27 Marzo 2025

Daily Archives

More stories

  • in

    Ex Ilva, Mimit: via libera a Commissari a trattare con Baku Steel

    (Teleborsa) – Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro AdolfoUrso, ha autorizzato i Commissari straordinari di Acciaierie d’Italia in AS e di ILVA in AS ad avviare una negoziazione in via preferenziale con la cordata azera guidata da Baku Steel Company (BSC) e Azerbaijan Business Development Fund (ABDF).Il via libera del Mimit giunge in seguito alla richiesta pervenuta il 21 marzo scorso dalle due terne commissariali di Acciaierie d’Italia in AS e di ILVA in AS e al parere favorevole espresso dal Comitato di Sorveglianza. LEGGI TUTTO

  • in

    UniCredit, 99,9% di voti favorevoli in assemblea ad AuCap per OPS su Banco BPM

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di UniCredit ha approvato la proposta di attribuzione al Consiglio di Amministrazione di aumentare il capitale sociale (con emissione di un numero massimo di 278.000.0001 azioni ordinarie) a servizio dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie di Banco BPM.In particolare, del 67,4% capitale sociale presente all’assemblea al momento della votazione, i voti favorevoli si sono assestati al 99,88%, i contrari allo 0,03% e gli astenuti al 0,09%. LEGGI TUTTO

  • in

    Gas, EIA: stoccaggi settimanali in salita come da attese

    (Teleborsa) – Aumentano, centrando le aspettative, gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 21 marzo 2025 sono risultati in aumento di 37 BCF (billion cubic feet). Il dato si rivela in linea con il consensus. La settimana prima si era registrato un aumento di 9 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.744 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 24,2% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.301) e del 6,5% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 1.866 BCF. LEGGI TUTTO

