Marzo 2025

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    Ue, al via colloqui per accordo commerciale con il Sud Africa. Annunciato pacchetto Global Gateway da 4,7 miliardi

    (Teleborsa) – La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e il Presidente del Consiglio europeo, António Costa, hanno partecipato al vertice UE-Sudafrica a Città del Capo per rafforzare la partnership strategica dell’Europa con il paese. Durante la riunione, Europa e Sud Africa hanno concordato di avviare colloqui su una nuova generazione di accordi commerciali: un partenariato per il commercio e gli investimenti puliti.Il Sud Africa sarà il primo paese a firmare un accordo del genere con l’UE, sottolinea la Commissione in una nota. “Si concentrerà sugli investimenti, sulla transizione verso l’energia pulita, sulle competenze e sulla tecnologia e sullo sviluppo di industrie strategiche lungo l’intera filiera, creando così buoni posti di lavoro in Africa. I leader hanno anche concordato di estendere la loro cooperazione alle materie prime essenziali”, si legge nel comunicato.Per dare il via a questo nuovo capitolo nelle relazioni UE-Sudafrica, la Presidente von der Leyen ha annunciato un pacchetto di investimenti Global Gateway del valore di 4,7 miliardi di euro. La maggior parte del pacchetto, 4,4 miliardi di euro, sarà investita in progetti a sostegno di una transizione energetica pulita ed equa nel paese.”Ciò rappresenta un impegno significativo nel contesto della campagna Scaling up Renewables in Africa, lanciata dal Presidente von der Leyen e dal Presidente Ramaphosa a margine del Summit del G20 di Rio. In collaborazione con Global Citizen e sostenuta dall’Agenzia Internazionale per l’Energia, la campagna culminerà con un importante evento di impegno a margine del Summit del G20 di Johannesburg”, prosegue la nota.Il pacchetto Global Gateway si concentra anche sulle infrastrutture di connettività, sia fisiche che digitali, e sul potenziamento dell’industria farmaceutica locale. LEGGI TUTTO

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    Moderate perdite alla Borsa di Milano. Giù Campari

    (Teleborsa) – Chiude in frazionale ribasso Piazza Affari, mentre Eurolandia cresce con moderazione. Intanto i listini USA mostrano scambi in rosso. A pesare sui listini azionari del Vecchio Continente, contribuiscono le preoccupazioni per gli effetti che la politica commerciale dei dazi statunitense potrà avere sull’economia globale. L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,087. Sessione euforica per l’oro, che mostra un balzo dell’1,71%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla dell’1,49%, scendendo fino a 66,67 dollari per barile.Aumenta di poco lo spread, che si porta a +110 punti base, con un lieve rialzo di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,93%.Tra i listini europei sottotono Francoforte che mostra una limatura dello 0,48%, sostanzialmente invariato Londra, che riporta un moderato +0,02%, e deludente Parigi, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dello 0,80% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share ha perso lo 0,74%, terminando la seduta a 40.244 punti.Dai dati di chiusura di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta del 13/03/2025 risulta essere stato pari a 3,16 miliardi di euro, in ribasso (-10,38%), rispetto ai precedenti 3,53 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,49 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,67 miliardi.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Nexi (+2,23%), Telecom Italia (+2,15%), Banca MPS (+1,95%) e ERG (+1,80%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Campari, che ha terminato le contrattazioni a -4,31%, sulla minaccia di Trump di applicare dazi del 200% sugli alcolici europei, qualora la UE non dovesse ritirare quelli sul whiskey americano.In rosso Saipem, che evidenzia un deciso ribasso del 3,41%.Spicca la prestazione negativa di Moncler, che scende del 2,75%.STMicroelectronics scende del 2,64%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Alerion Clean Power (+14,85%), Reply (+5,43%), Webuild (+4,36%) e Intercos (+3,45%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Carel Industries, che ha archiviato la seduta a -7,90%.Scende Ariston Holding, con un ribasso del 4,84%.Crolla Tinexta, con una flessione del 4,23%. LEGGI TUTTO

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    PA, Aran: retribuzione dipendenti fino a 500 euro tra 2019 e 2027

