quello aziendale – ha dichiarato Aleo –. Con iSwiss Pay, stiamo costruendo un ponte tra mercati emergenti e circuiti finanziari consolidati, rendendo le transazioni più rapide ed efficienti. Stiamo costruendo un modello di banca digitale che guarda al futuro, integrando le migliori tecnologie disponibili per creare un ecosistema finanziario sicuro, veloce e globale”.Il progetto di espansione di iSwiss non si ferma all’Europa. Aleo ha già delineato un piano per portare iSwiss Pay nei principali mercati internazionali, puntando in particolare su Nord America e Asia. La piattaforma sarà presto integrata nei circuiti SWIFT e SEPA, permettendo transazioni in tempo reale tra le principali valute mondiali. Questa interconnessione consentirà alle aziende di operare in modo più fluido nei mercati internazionali, riducendo le barriere operative e i costi di cambio valuta.Parallelamente al lancio di iSwiss Pay, il gruppo iSwiss sta esplorando nuove opportunità di crescita nel settore assicurativo e degli investimenti. La divisione iSwiss Insurance, già attiva negli Emirati Arabi Uniti, sta studiando l’ingresso in nuovi mercati asiatici, mentre iSwiss Hedge Fund continua a espandere il proprio portafoglio, con un focus su settori ad alto potenziale come le energie rinnovabili e la tecnologia. LEGGI TUTTO

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    Cina, Fitch taglia rating ad “A” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha declassato il rating della Cina da “A+” ad “A” con outlook “stabile”. Il downgrade riflette le aspettative di un continuo indebolimento delle finanze pubbliche della Cina e di una traiettoria di debito pubblico in rapida crescita durante la transizione economica del paese. Secondo Fitch, uno stimolo fiscale sostenuto sarà impiegato per sostenere la crescita, in mezzo a una domanda interna debole, dazi crescenti e pressioni deflazionistiche. Questo sostegno, insieme a un’erosione strutturale della base di entrate, probabilmente manterrà elevati i deficit fiscali. L’aspettativa è che il debito pubblico/PIL continui il suo forte trend al rialzo nei prossimi anni, guidato da questi elevati deficit, dalla continua cristallizzazione delle passività contingenti e dalla crescita debole del PIL nominale.Fitch prevede che il deficit della pubblica amministrazione cinese salirà all’8,4% del PIL nel 2025, dal 6,5% del 2024, su base consolidata che aggrega i quattro conti di bilancio del Ministero delle finanze, mentre il governo implementa uno stimolo fiscale. Questo è ben al di sopra del deficit mediano della categoria “A” del 2,7% del PIL. Il deficit fiscale della Cina è stato in media del 6,5% del PIL dal 2020, più del doppio del 3% del 2015-19.Gli ampi deficit fiscali della Cina riflettono un calo strutturale delle entrate che, secondo Fitch, rallenterà la riduzione del deficit. Viene previsto che il rapporto entrate/PIL scenderà al 21,3% nel 2025, dal 29,0% nel 2018, a causa del calo delle entrate legate ai terreni e dei tagli alle tasse. È attesa una moderata ripresa ciclica delle entrate, ma un netto miglioramento sarà difficile senza riforme sostanziali delle entrate.Inoltre, le esigenze di spesa rimarranno relativamente elevate, poiché la nostra aspettativa di una graduale ripresa della domanda interna sottostante probabilmente richiederà un sostegno fiscale, in particolare poiché le autorità cercano di continuare a investire in settori avanzati e di passare a una crescita più guidata dai consumi attraverso miglioramenti della rete di sicurezza sociale.(Foto: Christian Lue on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    ILPRA, Integrae SIM incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha incrementato a 8,70 euro per azione (da 8,50 euro) il prezzo obiettivo su ILPRA, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore del packaging, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 101%.Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY24, gli analisti hanno modificato le stime sia per l’anno in corso che per i prossimi anni. In particolare, stimano ricavi FY25 pari a 78 milioni di euro e un EBITDA pari a 16,45 milioni di euro, corrispondente a una marginalità del 21,1%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che i ricavi possano aumentare fino a 100 milioni di euro (CAGR 24-27: 12,7%) nel FY27, con EBITDA pari a 21,45 milioni di euro (corrispondente ad una marginalità del 21,5%), in crescita rispetto a 14,66 milioni di euro del FY24 (corrispondente ad un EBITDA margin del 21%). A livello patrimoniale, secondo le nostre aspettative, la NFP potrebbe raggiungere, nel FY25E, un valore pari a 10,95 milioni di euro di debito. LEGGI TUTTO

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    OPEC+, da maggio aumento produzione di 411 mila barili giorno. Petrolio crolla del 7%