  • in

    Esg e report di sostenibilità: logistica e istituzioni a confronto

    (Teleborsa) – Le modifiche proposte dalla Commissione europea e dal Consiglio Ue nel pacchetto Omnibus alla direttiva CSRD, quella che prescrive a una più ampia platea di imprese di redigere una rendicontazione di sostenibilità, rendono più incerto l’attuale quadro normativo e potrebbero compromettere il percorso virtuoso di tutte le filiere industriali, compresa quella della logistica. Un settore responsabile di un quarto delle emissioni nocive e non esente da altre situazioni di gestione aziendale poco sostenibili: tutti elementi che la direttiva e il legislatore nazionale puntano a sanare. Questi i temi al centro del confronto promosso da Economia Pulita e chiuso dal viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, che si è tenuto oggi nella sede romana del Parlamento Europeo. Un convegno tra imprese della filiera della logistica e istituzioni per confrontarsi e chiedere urgenti chiarimenti sull’evoluzione delle normative nazionali ed europee in materia di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG).”In un contesto industriale e finanziario di estrema fragilità ed incertezza – ha ribadito Alessandro Servadei, presidente di Economia Pulita – la politica europea ed italiana sostenga un percorso lineare delle imprese verso la sostenibilità, evitando di passare da stringenti obblighi e tempi non compatibili con le PMI italiane, ad un rinvio incerto, con il rischio di inutili costi in capo alle imprese che avevano già iniziato un percorso di compliance”.”Il settore della logistica e del trasporto merci in Italia vale circa 135 mld di euro l’anno con un’incidenza sul Pil nazionale del 8,2%. Ma nel settore si verifica il 17% di tutti gli infortuni mortali sul lavoro, la produzione di un terzo dei gas climalteranti emessi dai trasporti e quasi metà degli ossidi di azoto e delle polveri sottili addebitate al solo trasporto su strada. Bastano questi numeri – ha evidenziato Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti – a definire l’urgenza di proseguire con più vigore il percorso verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale con obiettivi rendicontati e certificati in maniera trasparente”.Secondo i dati dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, presentati dal direttore Damiano Frosi, l’80% delle aziende che acquistano logistica ha già avviato progetti di transizione ambientale e chiede di fare altrettanto agli altri attori della filiera. Il 57% dei fornitori di logistica sta rispondendo con l’utilizzo di almeno 4 tecnologie diverse per la sostenibilità ambientale, mentre è ancora in salita l’allineamento sulla sostenibilità sociale e di governance. La proposta di modifica, che dovrà essere approvata dalle istituzioni europee, pur introducendo alcune auspicate semplificazioni, esclude dall’obbligo le PMI, per le quali verrà introdotto uno standard di rendicontazione volontario della sostenibilità. Questo potrebbe generare ulteriori elementi di confusione, aumentare i costi e rendere più incerti gli investimenti che le aziende hanno avviato per ottenere la compliance ai criteri ESG indicati dalla direttiva, così come recepita in Italia a settembre del 2024 (decreto legislativo 125/2024). Del resto, l’adeguamento a quei criteri, non ultimi quelli che impongono una maggior trasparenza gestionale e contabile, sono ormai gli stessi richiesti dal sistema creditizio e finanziario e rappresentano un sensibile elemento attrattivo nei confronti dei principali stakeholder e, quindi, un irrinunciabile fattore di competitività.Tuttavia, l’urgenza di chiarimenti normativi, associati alla consapevolezza che gli obiettivi fissati dalla direttiva non potranno comunque essere elusi, è emerso durante il confronto a cui hanno preso parte Gianluigi Mason, Logistics Italy director Barilla; Paolo Guidi, general manager CMA CGM Shipping; Umberto Ruggerone, ad Malpensa Intermodale FNM Group; Silvia Arceci, cargo manager Aeroporto Marconi di Bologna; Antonio Gurrieri, ceo Alpe Adria Spa; Roberto Tosetto, direttore Interporto Padova; Fabrizio Ossani, coordinatore Federtrasporti; Domenico Cimei, responsabile Area Logistica Almaviva e Fabio Glave, ceo Gieffe Reserch. “In queste modifiche – secondo Francesco Montanari, coordinatore scientifico di Economia Pulita – è evidente l’ulteriore rischio di allontanare le PMI dal concetto di “impresa sostenibile”: il valore sociale di un’impresa ed il suo agire sostenibile non promanano solo dalle direttive europee, ma anche da norme già in vigore che impongono di comunicare agli stakeholder (prime fra tutte le banche) molteplici informazioni di natura non solo quantitativa, ma anche qualitativa. Il processo verso la sostenibilità (non solo ambientale) deve proseguire, gestendo in modo altamente professionale l’attuale complessità per cogliere le opportunità del nuovo megatrend ESG. Tutte le imprese, anche le più piccole se adeguatamente istruite, possono averne dei vantaggi, quantomeno in termini di accesso al credito e partecipazione a filiere”. LEGGI TUTTO

  • in

    UniCredit, ok dal 66,5% dei soci presenti in assemblea alla politica di remunerazione

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di UniCredit ha approvato la Relazione sulla Politica 2025 di Gruppo in materia di remunerazione con voti favorevoli pari al 66,5% del capitale sociale presente (contrari allo 33,3%, astenuti allo 0,09%). Si tratta di percentuali sugli azionisti presenti, che rappresentano circa il 67% del capitale. L’anno scorso aveva votato in maniera favorevole quasi l’88% del capitale sociale presente e avente diritto al voto.La Relazione sui compensi corrisposti è stata approvata con il 65,6% dei voti favorevoli (contrari 34,3%, astenuti 0,09%), contro l’88% dello scorso anno. Il Sistema Incentivante di Gruppo 2025 è stato approvato con il 74,5% dei voti favorevoli (contrari 25,5%, astenuti 0,01%), contro il 98% dello scorso anno. LEGGI TUTTO