    (Teleborsa) – Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, ha stimato che le retribuzioni dei dipendenti pubblici potrebbero aumentare fino a oltre 500 euro al mese tra 2019 e 2027. Il Rapporto semestrale sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti ha previsto per le funzionicentrali un incremento retributivo pro-capite del 20,43% pari a 562 euro per 13 mensilità. Per gli altri contratti sono ancora in corso le negoziazioni per il triennio 22-24, ma le stime indicano, per la sanità, un possibile aumento di 530 euro al mese dal 2019 al 2027, in aumento del 21,08%. Per scuola, istruzione e ricerca sarebbero 400 euro in più (+16,57%) e per le funzioni locali 395 euro (+16,68%).In un arco di tempo tra il 2016 e il 2027, gli aumenti degli stipendi dei dipendenti pubblici nelle funzioni centrali sono “più o meno in linea con l’inflazione”, secondo il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo.Nelle previsioni, l’inflazione è stimata al 25,4% nell’intero periodo 2016-2027. Gli aumenti retributivi nelle funzioni centrali sarebbero del 23,9% e maggiori nel comparto sanità (24,6%) e nell’area dirigenziale della sanità (26,1%). Restano meno allineate con l’inflazione, invece, le retribuzioni attese per scuola, istruzione e ricerca (in aumento del 20,1%) e funzioni locali (20,2%). LEGGI TUTTO

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    Bifire, Borsa: azioni in pre-asta (reopening) fino alle 17:00

    (Teleborsa) – Borsa Italiana ha comunicato che le azioni Bifire, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione di materiali per la protezione al fuoco e l’isolamento termico nei settori dell’edilizia e dell’industria, sono in pre-asta (reopening) fino alle ore 17:00.In precedenza, le azioni erano state sospese in attesa di comunicato. LEGGI TUTTO

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    Carburanti, in Cdm il riordine delle accise: i dubbi di consumatori e logistica

    (Teleborsa) – In Consiglio dei ministri arriva il decreto legislativo attuativo della riformafiscale che prevede il riordino delle accise. Il governo dovrà esaminare il testo in via definitiva, accogliendo le osservazioni del Parlamento che ha suggerito di inserire nel testo anche l’allineamento tra gasolio e benzina. La riunione in programma alle 17.30 è stata anticipata alle ore 15.Fra i provvedimenti all’ordine del giorno ci sono anche un decreto legge elezioni, sulle Amministrative e i referendum, l’esame preliminare di un disegno di legge sulle carriere e le valutazioni della performance del personale nella Pubblica amministrazione, il testo unico in materia di versamenti e di riscossione e un decreto legislativo con correttivi al concordato.Secondo i calcoli del Codacons l’allineamento tra gasolio e benzina costerà un aumento delle accise di 1 centesimo di euro per il gasolio che equivale ad una maggiore spesa da 0,61 euro su un pieno da 50 litri, se si tiene conto anche dell’Iva applicata sulle accise. In un anno la maggiore spesa, considerando una media di due pieni al mese, sarà quindi pari a 14,64 euro ad autovettura, con un aggravio complessivo da 243 milioni di euro annui sulla totalità delle auto diesel circolanti in Italia. In 5 anni la misura costerebbe in totale circa 1,21 miliardi di euro ai proprietari di autovetture alimentate a gasolio. Di contro, una riduzione di 1 centesimo per le accise sulla verde, comporterebbe un risparmio complessivo per gli automobilisti che possiedono auto a benzina da 249,7 milioni di euro annui, -1,25 miliardi in 5 anni. “Come Federazione Europea Operatori della Logistica Integrata esprimiamo perplessità sull’aumento del costo del carburante diesel”, ha dichiarato Enrico Folgori, presidente di Feoli. “I motori diesel sono numericamente più numerosi di quelli a benzina e la diffusione dell’ibrido e della propulsione elettrica va a rilento anche a causa degli alti costi di queste autovetture che scoraggiano nuclei familiari e piccoli e medi imprenditori”, ha aggiunto. Aumentando il costo del diesel di 1 centesimo e mezzo a litro e da qui a cinque anni di oltre 11 centesimi al litro, si rischia di far ricadere sulle imprese, in particolare su quelle di trasporto e di trasporto ultimo miglio, un peso economico gravoso in un periodo in cui l’economia andrebbe spinta incentivando i consumi”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana -62 BCF

    (Teleborsa) – Scendono più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 7 marzo 2025 sono risultati in diminuzione di 62 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela superiore al consensus (-46 BCF). La settimana prima si era registrato un calo di 80 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.698 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 27% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.326) e dell’11,9% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 1.928 BCF. LEGGI TUTTO

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    Deutsche Bank, ex dipendente chiede 152 milioni di euro di danni per vicenda MPS