    (Teleborsa) – Gli otto paesi OPEC+, che avevano precedentemente annunciato ulteriori aggiustamenti volontari ad aprile e novembre 2023, ovvero Arabia Saudita, Russia, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Kazakistan, Algeria e Oman, hanno deciso di implementare un aggiustamento della produzione di 411 mila barili al giorno, equivalenti a tre incrementi mensili, a maggio 2025.La decisione è arrivata “alla luce dei fondamentali di mercato sani e delle prospettive di mercato positive”, e in conformità con la decisione concordata il 5 dicembre 2024, successivamente riconfermata il 3 marzo 2025, di avviare un ritorno graduale e flessibile dei 2,2 milioni di barili al giorno di aggiustamenti volontari a partire dal 1° aprile 2025.Quanto deciso oggi comprende l’incremento originariamente pianificato per maggio oltre a due incrementi mensili. Gli aumenti graduali possono essere sospesi o invertiti in base all’evoluzione delle condizioni di mercato.Gli otto paesi hanno anche confermato la loro intenzione di compensare completamente qualsiasi volume sovrapprodotto da gennaio 2024 e di presentare piani di compensazione anticipati aggiornati al Segretariato dell’OPEC entro il 15 aprile 2025, che saranno pubblicati sul sito web. Gli otto paesi si incontreranno il 5 maggio per decidere i livelli di produzione di giugno.Dopo l’annuncio dell’OPEC+, il prezzo del greggio ha accelerato i ribassi. Il WTI mostra un ribasso superiore al 7%, scendendo sotto quota 67 dollari al barile, mentre il Brent cala del 6,5% a 70 dollari al barile. LEGGI TUTTO

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    Confindustria Varese: “L’industria metalmeccanica varesina si apre all’open innovation”