  • in

    ProsiebenSat 1 in caduta a Francoforte dopo OPA di MFE

    (Teleborsa) – Ribasso scomposto per Prosiebensat.1 Media, che evidenzia una perdita del 9,65% a Francoforte, in scia all’OPA annunciata ieri sera da MFE. che già detiene quasi il 30% del capitale dell’emittente via satellite tedesca. MFE ha lanciato un’offerta pubblica volontaria un corrispettivo pari alla media ponderata per i volumi degli ultimi tre mesi del titolo in Borsa (corrispettivo d’offerta minimo per legge), riconoscendo il 78% in denaro ed il restante circa 22% in azioni MFE A di nuova emissione. L’offerta sara’ promossa sulla base di un documento d’offerta che dovrà essere approvato dall’autorità di vigilanza BaFin. L’andamento di Prosiebensat.1 Media nella settimana, rispetto al Germany MDAX, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.Le implicazioni tecniche assunte evidenziano uno status tecnico moderatamente positivo con 6,453 Euro a svolgere ruolo di resistenza più immediata e 5,447 a contenere eventuali attacchi ribassisti. Il miglioramento di Prosiebensat.1 Media è confermato dall’incrocio della media mobile a 5 giorni sopra l’algoritmo a più lungo termine di 8 giorni. Concrete, allo stato attuale, le possibilità per i prezzi di proseguire verso quota 6,453. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, vendite di case in corso sopra attese a febbraio

    (Teleborsa) – Salgono più delle attese le compravendite di abitazioni negli Stati Uniti, secondo i numeri che emergono dai compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di febbraio, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), ha registrato un incremento del 2% su base mensile, portandosi a quota 72 punti contro la discesa del 4,6% registrato a gennaio.Il dato si confronta con il +0,9% atteso dagli analisti. LEGGI TUTTO

  • in

    Osservatorio mercato del lavoro, Inps: a dicembre +375mila posti di lavoro

    (Teleborsa) – A dicembre 2024, l’INPS registra un saldo annualizzato positivo di 375mila posizioni di lavoro nel settore privato, evidenziando una crescita significativa nel mercato del lavoro. Questo risultato, calcolato come la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, riflette la variazione tendenziale annua trainata in particolare dai contratti a tempo indeterminato: +315mila rapporti di lavoro. Anche per le altre tipologie contrattuali la variazione tendenziale si presenta positiva: +60mila rapporti di lavoro. Questi i dati, che analizzano in dettaglio i movimenti dei rapporti di lavoro, forniti dall’Osservatorio sul mercato del lavoro dell’INPS, curato dal Coordinamento Generale Statistico Attuariale, dalla Direzione Centrale Entrate e dalla Direzione Centrale Tecnologia Informatica e Innovazione. Sulla dinamica dei flussi, complessivamente nel 2024 si registrano 8,1 milioni di assunzioni attivate nell’anno, 761 mila sono state le trasformazioni da tempo determinato, in contratti stabili e 7,7 milioni le cessazioni.Agevolazioni ai Rapporti di LavoroNel 2024 si osserva una riduzione delle attivazioni di rapporti di lavoro incentivati pari al -43% rispetto all’anno precedente. Le misure di esonero contributivo per giovani e donne hanno subito cali significativi (-64% e -21% rispettivamente), ma sono state prorogate fino al 31 dicembre 2027, in attesa dell’autorizzazione della Commissione Europea. La “Decontribuzione Sud” è stata prorogata fino al 30 giugno 2024, con estensione per contratti firmati entro tale data.Focus sui Rapporti in SomministrazioneLe assunzioni in somministrazione nel 2024 hanno registrato una diminuzione, con un calo del -6% per i contratti a tempo indeterminato e del -3% per quelli a termine. Tuttavia, il saldo annuale a dicembre 2024 è positivo, con un incremento di +2.000 posizioni.Lavoro OccasionaleIl numero di lavoratori con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) è aumentato del +6% rispetto al dicembre 2023, raggiungendo circa 19mila unità. L’importo medio mensile lordo è di 288 euro. Anche i lavoratori pagati con il Libretto Famiglia sono aumentati (+2%), con una remunerazione media di 173 euro. LEGGI TUTTO