    (Teleborsa) – Nel secondo trimestre del 2024, un ex dipendente di Deutsche Bank ha presentato un ricorso contro il gruppo bancario presso i tribunali tedeschi, chiedendo circa 152 milioni di euro per presunti danni causati alla sua carriera da un procedimento penale italiano riguardante alcune operazioni in derivati con Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS). Anche gli altri cinque ex dipendenti di Deutsche Bank coinvolti nel procedimento penale hanno minacciato di presentare le proprie rivendicazioni presso tribunali inglesi. È quanto emerge dal report annuale 2024 pubblicato oggi, che non nomina direttamente né l’ex dipendente che ha già chiesto i danni, né gli altri.”Deutsche Bank ritiene che tutte queste rivendicazioni siano del tutto prive di fondamento e si difenderà con fermezza, anche contestando presunte perdite gonfiate e irrealistiche come la cifra dichiarata in Germania”, si legge nel report annuale.Deutsche Bank non ha rivelato se ha stabilito una riserva o una passività potenziale in relazione a queste questioni perché ha concluso che tale divulgazione potrebbe pregiudicare seriamente il loro esito.Nel novembre 2019, il Tribunale di primo grado di Milano ha condannato cinque ex dipendenti della Deutsche Bank e un dipendente allora in carica per favoreggiamento in falso in bilancio e manipolazione del mercato in relazione a operazioni con derivati che Deutsche Bank aveva stipulato con MPS nel 2008. Gli individui sono stati condannati a 3 anni e 6 mesi o 4 anni e 8 mesi. Deutsche Bank è stata ritenuta responsabile e il tribunale ha ordinato il sequestro di presunti utili pari a 64,9 milioni di euro e una multa di 3 milioni di euro. A seguito dei ricorsi presentati da Deutsche Bank e dai sei individui, nel 2022 la Corte d’appello di Milano ha assolto tutti gli imputati da tutte le accuse. Il PM ha presentato ricorso dinanzi alla Corte di Cassazione nel novembre 2022. Nell’ottobre 2023, la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso e ha confermato le decisioni di assoluzione della Corte d’appello di Milano, che ora sono quindi definitive.Nel maggio 2018, la CONSOB ha emesso sanzioni di 100.000 euro ciascuna nei confronti dei sei individui di Deutsche Bank imputati nel procedimento penale. Ai sei individui è stato inoltre imposto il divieto di svolgere funzioni dirigenziali in Italia e per istituti con sede in Italia per tre o sei mesi ciascuno. Non è stata imposta alcuna sanzione o multa separata a Deutsche Bank, ma è responsabile in solido per le sanzioni dei sei individui di Deutsche Bank. Nel giugno 2018, Deutsche Bank e i sei individui hanno presentato ricorso presso la Corte d’appello di Milano contestando la decisione della CONSOB. Nel dicembre 2020, la Corte d’appello di Milano ha accolto i ricorsi presentati da Deutsche Bank e dai sei individui e ha annullato la delibera che li sanzionava. Nel giugno 2021, la CONSOB ha presentato ricorso alla Corte suprema contro la decisione della Corte d’appello, ma ha ritirato il ricorso nel novembre 2024 a seguito della piena assoluzione dei sei individui dalle accuse penali a loro carico. Di conseguenza, la decisione della Corte d’appello di Milano è ora definitiva e vincolante. LEGGI TUTTO

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    IAG, S&P migliora il rating a “BBB” con outlook stabile

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha aumentato il rating su International Consolidated Airlines Group (IAG) a “BBB” da “BBB-“. Si tratta della società madre di British Airways, Iberia, Vueling, Aer Lingus, LEVEL, IAG Loyalty e IAG Cargo. È una società registrata in Spagna con sede centrale a Londra e con azioni negoziate sulle borse di Londra e in Spagna.L’EBITDA rettificato di IAG di 6,7 miliardi di euro nel 2024 ha superato di circa 1 miliardo di euro la precedente previsione di almeno 5,6 miliardi di euro. Questo, insieme al capex ritardato, ha aumentato il free operating cash flow (FOCF) del gruppo, mentre ha continuato a utilizzare la liquidità in eccesso per il rimborso del debito e a migliorare la sua flessibilità finanziaria per resistere a potenziali venti contrari.S&P si aspetta che nel 2025 IAG consoliderà i suoi utili record e, nonostante le maggiori spese in conto capitale, genererà un FOCF chiaramente positivo. Grazie alla prevedibile politica di remunerazione degli azionisti, questo si tradurrà in funds from operations (FFO) to debt che rimarrà ben al di sopra del 45%, il livello commisurato a un rating “BBB”, dopo circa il 74% nel 2024.L’outlook stabile riflette l’aspettativa che IAG manterrà un FFO to debt ben al di sopra del 45% nei prossimi due anni, sostenuto da una solida domanda di passeggeri, dalla prudente politica di remunerazione degli azionisti del gruppo e dall’impegno alla riduzione dell’indebitamento. LEGGI TUTTO