    (Teleborsa) – Cali dei livelli produttivi, crisi aziendali che mettono in difficoltà specifiche filiere, un export che non riesce a fare da contraltare alla staticità del mercato interno. E un obiettivo: puntare su un allargamento delle esperienze di open innovation tra le aziende del territorio. È quanto emege dal terzo appuntamento con il ciclo di Assemblee 2025 degli 11 Gruppi merceologici che compongono la compagine associativa di Confindustria Varese. Protagoniste, questa volta, le imprese di due settori che insieme formano lo spaccato manifatturiero più rappresentativo dell’industria varesina, quello delle “Meccaniche” e delle “Siderurgiche, Metallurgiche e Fonderie”. Due Gruppi merceologici che all’interno di Confindustria Varese contano un totale di quasi 400 imprese per più di 29.200 addetti: quasi il 38% delle aziende della compagine associativa e oltre il 43% dei lavoratori in esse impiegati. La competitività del settore tra open innovation e startup L’assise – fa sapere Confindustria Varese in una nota – è stata l’occasione per fare il punto sulla competitività e sui trend di innovazione dell’industria metalmeccanica varesina tra i punti di forza e di debolezza dello scenario tecnologico del settore. Un tema, questo, al centro del progetto avviato dagli stessi Gruppi Merceologici “Meccaniche” e “Siderurgiche, Metallurgiche e Fonderie” di Confindustria Varese nell’autunno del 2024, in collaborazione con PoliHub, l’Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico di Milano. Un accordo in linea con l’azione #3 del Piano Strategico #Varese2050, volta a rafforzare l’ecosistema dell’innovazione locale, con il triplice obiettivo di comprendere a fondo i fattori comuni e le specificità del cluster delle aziende metalmeccaniche e siderurgiche, identificare le problematiche più significative e proporre collaborazioni mirate con le startup. Quasi 50 le risposte al questionario creato da PoliHub per raccogliere dalle imprese le informazioni sul posizionamento nella filiera, sul mercato di riferimento, sui problemi riscontrati ma anche sugli ambiti di interesse e su eventuali esperienze pregresse con le startup. Ciò che è emerso dall’indagine sul campione, è la conferma di un forte posizionamento delle aziende nella produzione di componenti e assemblaggio, seguiti da attività di servizi post-vendita e impiantistica. Il che significa un’importante presenza nelle fasi centrali della catena del valore, con una minore specializzazione in logistica e distribuzione. Dal punto di vista dei mercati principali, invece, emerge una prevalenza dei settori Automotive e Oil & Gas, seguiti da Energy, da Ingegneria e Costruzioni e da lavorazione metalli, materie plastiche ed elettromeccanica. Una significativa diversificazione settoriale, con una prevalenza di mercati ad alta intensità tecnologica e industriale. Tra i problemi operativi e strategici delle imprese che hanno risposto al questionario, invece, sono emerse le sfide legate alla produzione, all’efficienza dei processi, alla digitalizzazione o alla sostenibilità. Criticità che riflettono le tensioni che le imprese stanno vivendo in un contesto di rapida evoluzione tecnologica, competitiva e normativa.Controllo della qualità, digitalizzazione dei sistemi di controllo e dati, automazione, IoT e digitalizzazione dei processi, gestione della supply chain, manutenzione predittiva ed efficienza energetica, cybersecurity, sostenibilità ambientale, sicurezza operativa e manifattura additiva: queste le aree su cui, secondo il sentiment raccolto, le imprese stanno focalizzando maggiormente l’attenzione per rafforzare la propria competitività e capacità di innovazione. Questi i dati fotografati dall’indagine propedeutica ai passi successivi del progetto, che riguarderanno: la selezione di 50 startup in linea con i bisogni emersi dalle interviste alle aziende del cluster metalmeccaniche e siderurgiche; la condivisione della lista con le aziende che potranno in seguito indicare le preferenze per gli incontri in presenza; gli incontri one-to-one con le startup in una giornata di matching. “L’obiettivo del progetto – hanno affermato i presidenti dei Gruppi merceologici, Carlo Del Grande (Meccaniche) e Massimo Garavaglia (Siderurgiche, Metallurgiche e Fonderie) – è quello di creare nuove forme di dialogo tra le nostre eccellenze manifatturiere e le startup. Due mondi diversi e che a volte faticano a incontrarsi, ma che hanno voglia di trovare un linguaggio comune affinché l’industria possa investire in nuove tecnologie abilitanti ed essere sempre più competitiva sui mercati e al passo con le sfide odierne. Crediamo fermamente che l’innovazione non possa prescindere da quell’approccio collaborativo tra imprese storiche e giovani startup. Ne va della competitività delle nostre industrie”. L’indagine congiunturaleL’Assemblea – sottolinea la nota – è anche il momento per fare il punto sull’andamento delle imprese del settore, anche alla luce di un quadro internazionale sempre più complesso e di crisi aziendali sul territorio che rischiano di coinvolgere intere filiere. Il dato più aggiornato sul trend dei livelli produttivi è quello elaborato dal Centro Studi di Confindustria Varese sul quarto trimestre del 2024. Anno che si è chiuso con il 44,6% delle imprese metalmeccaniche che segna una diminuzione dei livelli produttivi rispetto al trimestre precedente, quelle che rilevano un incremento rappresentano il 34,5% mentre quelle che segnano livelli produttivi stabili sono il 20,9%. Le difficoltà maggiori si concentrano nelle fasi a monte della filiera e nell’elettrodomestico, mentre nei comparti della meccanica strumentale e dell’aerospazio si riscontrano i maggiori aumenti produttivi. Più positiva, invece, risulta la dinamica del portafoglio ordini, in aumento nel 65,9% delle imprese. Le previsioni per il primo trimestre 2025 erano a inizio anno orientate verso la cautela, nonostante la tenuta della domanda: il 77,8% delle imprese, infatti, prevedeva una stabilità dei livelli produttivi, il 19,0% un aumento della produzione e solo il 3,2% intravede un calo, generando così un saldo complessivo delle previsioni pari a +15,9 punti percentuali. Ma era tutto un altro mondo, antecedente all’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca. I dati dell’exportLe difficoltà nelle esportazioni non sono legate solo ai timori dei dazi. La fotografia sulle vendite all’estero di un settore che rappresenta da solo il 55% dell’export varesino – scattata sempre dal Centro Studi di Confindustria Varese sul 2024 – restituisce l’immagine di un calo iniziato ancor prima dell’insediamento della nuova Amministrazione americana. A fine anno, infatti, il responso era di un -8,6% rispetto ai livelli del 2023, a fronte di un aumento dell’import pari al +2,9%. I cali hanno riguardato tutti i sotto-comparti, tranne che per i mezzi di trasporto che segnano un incremento del +9,5%. Un risultato, quest’ultimo, dovuto in gran parte all’importante crescita delle esportazioni nel comparto aerospaziale (+17,4%). Hanno segnato un forte trend negativo, invece, le esportazioni varesine dell’elettronica (-23,5%) e dell’elettrotecnica (-28,6%), principalmente a causa della performance negativa delle apparecchiature per uso domestico (-61,2%). A registrare una flessione anche le esportazioni dei prodotti della metallurgia (-8,7%) e in metallo (-12,9%), esclusi macchinari e attrezzature. Ha registrato un calo anche il mondo dei macchinari e apparecchi meccanici (-8,8%), a causa dell’andamento negativo dei singoli terzo e quarto trimestre nei sotto comparti delle macchine destinate a impieghi speciali (-11,7%), delle macchine di impiego generale, delle altre macchine di impiego generale (rispettivamente -7,4% e -7,7%) e delle macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili (-6,3%). LEGGI TUTTO